Considerare...

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"Dean!" Il suono del suo nome lo scaraventa fuori dai suoi ricordi. "Oh scusami, vuoi entrare?" si scosta timidamente per fare spazio a Jane. "Questa non è una visita di cortesia Dean, devi stare lontano da me e da mia figlia! Ho una relazione seria e non voglio che niente turbi Poppy...". "Sa almeno il mio nome?" Domanda stizzito. Jane lo guarda male. "Sa che ha un padre da qualche parte che non vuole avere nulla a che fare con lei, non le interessa...ha me e la mia famiglia e questo le basta!" Dean si fa piccolo. "Posso vedere una sua foto?" Jane è riluttante ma alla fine cede. Tira fuori il cellulare e sfoglia la galleria delle foto. Ne sceglie una in cui Poppy sorride alla fotocamera e passa il cellulare a Dean. L'uomo fissa la foto con occhi lucidi. "È bellissima! Ha le tue fossette ed i tuoi ricci ma gli occhi sono i miei..." sussurra con voce tremante. " È molto dolce e sensibile, adora il cioccolato e ama i gatti, la amiamo tutti Dean, è felice perché vuoi turbarla?" Domanda riprendendosi il cellulare. "Ho lasciato l'FBI...l'ultimo caso riguardava una bambina rapita...è stato così..." dice singhiozzando "Quella piccola aveva l'età di Poppy...era così bella ed è stata uccisa perché io...lei..." Dean comincia a sentirsi male. Il ricordo di quel suo ultimo caso lo fa sempre impazzire. "Calmati...Dean respira..." Jane corre al suo fianco per calmarlo. "Quella bambina mi ha fatto realizzare cosa sto perdendo...ho tentato il suicidio Jane perché non ho nulla per cui vivere...mentre quella piccola.." continua singhiozzando prima di corre in bagno per vomitare. Jane rimane di sasso. Sa di Dean perché lo tiene d'occhio, è sempre il padre di sua figlia ma non immaginava fosse messo così male. Una strana sensazione le si posa addosso ed un dubbio nella sua mente. Chiama Alex per farsi venire a prendere. Lascia l'appartamento di Dean senza dire nulla, ha bisogno di pensare. Non torna subito a casa ma si fa lasciare un po' prima, sente il bisogno di fare due passi. Non c'è traffico. Mille pensieri le affollano la mente e senza pensare si ritrova al bar dell'altro giorno. Non si è accorta di aver camminato tanto. Sta per entrare quando riceve un messaggio, è Maura che le chiede se va tutto bene perché è via da un po'. Dopo averla rassicurata, entra per bersi un buon caffè. "Oh...salve Jane!" La bruna viene accolta dalla stessa cameriera dell'altra volta. "Ciao...ehm...Daisy, giusto?" chiede bleffando. Sa benissimo chi è. Non dimentica mai un viso. "Cosa ti porta così lontano da casa?" Sorride intuendo il bluff della bella mora. "Avevo bisogno di riflettere...posso avere un buon caffè ed una delle tue brioches?" Daisy annuisce facendola sedere al tavolo. "Arrivano subito, allora...come sta quella tua Maura?" Domanda da dietro il bancone . Jane sorride prendendo una copia del Boston Journal che si trova su un tavolo vicino. "Sta bene...è a casa con mia figlia...anzi se mi prepari tutto da portare via, aggiungi un caffè con panna senza zucchero ed un muffin ai mirtilli, così le porto qualcosa da mangiare..." Daisy annuisce e prepara il tutto. Una volta incartato glielo dà con un sorriso. "Quella tua Maura è davvero fortunata...ho letto di voi sul giornale, ti ho riconosciuta subito! Grazie per tutto quello che fai per la nostra città, ho alcuni parenti a Londra che lavorano per la tua azienda..." Jane ricambia il sorriso e fa per pagare ma Daisy la blocca. "Questo è su di me Miss Rizzoli, buona giornata!" Jane annuisce e ringrazia prima di uscire. È sempre bello che qualcuno riconosca i tuoi sforzi e lei con la sua azienda ha portato molto lavoro nella sua città e nel mondo. Non le capita spesso di essere orgogliosa di sé stessa ma le parole di Daisy si poggiano sul suo cuore come brodo caldo. Alex arriva qualche attimo dopo e la riporta al Galatea. Jane deve prendere una decisione, per il suo bene e quello di sua figlia. Le parole di Dean, l'averlo visto così distrutto le ha stretto il petto in una morsa. Non ama Dean, ha Maura per questo ma sente che deve fare qualcosa. Non gli deve nulla, ma sa anche che nonostante si sia disinteressato di sua figlia da subito, non è una cattiva persona. Sa tutto di lui e non sarebbe mai stata a letto con una persona di dubbia reputazione ne avrebbe rischiato di farci un figlio. Qualcosa sta sbocciando nella sua mente ma deve prima discuterne con sua madre, Maura e ovviamente Poppy.

Cuore Rosso PapaveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora