Tirare i fili...

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Lasciata la stanza di Maura, va a vedere di sua figlia. Sa che deve proteggerla, non può concedersi il lusso che le capiti qualcosa. Così decide, d'accordo con la piccola, di mandarla per qualche tempo in Italia con la nonna. Jane ha dei parenti che vivono a Roma, zona Parioli. Un insegnante privato si sarebbe occupato della sua istruzione, ma se Poppy avesse voluto sarebbe anche potuta andare a scuola. Ovviamente privata ed esclusiva. Jane vuole sempre il meglio per sua figlia. Per questo la vuole lontana. Certo le sarebbe mancata da morire, ma la guerra in cui si sta imbarcando non deve in nessun modo raggiungerla. Tutti sanno quanto ama sua figlia, anche i suoi avversari e se fosse successo qualcosa a Poppy lei sarebbe impazzita e avrebbe dato vita ad una guerra senza esclusione di colpi. Angela è contenta di ritornare a Roma, rivedere parte della sua famiglia le fa piacere. Poppy avrebbe approfondito le sue radici e migliorato il suo italiano. Quindi, ecco che una settimana dopo, Jane è all'aeroporto a salutare sua madre e sua figlia. Le vuole al sicuro. Dopo essere andata a lavoro, lascia Maura a casa. La signora Murray, gentile come sempre è le orecchie e gli occhi di Jane. Ha il compito di vegliare su Maura, ma con intenti ben precisi. Sa del piano di Miss Jane e le è leale. Quella mattina, prepara la colazione come sempre, la casa è così vuota senza piccola Miss, ma Jane le ha assicurato che sarebbe stato per il bene di Poppy. Maura intanto, prosegue con il suo piano, la partenza della piccola la spiazza un attimo, ma forse è meglio così. Non ci sarebbero state distrazioni o esitazioni. Ritrovare la sua famiglia è l'unica cosa a cui si è aggrappata dopo la morte dei suoi genitori. Non è tipa da fare il doppio gioco, ma la vita è stata aspra con lei su certe cose e cerca una qualche rivalsa. Il denaro non le manca, certo non è ai livelli di Jane Rizzoli, in confronto a lei è una mendicante. A volte si chiede se stia facendo la cosa giusta e se il fine giustifica i mezzi. Nei giorni in cui è stata con Jane, ha visto una donna forte e dolce allo stesso tempo. Jane ha un'ottima reputazione : scaltra, instancabile, generosa e dall'etica trasparente. Maura però, ha avuto il privilegio di osservarla nel privato. È una madre dolcissima ed una figlia amorevole, si preoccupa che tutti siano soddisfatti. I suoi dipendenti hanno solo elogi per lei. Una parte di lei avrebbe voluto dire tutto a Jane, sente che la donna non merita di essere ingannata così, non dopo tutto quello che ha fatto per lei, in pratica l'ha accolta in casa. Chi lo fa di oggigiorno?. La signora Murray osserva tutto con attenzione. Quando Miss Jane le ha detto del piano per smascherare Maura è rimasta molto male. Di solito sa leggere bene la natura delle persone, e la piccola donna bionda non le sembra una cattiva persona, ma Miss Jane è stata chiara, deve essere gentile e far finta di nulla per non destare sospetti. Una volta che Poppy e sua madre s'imbarcano, Jane sente un peso in meno sulle spalle, vuole risolvere la faccenda velocemente perché sua figlia già le manca. Torna al Galatea per cambiarsi e poi tornare al lavoro. Fa una doccia rilassante, poi qualcuno bussa alla porta della sua stanza. "Arrivo!" Grida avvolgendosi in un candido asciugamano. Quando apre, trova Maura in lacrime. D'istinto vuole alzare gli occhi al cielo, ma deve mantenere la sua maschera intatta. "Oh, Maura...tesoro, che hai?" Domanda con finta preoccupazione, facendosi da parte per farla entrare nella stanza. "Scusa, è solo che...mi sento sola, ho paura che Garrett mi trovi e..." dice piangendo. Jane si stringe più forte nell'asciugamano tentando di stemperare il suo disgusto per l'ottima recitazione. "Siediti Maura, stai tranquilla...qui sei al sicuro..." rimbecca andando verso il letto. "Ti dispiace aiutarmi a mettere l'olio sul corpo? Non arrivo mai bene sulla schiena..." Sorride sedendosi sul letto e abbassando l'asciugamano quel tanto da esporre la sua schiena abbronzata. Maura deglutisce vistosamente. Jane è una visione, la sua pelle di seta abbronzata è squisita per gli occhi. Annuisce senza dire nulla e prede in mano la lozione, ne scalda qualche goccia sulle mani e poi la strofina sulla pelle ancora umida. Jane geme a quel contatto, le mani di Maura le fanno venire la pelle d'oca. "Oh, scusa...forse ho le mani fredde..." si scusa con voce tremante notando la piloerezione della donna. Jane geme di nuovo godendosi quel contatto di pelle. Dopotutto, deve fingere dell'interesse, dunque perché non divertirsi nel frattempo?. Pensa con un sorriso sghembo. "Ha un profumo divino..." Maura si sporge leggermente in avanti e annusa un piccolo lembo di pelle calda. "Cos'è?" Domanda notando che il flacone di vetro è senza etichetta. Jane scosta un altro po' i lunghi capelli umidi poggiandoli sulla clavicola destra. "Un olio berbero...un mix di olii pregiatissimi che provengono dal Marocco..." sorride spalmandosene un pó sul viso. Maura continua il massaggio finché l'olio non è assorbito del tutto. Dio, toccare quella pelle tesa e bagnata l'ha eccitata non poco, pensa Maura mordendosi il labbro inferiore. "Grazie Maura!" Jane si alza dal letto e fa scivolare a terra l'asciugamano restando completamente nuda. "Oh cazzo!" Singhiozza Maura con occhi sbarrati. Questa donna è una visione. "Vado a vestirmi..." Jane si allontana andando verso la sua cabina armadio mentre le dà una bella visione del suo sedere sodo.

Cuore Rosso PapaveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora