Rischi

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Alex arriva puntuale. "Buongiorno Miss Jane, andiamo a casa o avete dei giri da fare?" La guarda aprendole lo sportello della macchina per farla salire. "Andiamo al Galatea, ho promesso a Poppy una maratona di film di Natale...tieni sempre d'occhio quel Fairfield, vero?" Alex annuisce mettendosi alla guida. "Certo Miss, tra qualche giorno viene Michael a trovarmi, ci farebbe molto piacere poter passare del tempo con lei Miss, in modo informale." Almeno una volta l'anno i fratelli Roberts si riuniscono per una cena informale. Si raccontano le loro vite e si godono la reciproca compagnia. Jane è sempre lieta di passare qualche ora con i ragazzi fuori dall'orario di lavoro. "Certo, mi fa piacere sapere di voi al di fuori del lavoro." Jane è molto rigida su certe cose. Adora Alex e Michael ma sul posto di lavoro il loro rapporto è del tutto formale. Mescolare amicizia e lavoro non porta a nulla di buono e Jane è sempre stata molto diretta a riguardo. "Organizzerò qualcosa di informale e poi le farò sapere Miss." Jane annuisce guardando fuori dal finestrino. La neve scende pigra da un cielo plumbeo e opprimente. Maura intanto si diverte a giocare con Poppy e Mister Pomeroy. La piccola è piena di energia, le ha raccontato di Roma e le sta insegnando qualche parola di italiano. La mente di Maura ripensa all'uomo che ha messo di malumore la sua ragazza. Dean, il padre della piccola. Si domanda se Poppy desideri sapere di lui, ma non osa chiedere. In fondo, non sono affari suoi. Jane è via da un po', loro hanno già fatto colazione e Angela e Frank sono tornati a casa lasciandola sola con la piccola. Mentre Poppy gioca tranquilla, si prepara una bella tazza di tè verde e gironzola per la casa. Ancora non ci crede che Jane la voglia lì. Spera che non sia solo per Garrett ma perché davvero la desidera lì e nella sua vita. Sta per bere il suo tè quando qualcuno bussa alla porta. Chi può essere? Nessuno ha libero accesso al Galatea senza la tessera e di certo non busserebbe. Guarda dallo spioncino e rimane di sasso. "Paddy...che ci fai qui? Ho chiarito che non possiamo...se Jane ti vede sarà un macello, vattene! Non voglio problemi con lei e come diavolo hai fatto a superare la sorveglianza?" Domanda dando un' occhiata a Poppy che continua a giocare tranquilla. "Ho i miei modi, dovevo vederti...sei cosi bella, somigli così tanto a tua madre..." Paddy ha le lacrime agli occhi. Stare lontano da sua figlia dopo averla ritrovata è una tortura. "Devi andartene! Non voglio perdere Jane a causa tua! Mi farò viva io, ora vattene!" Sbuffa cercando di chiudere la porta. "Che succede?" Una voce bassa e aspra li fa bloccare sul posto. Jane. "Che diavolo ci fai qui, come osi venire a casa mia, sei impazzito?" Jane guarda Paddy con le fiamme negli occhi. "Io...dovevo..." Jane gli si avvicina con aria scura. "Non osare venire nella mia casa, ti ho detto che ci sarebbe stato tempo e luogo per vedere Maura. Lì dentro c'è mia figlia e niente di ciò che ti porti dietro deve raggiungerla!" Maura rimane impalata con ancora la maniglia in mano. "Perché hai aperto, non sai che nessuno può entrare senza tessera? Ora chiudi la porta e lasciami con questa persona..." Maura annuisce con occhi lucidi. "Mi dispiace...". Jane le passa accanto furiosa. "Poppy vai con Maura!" La piccola riconosce il tono perentorio della mamma e segue Maura senza dire una parola. Una volta sparite al piano di sopra, Jane fa accomodare Paddy. "Non puoi venire in casa mia in questo modo, darò una bella strigliata alla sorveglianza, anche se conosco i tuoi modi poco puliti. Aspettavo a farti vedere Maura, sono donna di parola, lo sai...hai anche una linea diretta con lei nel caso tu voglia parlarle senza essere intercettato, quindi ora vattene e non tornare, se lo farai ci saranno delle conseguenze!" Tuona rabbiosa. Paddy abbassa lo sguardo e si avvia verso la porta. "È bellissima, vero?" Domanda prima di uscire. " Lo è!" Jane abbozza un sorriso. Deve scusarsi con la sua ragazza, è stata dura ma non sopporta che qualcuno invada i suoi spazi. Maura è nella sua stanza mentre Poppy è in camera sua. Ha paura di ciò che Jane dirà. La manderà via? Le urlerà contro?. Al solo pensiero le viene da piangere. Poco dopo Jane bussa alla sua porta. "Maura..." si affaccia e vede la sua ragazza seduta sul letto. Entra e si chiude la porta alle spalle. "Mi dispiace Jane, io...non ho pensato che..." ma la bruna le si avvicina con una strana luce negli occhi. "Non volevo turbati, ma scoprire che può entrare così in casa mia mi manda in bestia! Ho mia figlia qui e la mia famiglia, non è accettabile, striglierò a dovere la security...e tu non devi mai aprire la porta a nessuno, chi ha accesso ha la sua tessera, se fosse successo qualcosa a te o Poppy non me lo sarei mai perdonato!". Alla menzione del suo nome Maura s'illumina. Jane è preoccupata per lei, non è arrabbiata, solo preoccupata. "Scusami amore, non lo farò più...credevo che..." Jane le si avvicina e la bacia dolcemente. "Ti voglio al sicuro! Soprattutto con quel Fairfield in giro e la storia di Dean..." Maura realizza quanto sia stata superficiale nel suo comportamento. "Starò più attenta ...mi dispiace!" Jane annuisce e la bacia di nuovo. "Sei preziosa per me...e così sexy..." si fionda sopra di lei e le infila una mano nelle mutandine. Maura può soltanto allargare le gambe per agevolare il compito. In pochi minuti la sua schiena si spezza in due dal piacere. Adora il modo in cui Jane prende ciò che vuole senza chiedere. Il suo corpo reagisce al suo tocco come acqua che s'increspa ad un refolo di vento. Jane la possiede, la protegge e la fa sentire amata e desiderata. Non può più vivere senza. Semplicemente non può. Pensa afflosciandosi esausta mentre la sua ragazza le bacia gli occhi serrati in un limbo di pura beatitudine.

Cuore Rosso PapaveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora