Ora che...

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È passato quasi un mese da quando Jane e Maura si sono viste per l'ultima volta. Non ci sono stati più contatti tra loro e le cose sono tornare alla quotidianità. Garrett ha cercato di ostacolare i piani di Jane riguardo la Fairfield Enterprise ma senza successo. Mentre la Isles Foundation continua a prosperare in silenzio. Jane tiene tutto sott'occhio da lontano. Può anche aver lasciato andare Maura ma prima di tutto lei è una donna d'affari e sa tutto della bella bionda. Sa che ha ripreso il suo lavoro di medico legale al BPD, sa che si dedica con abnegazione al lavoro e all'azienda. Paddy è rimasto ai margini ad osservare. Jane non ha voluto farli incontrare perché pensa che Maura non sia ancora pronta. Oggi è il 23 dicembre e Poppy torna dall' Italia con Angela. Jane è al settimo cielo, le è mancata così tanto sua figlia. Dopo aver preso il caffè ordina ad Alex di portarla al Logan mentre a Miss Murray dice di fare dei pancake per Poppy. Oggi ha una sorpresa per loro, sarebbe andata a prenderle con suo padre Frank che è tornato dal suo viaggio in Francia e non vede Angela e sua nipote da mesi. Una volta al Logan aspettano agli arrivi, mentre sono in attesa Jane vede una persona tra la gente in attesa. Maura?. La bella bionda è avvolta in un cappotto color crema, scarpe nere col tacco, capelli mossi e trucco delicato. Jane aveva quasi dimenticato quanto Maura fosse bella. Che stesse aspettando qualcuno?. Si domanda restando a distanza. Qualche attimo dopo vede sua figlia lasciare la mano di Angela e correre incontro. "Mammina!! Mi sei mancata tanto!" Grida in perfetto italiano. "Piccola mia, anche tu mi sei mancata da morire!!" La prende tra le braccia e la stringe forte. "Ciao Mamma!" Fa un cenno a sua madre che è rimasta di stucco nel vedere suo marito. "Frank..." sussurra piangendo dopo mesi di distanza. "Ciao, Angelo mio..." l'uomo la stringe forte e la bacia. Maura ha visto Jane, come non notarla, ma non è lì per lei, aspetta un suo collega che arriva dall'Africa per un consulto su un caso a cui sta lavorando. "Ciao Maura!" Una voce la distoglie dai suoi pensieri ed un paio di braccia forti la sollevano da terra per farla volteggiare. "Oh...ciao Ian!!" Grida sorridendo forzatamente mentre vede Jane allontanarsi con Poppy tra le braccia senza degnarla nemmeno di uno sguardo. "Sei sempre bellissima Maura!" L'uomo dal forte accento australiano la rimette a terra. "Grazie Ian e tu sempre un adulatore! Sarai stanco dopo il viaggio...ho prenotato una stanza al..." dice prima di essere interrotta dalle labbra dell' uomo sulle sue. "No, Ian...non farlo, c'è stato un tempo in cui facevamo del sesso occasionale...ma io sono innamorata di un'altra persona, ti prego..." sottolinea allontanandosi da lui. "Scusa Maura, non avrei dovuto presumere...l'hotel andrà bene, andiamo?" La donna annuisce. "Vado un attimo alla toilette e arrivo, vai all'uscita intanto e chiama un taxi!" Maura ha una certa urgenza. Ha bevuto molto e deve assolutamente andare in bagno. Per fortuna c'è poca gente, ma non è pronta a quello che vede. Jane sta aiutando Poppy a lavarsi le mani. "Oh..." dice quasi indietreggiando. "Maura!" La piccola si stacca da sua madre con le mani ancora insaponate e le corre incontro. "Ciao piccola, ben tornata!". "Poppy hai le mani bagnante, vieni qui piccola peste!" Jane le corre dietro e la prende in braccio prima che sporchi il bel vestito di Maura. "Quante volte devo dirti di non scappare in quel modo..." la piccola mette il broncio e si lascia sollevare. "Ciao Maura..." la saluta quasi sottovoce. La donna ha un fremito, non sente la voce roca di Jane da troppo tempo. Starle lontano è una tortura . "Ciao...Jane...". "Maura, la mamma ha detto a Miss Murray di fare i pancake, vieni a casa a mangiarli con noi?" Domanda non sapendo nulla di quello che è successo tra loro. " Tesoro, la dottoressa Isles è una donna impegnata...lasciamola tornare dal suo fidanzato!" Sputa seccata. Aver visto Maura insieme a quel tipo le ha dato fastidio. Perché poi?. Maura sussulta al tono di Jane. Era arrabbiata con lei? Era gelosa di Ian?. "Veramente..." cerca di dire ma Jane le sorride forzatamente e si allontana con Poppy tra le braccia. Maura è arrabbiata. Jane non ha nessun diritto di trattarla così, è stata lei a lasciarla andare. "Jane, possiamo parlare?" Chiede correndole dietro. Jane alza gli occhi al cielo, non vuole parlarne ora. "La mia famiglia mi aspetta...". " Solo un minuto, me lo devi!". Jane annuisce e sussurra qualcosa all'orecchio di sua figlia che si stacca da lei e corre via. I nonni le aspettano fuori dal bagno. "Va bene, parla!". Maura s' impettisce. "Mi manchi! Jane...capisco cosa ti ha portato a rompere con me...non ho un cognome rispettabile ma devo pagare per questo? Io non c'entro nulla con gli affari di mio padre! Sono una donna rinomata nel mio lavoro, perché non vuoi darci un'occasione?" Domanda quasi piangendo. Jane si sente morire. È stata crudele con Maura e se deve ammetterlo nemmeno lei ha mai scordato la donna. "Maura..." la bionda le si avvicina prendendole le mani tremando. "Sto facendo di tutto per essere degna di stare con te! Lavoro sodo, faccio beneficienza e non alimento pettegolezzi di alcun tipo..." spiega cercando in Jane cenni di assenso. "Maura...tu non hai bisogno di cambiare, non per me almeno..." sottolinea sciegliendo le loro mani e allontanandosi un po'. "Senti, io ti avrei chiamata a giorni...posso farti conoscere tuo padre se lo desideri...e se lui..." ma Maura si fionda famelica sulle sue labbra facendola tacere. "Jane...amore..." sussurra piangendo tra un bacio e l'altro. Jane assapora quelle labbra, le sono mancate da morire. Dio, come desidera questa donna! "Maura...aspetta...." la blocca con voce spezzata allontanandosi un po'. "Forse c'è un modo per stare insieme alla luce del sole ma è crudele, non posso chiederti una cosa del genere...". Maura la guarda non capendo. "Dovresti rifiutare apertamente ogni collegamento con Paddy...il che significa che non puoi cercare tua madre o ciò che è rimasto della tua famiglia...ma non...". Jane sta tremando, è ingiusto e meschino. "Lo farò!" Tuona Maura senza arretrare di un passo. Jane la guarda come fosse pazza. "Ma...Maura, hai capito cosa ho detto? Non potrai avere a che fare con Paddy o tua madre, apertamente almeno, non credo che...". "Jane...in questo mese separate mi sono sentita più sola che in tutta la mia vita. Mi sei mancata da morire, tu, Poppy, Miss Murray e persino quel birbone di Mister Pomeroy che adora nascondersi nella mia borsa, voglio te, non mi serve altro!" Jane le prende la mano e se la porta alla bocca per baciarla. "Ma prima di scrivere in cielo che rinnego Paddy, voglio che tu mi prometta di non lasciarmi più indietro...per favore..." sussurra le ultime parole mentre Jane la trascina in un abbraccio da orso. "Oh Maura...piccola, cosa ho fatto per meritarti? Mi dispiace così tanto! Mi sei mancata da morire anche tu, è solo che..." aggiunge prima che Maura la baci come se la sua vita dipendesse da questo. "Tienimi con te, Jane!". La bruna annuisce e la trascina fuori dal bagno. Angela le ha scritto un messaggio dicendole che portano Poppy a mangiare al bar dell'aeroporto. "Ora...voglio fare le cose per bene, quindi Maura Isles..." dice emozionata. "Vuoi ufficialmente essere la mia ragazza e farmi da accompagnatrice alla raccolta fondi che ci sarà tra due settimane qui a Boston?" La bionda annuisce dandole un altro bacio. "Ok...ora, chi era quel bel maschione che ti ha preso in braccio prima?" La guarda seria. Solo in quel momento Maura si ricorda che Ian la sta aspettando. "Oh, santo cielo! Ian sarà preoccupato, ti spiego dopo!" Comincia a correre per tornare veloce sui suoi passi e tempestare il viso di Jane con baci fugaci.

Cuore Rosso PapaveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora