Propositi...

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Il giorno dopo, Jane si alza presto come al solito. Lascia precise istruzioni affinché nulla turbi la sua ospite. La signora Murray ha il compito di tenerla d'occhio e di soddisfare ogni sua richiesta. Angela avrebbe portato Poppy a scuola come ogni giorno e lei sarebbe tornata a casa per cena, anche se considera di fare un salto a casa nell'arco della giornata per vedere di Maura. Non vuole lasciarla troppo sola. Una volta in ufficio, fa qualche telefonata, vuole avere un confronto con Garret e vedere quali sono le sue mosse. Chiama Susan, la sua segretaria dall'interfono. La giovane arriva in pochi istanti. "Mi dica, Miss Rizzoli..." saluta educatamente. Jane alza lo sguardo dalle sue carte. "Buongiorno Susan, vorrei mi fissassi un incontro con Garret Fairfield, oggi nel primo pomeriggio." La ragazza prende appunti e annuisce. "Si, Miss, vuole il solito, per pranzo?". La bruna la guarda senza far trasparire nulla. "Andrò a casa per pranzo, ho delle faccende da brigare." Susan annuisce tornando sui suoi passi per uscire, poi si volta titubante. "Miss Rizzoli?" dice a voce bassa. "Si, Susan?" Risponde in attesa. La ragazza esce dallo studio solo il tempo di ritornare trafelata. "Io...so che ieri era il compleanno di sua figlia...le ho fatto questo, è una piccola cosa, non mi aspetto di..." ribadisce imbarazzata. Jane si alza dalla sedia e le va incontro. "Grazie Susan, sono sicura che Poppy lo adorerà!" Sorride sincera. Le piace Susan, è una lavoratrice dedita e leale. La donna annuisce con un sorriso timido e ritorna al suo posto. Jane prende in mano quel pacco colorato, è stato impacchettato a mano, ma lo apprezza molto. Sa che Susan è di estrazione sociale bassa, il suo curriculum era pieno di falle quando andò per il colloquio, ma impara in fretta ed è instancabile. Jane non si è mai pentita di averla assunta e Susan non ha mai deluso le sue aspettative, nemmeno una volta. Dopo una mattinata di riunioni, Jane torna al Galatea. Poppy sta mangiando insieme ad Angela e Maura. " Ciao a tutti!" Saluta allegramente aprendo la porta. "Mammina!!" La piccola salta giù dalla sedia per andarle incontro ma la Signora Murray la blocca in tempo. "Sei così impaziente bambina! Finisci di mangiare e poi ti alzi, sei sporca di sugo, non vorrai sporcare la bella camicia di seta della mamma, vero?" La guarda con un sorriso furbo sul viso. Poppy di ferma. "Scusi Miss, ha ragione, ciao Mammina!" Si rimette a sedere. Jane sorride, nessuno sa tenere in riga sua figlia come Claire. "Ciao amore..." poi guarda Maura "Come stai oggi?" Vede che la donna non si è mossa di un passo. Maura alza lo sguardo dal suo piatto e le sorride timidamente. "Buongiorno Jane, sto meglio...grazie per la torta!". "Era buona, vero?" Domanda Poppy con la bocca piena. "Piccola Miss...quante volte..." La signora Murray sta per fare una ramanzina, ma Jane muore di fame. "Muoio di fame..." Claire le da un'occhiataccia capendo bene il suo gioco. "Ho fatto gli spaghetti con le polpette, Claire mi ha aiutato..." Angela sorride inforcando una polpetta. "Hai lavato le mani?" La signora Murray la fissa con sguardo severo. Jane alza gli occhi al cielo, a volte le sembra di avere due madri. "Vado...vado..." sbuffa sorridendo dopo aver dato un bacio a sua figlia. Maura osserva tutto con interesse, sono uno strano assemblamento, ma sembrano amarsi davvero molto. Le mancano molto i suoi genitori, soprattutto in momenti di convivialità. Dopo un pranzo vivace, Jane decide di tornare al lavoro. Maura è stanca, non ha dormito molto, ma ha ben colto la domanda sussurrata da Jane nel dormiveglia Posso tenerti con me?. Il suo cuore ha tremato a quelle parole che l'hanno tenuta al caldo dopo tanto freddo. Che cosa mi stai facendo Jane?. Si domanda prima che il sonno la prenda.

Cuore Rosso PapaveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora