Ho appena accompagnato Andrea nella sua stanza, insieme a lui c'era Bianca.
Non riesco a credere alla serata di ieri... in effetti ci ho messo tantissimo ad addormentarmi. Continuavo a pensare ai suoi occhi, alle nostre labbra, ai suoi capelli, a quando siamo stati seduti sul divano abbracciati.
Non mi sono mai sentito così.
Nel posto giusto.
...a casa.
Ho salutato Andrea prima di uscire dalla suite e poi ho guardato Bianca. Morivo dalla voglia di baciarla, ma non potevo e non volevo farlo lì davanti a suo fratello. E poi è appena passata la mezzanotte e devo assolutamente farle gli auguri come si deve.
"Ehm, Bianca, potremmo p-parlare un secondo qui fuori?" Wow, Jason la scusa del secolo...e poi perché cavolo balbetti, idiota?
Mi ha guardato un po' confusa e poi ha semplicemente annuito appoggiando la maglietta di Andrea che stava piegando.
Appena è uscita dalla stanza, l'ho presa per i fianchi costringendola a ritrovarsi tra il mio corpo e il muro. Le ho dato appena il tempo di realizzare la situazione e poi l'ho baciata.
Dio, ne avevo proprio bisogno.
Sta ancora riprendendo fiato, ha ancora gli occhi chiusi come ieri.
Le sue mani tra i miei capelli. Me li ha scompigliati tutti e ora ricadono in avanti sul mio viso.
Le accarezzo il volto con un lato del mio, poi lo rifaccio usando le labbra e poi il naso.
"Buon compleanno, scimmietta" le sussurro e senza voltarmi me ne vado.
****
"Porca miseria dimmi che l'hai fatto davvero !!!"
"Giuro" il computer portatile su cui si vedono i volti di Max, Ryan e Lucas è appoggiato sul mobile del bagno mentre cerco da dieci minuti di annodare la dannata cravatta
"Io non la metterei quella cravatta Jason, è un diciottesimo non un matrimonio" Ryan cerca di salvarmi da questa situazione irrisolvibile probabilmente. Colgo la palla al balzo e me la sfilo via lasciandola sul mobile del lavandino. Apro un bottone del colletto della camicia bordeaux lasciandola più morbida.
"Comunque ci stavi raccontando del bacio, non cambiare discorso, amico" mi ammonisce Max
"Vero" ora appoggio il computer sul tavolino del soggiorno per allacciare le scarpe, e nel frattempo racconto "Dunque, eravamo sul terrazzo e mi sono avvicinato per chiederle dei chiarimenti sul discorso di prima, le ho messo la coperta sulle spalle e siamo rimasti vicini. Poi si è creata l'atmosfera...insomma, era il momento giusto, lo sentivo. Quindi l'ho baciata e basta. E lei non mi ha schiaffeggiato, anzi! Quindi direi che siamo a buon punto" Mi alzo in piedi sistemando i pantaloni grigi eleganti che ho scelto guardando nella telecamera dello smartphone e chiedendo l'approvazione dei ragazzi.
Tutti e tre alzano i pollici contemporaneamente.
Sorrido e scuoto la testa. "Mi mancate ragazzi"
"Quindi cosa hai intenzione di fare ora?" mi domanda Lucas
"Come prima cosa andrò alla festa. È una serata importante per lei...e devo darle la lettera. Temo la sua reazione sinceramente. Ho paura che si arrabbi perché avrebbe voluto averla prima, e sicuramente sarà travolta da un tornado di emozioni quando la leggerà. Non so cosa abbia scritto Anna ma se la conoscevo bene, di certo non si è limitata ad un banale augurio di buon compleanno. Quindi questa sera voglio solo esserci per lei. Domani si vedrà"
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Ti vengo a trovare in un sogno, un giorno di questi.
RomanceJason è un ragazzo australiano che si trasferisce in Italia a 18 anni per studiare cucina e con il sogno di diventare chef. Bianca, figlia di importanti proprietari di una catena di hotel, ha solo 5 anni quando incontra Jason per la prima volta nell...