Capitolo 8 - Bianca

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Devo alzarmi. L'ho promesso a Jason e alla mamma e le promesse vanno mantenute.

Apro l'armadio e scelgo dei jeans e una maglietta bianca, indosso delle scarpe sportive e mi dirigo in cucina. Lego i capelli in una coda, dato che ieri ho detto a Jason che mi sarei arrangiata senza treccia, preferivo riposare un po' più a lungo.

Prendo un lungo e profondo respiro ed esco dalla mia stanza. I miei fratelli stanno facendo colazione, anche se direi più che stanno studiando la legge della fisica che tiene a galla i cereali dato che fissano nelle ciotole e mescolano di continuo. Papà è seduto con loro, ha detto che per un po lavorerà di meno e starà con noi, a meno che ci sia qualche riunione irrimandabile.

"Buongiorno" dico, e solo in quel momento si accorgono della mia presenza

"Buondì" mi risponde papà "Dove vai di bello, scimmietta?" sembra un po' perplesso

"In cucina ad aiutare con la colazione" dico alzando le spalle, mentre rubo un biscotto dalla confezione.

"Oh okay"

****

"Alla buon'ora eh, bella addormentata" mi rimprovera Jason. Mi tratta come se fosse un giorno normale e non quello successivo al funerale della mamma.

"Sono solo le 9.30, non è tardi"

"Wow, quando hai imparato a leggere l'orologio?" mi sta prendendo decisamente in giro

"Tre anni fa, Australia. Ormai ho 10 anni. So anche tutte le tabelline, i nomi dei dinosauri e scrivo persino in corsivo" ribatto con una linguaccia

"Mhmm non saprei" Inclina la testa e mi guarda di sbieco "Verifichiamo: 6x6?"

"36"

"Che bellasino che sei" e scoppia a ridere

Alzo gli occhi al cielo "Mi sembrava di aver capito che tra i due tu eri quello responsabile, e io la bambina; ma devo aver frainteso"

"Mi piaci un sacco scimmietta" mi dice facendomi l'occhiolino, per poi ricominciare a preparare il porridge.

Io sorrido e penso che è proprio una persona speciale.

Ti vengo a trovare in un sogno, un giorno di questi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora