Capitolo 31 - Jason

32 3 0
                                    

Appena ci siamo sdraiati sui cuscini, si è accoccolata tra le mie braccia. I nostri corpi si sono incastrati alla perfezione, il suo viso nel mio collo.

Le accarezzo distrattamente la schiena, le braccia, i capelli mentre guardo il cielo sopra di noi, pieno di stelle luminose.

Dopo poco fa un sospiro e sento il suo corpo arrendersi al sonno e rilassarsi completamente.

Allungo la mano nella tasca della giacca e scrivo un messaggio sia ad Andrea sia a Marco avvisandoli del fatto che siamo insieme, non vorrei si preoccupassero non vedendola alla sua festa.

Bianca è stravolta, dalla giornata ricca di preparativi, dalla festa in sé, ma soprattutto dalla lettera di Anna, quindi preferisco lasciarla riposare. Rimarrò qui così, finché ne avrà bisogno.

Mentre guardo le stelle e continuo istintivamente a coccolarla, ripenso alle parole della lettera, a come Anna ha parlato del legame tra me e Bianca. Possibile che già a quel tempo, nonostante lei fosse molto piccola, Anna se ne fosse già accorta? Che ci sia qualcosa di così importante e profondo tra di noi?

Sicuramente a quei tempi non sentivo il tipo di sensazioni che provo ora, quando la sfioro, quando la bacio, quando la stringo forte a me. Ma è indubbio il fatto che sin da subito, quando ci siamo conosciuti ho sentito questo impulso, questo bisogno insistente di proteggerla, di averla nella mia vita, di curarmi di lei.

Con queste mille domande e supposizioni nella mente la stanchezza comincia ad affacciarsi.

Mi volto a guardarla un'ultima volta prima di cedere al sonno.

Indossa ancora il mio regalo. Entrambi a dire il vero. Non dimenticherò mai l'espressione sul suo viso quando ha visto la maglietta. Sorrido.

Dio, ma quanto è fantastica?

La bacio sulla nuca.

Con il sorriso ancora sulle labbra mi addormento.

****

La vibrazione del cellulare nella tasca mi sveglia, è Andrea.

Richiudo subito gli occhi che incontrano la luce abbagliante del sole.

Rifiuto la chiamata e gli scrivo un messaggio.


"Sono con Bianca, sta dormendo. Cosa vuoi?"

"Spero che mia sorella indossi dei vestiti. E anche tu."

"Per questa volta sì. Cosa vuoi?!?!"

"Ne parleremo a quattr'occhi di questa faccenda, biondino. Io e i ragazzi andiamo in spiaggia, venite?"

"Chiedo alla biondina quando si sveglia. Lasciami l'indirizzo che vi raggiungiamo se siete già andati"

"D'accordo. A più tardi, cognatino"


Al suo ultimo messaggio non rispondo, ma sorrido.

"Spero non sia una mia foto mentre sbavo o mi toccherà lasciarti" quando sento la voce di Bianca, mi volto subito nella sua direzione. È bellissima. I capelli mossi tutti disordinati, gli occhi stretti in una fessura per difendersi dalla luce del sole che sta nascendo, la voce sottile che sussurra sul mio collo lasciandomi dei brividi bellissimi.

"Quindi stiamo insieme?!" ammetto che sentirla pronunciare quelle parole ad alta voce mi ha spiazzato. Sinceramente per me era quasi sottinteso che fosse così da quando c'è stata la cena in terrazza e il bacio. E ancora di più dopo questa notte. Però decido di provocarla, e lei ci casca perché sbarra gli occhi e deglutisce più volte, il suo corpo si irrigidisce. Probabilmente ha collegato solo ora quello che ha detto e le implicazioni che ne conseguono.

Ti vengo a trovare in un sogno, un giorno di questi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora