Oggi sono riuscito a farmi dare dallo chef un giorno di ferie. Per fortuna in hotel ci sono pochi clienti, forse complice il fatto che molti tornano a casa e che ne arriveranno altri domani, quindi non ha fatto troppe storie quando gliel'ho chiesto all'ultimo momento. Così ne ho approfittato per proporre a Bianca una passeggiata sulla spiaggia.
Siamo a gennaio ma qui il tempo permette sempre un giro sul lungomare.
Prima della passeggiata abbiamo fatto colazione in un piccolo bar vista mare, con tavolini di vimini, fiori in centro tavola, tovaglie bianche e blu in perfetto stile marino. Abbiamo chiacchierato di un sacco di cose, ci siamo coccolati, abbiamo riso, ci siamo presi in giro...insomma la nostra quotidianità. Una volta riempito lo stomaco siamo andati a salutare il mare che tanto le manca, abbiamo scattato qualche foto ricordo, che ha subito voluto che le mandassi per usarle come sfondo del cellulare.
Stavamo ripercorrendo la riva a piedi nudi, con le scarpe in mano quando il mio telefono ha iniziato a squillare avvisando di una videochiamata in arrivo.
Una videochiamata? Di solito è mia madre o i miei amici...ecco, appunto.
"Scusa bionda, sono i miei amici in Australia"
"Davvero?! Dai forza, rispondi !!!"
"No tranquilla, posso richiamarli -"
"Non ci pensare neanche. Avete poche occasioni per sentirvi a causa del fuso orario quindi rispondi. Forza!" mi incita con una piccola spinta sul braccio. E poi aggiunge facendosi subito seria e unendo le mani quasi come se mi stesse implorando "Posso salutarli anche io?"
Sorrido di fronte alla sua richiesta che mi fa quasi tenerezza. "Certo, peste!"
Rispondo. E immediatamente parte un coro di gioia. Max, Lucas, Ryan: il trio al completo. Cominciano a prendermi in giro per le cose più disparate, a farmi tante domande, a chiedermi dove mi trovo e come fa il mare a essere così bello anche in Italia, chiedono in italiano se ho qualche "bella ragazza italiana" da presentare loro e se mi sto comportando bene in cucina...finché non si accorgono di Bianca. A quel punto si zittiscono all'improvviso e contemporaneamente.
Guardo Bianca, poi riguardo loro e scoppio a ridere mentre la circondo con un braccio stringendola forte "Caspita Bianca, ti terrò accanto ogni volta che mi chiamano. Nessuno è mai riuscito a farli stare zitti in questo modo. E per di più contemporaneamente" e così dicendo ricevo altri insulti e prese in giro.
Bianca ride di gusto, e questo momento mi sembra perfetto.
Mi sembra uno sprazzo di quotidianità tipico delle mie giornate. Anzi, tipico delle nostre giornate
"Ehilà, Mr. belloccio, ci sei ancora?" solo in quel momento, quando sento la voce di Max mi riprendo dal mio stato di isolamento e mi accorgo che sto fissando Bianca con un sorriso da ebete stampato in faccia; anche lei mi sta fissando con il volto leggermente inclinato e un'espressione interrogativa che dice più di molte parole.
"Scusate, ci sono, ci sono."
"Mhmm, sarà..." interviene Lucas ridendo sotto i baffi
"Allora Bianca, finalmente ti conosciamo e ti possiamo dire che Jason ci aveva rotto le palle riempiendosi la testa di forse se e ma, quindi siamo molto molto molto contenti che finalmente state insieme"
"Che esagerato" intervengo alzando gli occhi al cielo.
"Ti ho visto" mi sussurra Bianca nell' orecchio e io non posso che sorridere. Poi si allontana da me e si rivolge ai miei amici "Dunque, ragazzi, ora voglio sapere le cose più imbarazzanti, vergognose e ignobili del signor Australia qui accanto a me"
STAI LEGGENDO
Ti vengo a trovare in un sogno, un giorno di questi.
RomanceJason è un ragazzo australiano che si trasferisce in Italia a 18 anni per studiare cucina e con il sogno di diventare chef. Bianca, figlia di importanti proprietari di una catena di hotel, ha solo 5 anni quando incontra Jason per la prima volta nell...