"Stavo pensando di prendere qualche giorno di ferie la settimana prossima, per passare un po' di tempo insieme." Luca allunga la mano sul tavolo del ristorante e io porto istintivamente la mia nella sua. "So che sto lavorando davvero tanto a causa di questa acquisizione, quindi mi serve un po' di tempo da dedicare alla ragazza più bella del mondo, che ne dici? Vorrei portarla da qualche parte, in qualche posto dove rilassarsi, coccolarsi, fare un po' di shopping e spegnere i cellulari. Pensi che le farebbe piacere?". Mi sorride facendomi l'occhiolino...
"Mi sembra una bellissima idea, Luca" esclamo per la felicità. Viaggiare mi è sempre piaciuto tantissimo, farlo con Luca è sempre bello anche se gli piace avere tutto sotto controllo. D'altronde è un avvocato societario, passa la giornata a organizzare, ordinare, ripetere leggi a memoria, studiare processi... quando viaggiamo prepara sempre un pieghevole con orari, destinazioni, posti da vedere, mezzi da prendere... Io invece, da quel viaggio in Puglia non faccio altro che partire senza meta, senza itinerario e senza biglietto di ritorno certe volte.
"Immaginavo che saresti stata contenta, piccola. Ho già iniziato a pensare a qualche meta e a simulare delle tratte. Pensavo alla Spagna, a qualcosa come Valencia oppure ai Paesi Bassi. Non sono mai stato in nessuno dei due posti, ma devo ammettere che il primo mi ispira moltissimo. Ho chiesto informazioni a mio cugino che ci è stato circa l'anno scorso e me lo ha caldamente consigliato. Inoltre ha anche nomi di ristoranti, hotel, negozi e musei ..."
Mentre lui parla di qualsiasi cosa e senza preoccuparsi del mio interesse o meno al viaggio di suo cugino, la mia mente comincia a perdersi. Ricomincio a pensare a quella partenza improvvisata con Arianna. Ormai sono passati quasi due anni, ma quei giorni con lei in Puglia sono rimasti incisi benissimo nella mia mente.
Con il tempo sono cambiate un po' di cose: entrambe ci siamo laureate, io ho trovato subito lavoro nella cooperativa dove stavo facendo lo stage, e di conseguenza mi sono trasferita definitivamente a Milano ma in un altro appartamento, un monolocale che ho acquistato con l'aiuto di papà.
Arianna invece si è trasferita con Giorgio a vivere in Liguria.
Per fortuna il nostro rapporto è rimasto quello di sempre, ci sentiamo tutti i giorni, e quando riusciamo ci vediamo in videochiamata per fare l'aperitivo o cenare se lei è a casa da sola. Appena possibile ci vediamo durante i weekend considerando che alla fine Genova non è poi così lontana dalla mia città.
Appena riesco a riemergere dai miei pensieri, alterno lo sguardo tra Luca (che sta ancora parlando) e il ristorante, osservo di sfuggita le persone intorno a noi, famiglie, coppie, amici... finché il mio sguardo viene catturato dallo schermo del televisore appeso in un angolo del locale.
I miei occhi si bloccano, il fiato strozza in gola.
Improvvisamente non c'è più nessuno intorno a me, non c'è la mano di Luca nella mia, non c'è la sua voce, non ci sono le voci delle persone intorno a me.
C'è Jason. Il mio Jason.
Indossa la divisa da chef con il suo nome e cognome scritto in corsivo sul petto, è seduto su un divano bianco accanto ad una ragazza bellissima con capelli e occhi scuri. Si tengono per mano e lei lo guarda con occhi sognanti. Lui parla con la giornalista seduta su una poltrona di fronte a loro. Non sento il discorso, ma dai movimenti del corpo e dei loro volti capisco che stanno parlando della loro relazione. Lui sorride, e dal labiale capisco poche parole, ma sufficienti per farmi alzare d'istinto dalla sedia facendola stridere sul pavimento e allontanando così la mano da Luca che mi guarda confuso.
"Sono molto innamorato. È lei la mia ispirazione in cucina e nella vita."
Prendendo velocemente il cappotto e la borsa dallo schienale della sedia, ma invece di indossarli mi dirigo velocemente verso l'uscita e solo una volta fuori, all'aria aperta, mi infilo la giacca e poi la borsa a tracolla.
Perché reagisco così?
Jason non fa più parte della mia vita da quasi due anni, non ci siamo più sentiti, non l'ho mai più visto.
Finalmente sono riuscita ad andare avanti, a dare una seconda possibilità al mio cuore provando a fidarmi di Luca...e ora rivederlo mi ha sconvolta.
Lui però è qui. Era in un programma televisivo italiano, significa che si trova proprio qui.
Forse solo per poco tempo.
O forse è tornato.
Perché è tornato?!
Cammino di corsa passandomi le mani tra i capelli, all'improvviso qualcuno blocca il mio braccio.
Mi spavento e mi giro di scatto.
È Luca "Bianca, tesoro, cosa succede? Ho parlato troppo? Scusa, mi dispiace lo sai che non faccio apposta. Mi sono fatto prendere dall'entusiasmo per il nostro viaggio" Poi si blocca, inclina la testa, stringe le sopracciglia e porta una mano ad accarezzare il mio volto "Perché piangi, piccola?"
Sto piangendo?!
Mi porto velocemente le mani sulle guance eliminando le tracce che hanno lasciato le lacrime.
"Ho bisogno di un momento Luca, da sola. Vorrei fare due passi."
"Ma..."
"Luca non sei tu, ma ora non posso e non riesco a parlare. Ti prego, perdonami"
Gli volto le spalle e comincio a camminare.
Cammino, cammino cammino.
Cammino finché i piedi chiusi nei tacchi non mi fanno male.
E allora li tolgo e continuo a camminare a piedi scalzi finché non mi accorgo che è notte fonda e allora forse è meglio tornare a casa.
Devo provare a riposare, riflettere sulla mia confusione e riuscire a ritrovare l'equilibrio di mente e cuore in cui ero riuscita a rifugiarmi dopo tanta fatica.
Entro in casa, mi spoglio e mi infilo direttamente sotto le coperte.
Noto solo in quel momento di avere un messaggio di Luca:
"Spero tu stia bene, mi fai preoccupare. Ti prego avvisami appena torni a casa, ti aspetterò sveglio. Ti amo."
Mentre gli rispondo meccanicamente, sono ancora persa nella mia confusione, tra le immagini di Jason con la sua fidanzata e le immagini di quanto sia diventato ancora più bello, tra i ricordi frammentati di noi due e il promemoria del mio dolore dopo la sua partenza per Tokyo.
Ormai sfinita mi addormento, con la speranza che la mattina successiva tutto sarebbe tornato come prima.
In equilibrio. Con Jason fuori dalla mia vita.
Ma forse tutto era appena cambiato
Già, tutto era appena cambiato. Per sempre.
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Ti vengo a trovare in un sogno, un giorno di questi.
RomantikJason è un ragazzo australiano che si trasferisce in Italia a 18 anni per studiare cucina e con il sogno di diventare chef. Bianca, figlia di importanti proprietari di una catena di hotel, ha solo 5 anni quando incontra Jason per la prima volta nell...