Davide deglutì piano e accavallò le gambe per sembrare disinvolto. Spostò gli occhi da un lato all'altro della stanza e dopo una breve riflessione rispose:

'Potrebbe averlo fatto per essere visto. Per far sentire la sua mancanza a tutti. Se non potessi ricevere amore, io cercherei senz'altro di provocare dolore, solo così capirei d'interessare a qualcuno.'

L'ispettore lo scrutò a lungo.

'L'amore, di chi?'

'Non parlo dell'amore di una donna o di un uomo in particolare, parlo in generale, della mancanza e del desiderio profondo di affetto che lui non riusciva mai a colmare e che lo faceva sentire insicuro.'

'Ma vede, dev'essere successo qualcosa quella sera. Non è la prima volta che il mio collega ed io c'imbattiamo in un suicidio. Uccidersi prevede un pensiero coltivato nel tempo, se invece ci si uccide all'improvviso ad una festa, ciò vuol dire che qualcosa ha scatenato un pensiero così folle ed irruento dal farti agire, mi spiego? A meno che non sia stato un ragazzo assetato di attenzioni, cosa che a detta di molti suoi amici con cui abbiamo parlato, non era.'

'Non so cosa possa aver scatenato una cosa del genere. So che non aveva bevuto, perciò...'

'Esatto!' rimarcò l'ispettore 'Aveva bevuto un paio di calici di vino appena. Qualcosa deve essere successo. Prima scopriamo cos'è, e prima risolviamo questa situazione. Lei con chi era alla festa quando Giulio è morto?'

Davide fece una pausa. Si corrucciò.

'Non ricordo.' Solo nominare quel nome gli procurava una profonda sofferenza, e temeva che pronunciandolo si esponesse, ma certo ciò non fu, 'forse ero con Mina '.

'Mina?'

'Mina, sì.'

'Mina Marchesi?'

'Già.'

'E che ci faceva con questa ragazza?'

'è una mia amica'

'Lei ha molte amiche?'

'Sì'

'E le prende tutte per mano?'

Davide ammutolì. Reggere lo sguardo di quell'uomo gli costava uno sforzo e una fatica terribile.

'A cosa si riferisce esattamente?'

'Una sua conoscente ci ha riferito che vi ha visti mano nella mano in chiesa, il giorno del funerale.'

'La mano, l'avrei stretta a chiunque in quella situazione. Ero in difficoltà. Ancora non riesco a credere a quello che è successo'

L'ispettore annuì. 'Capisco perfettamente. E come mai Mina ha lasciato la festa così in fretta dopo il suicidio?'

Davide attese che l'ispettore continuasse.

'Abbiamo consultato le videocamere di sorveglianza e si evince chiaramente che lei l'ha messa con la schiena al muro e le ha puntato il dito contro.' Teneva lo sguardo basso sul proprio taccuino, e perciò seguì una breve pausa. Poi alzò lo sguardo verso lui con calma e pronunciò quella domanda con una punta d'irritazione come se fosse implicita. 'Perché?'

'Con tutto il rispetto ispettore, non può aspettarsi che io le racconti tutto della mia vita privata. Che io e Mina siamo soltanto amici o meno, questo a lei non deve interessare.'

'E a me interessa, invece. Perché se lei avesse anche un quarto dell'esperienza che ho io, saprebbe che la maggior parte degli omicidi ha come causa l'amore, e in maniera più specifica, un travaglio di emozioni incontrollabili che possono scaturire da tutto; dalla gelosia, dal dolore di un rifiuto, dall'ossessione, persino da due amici che si tradiscono inconsapevolmente. Io voglio solo comprendere le dinamiche dietro questa morte. Poi magari si scopre che non è colpa di nessuno, e siamo tutti più felici, ma dobbiamo accertarci che sia così. Lei ha tanti amici, non ho sentito nessuno parlare male di lei, eppure tutti hanno notato un allontanamento tra lei e Giulio negli ultimi tempi, nessuno sa spiegarselo. Come mai?'

Davide fece un sospiro profondo che emerse come un segnale di noia.

'Quando vedo troppo spesso le stesse persone, un fastidio indefinibile s'impadronisce di me, e devo starmene solo per un po'. Giulio sapeva com'ero fatto. Con lui scomparivo interi mesi, poi tornavo ed era tutto come prima.'

Era comodamente seduto sulla poltrona e dondolava la gamba in avanti infastidito. Si manteneva la testa con l'indice e lanciava sguardi inquisitori ad entrambi. L'ispettore lasciò virare la conversazione altrove e la mantenne leggera per un po'. Poco dopo se ne andarono e si presentarono a casa di Mina. 

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