Prologo

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Edith

17 Luglio 2021

Tutto è iniziato una sera di metà Luglio, ero seduta sul divano e in TV davano un film che non mi interessava, guardavo il cellulare senza una ragione precisa, controllavo Instagram guardando foto senza prestarci molta attenzione e alla fine decisi di aprire Wattpad, un'applicazione ricca di libri scritti da persone comuni con la passione per la scrittura, ogni libro o racconto che sia è lì solo per un motivo: essere letto da persone con le tue stesse passioni, persone che vogliono evadere per un momento dalla realtà. Quella sera ho trovato un libro, o forse è lui che ha trovato me, si intitolava "Ci rincontreremo in un giorno d'Aprile" di Emma White. Il titolo mi aveva colpito nel cuore, mi era arrivata una strana malinconia data da quel "ci rincontreremo", segno che due persone si erano allontanate l'una dall'altra ma che il destino, un giorno o l'altro, avrebbe fatto rincontrare. Così, incuriosita, ho letto la trama capendo subito che quel libro mi avrebbe fatto provare emozioni che non mi sarei riuscita a spiegare.

"La vita non è mai stata semplice per noi, vero signorina? Per quanto tempo abbiamo lottato, per quanto tempo abbiamo sfidato la sorte? Quante volte abbiamo avuto paura? Non ti nego che io, a tratti, ne ho avuta tanta. Avrei voluto incontrarti in maniera diversa, avrei voluto viverti in maniera diversa, ma non siamo noi a decidere la vita che ci verrà assegnata. Ti ho avuta per qualche istante e sei rimasta mia anche quando non ho potuto più stringerti."

Aprile, 2016.
Emma Bianchi, una ragazza di vent'anni con la passione per la scrittura, ha sempre fatto fin da bambina sogni molto particolari a cui non sapeva dare spiegazioni razionali, ma sarà un sogno in particolare a sconvolgerle per sempre l'esistenza: una voce, il volto di un soldato della Seconda Guerra Mondiale a lei sconosciuto, una frase criptica e un legame fortissimo che non riesce a spiegarsi... Attraverso l'ipnosi regressiva, Emma ritornerà indietro nel tempo, fino a rivivere una vita che non ricordava di aver vissuto: tra le macerie lasciate dalla guerra, la lotta contro il tempo e l'amore di un soldato che attraverserà il tempo solo per tornare, ancora una volta, da lei.

Finito di leggere ho alzato gli occhi dallo schermo completamente incantata, mai in tutta la mia vita ero incappata in una trama così bella e particolare, ambientata ai giorni nostri ma che contemporaneamente avrebbe parlato anche della guerra, e di un soldato capitato nella vita di questa ragazza normale che presto avrebbe scoperto una parte di lei celata a tutti, soprattutto a se stessa. Senza pensarci due volte ho salvato la storia nella mia libreria, pronta per iniziare a leggerla, ma quello che non potevo sapere è che quella storia un giorno avrebbe riguardato anche me, perché anche io, come Emma, ero quella ragazza normale con una vita come tante, ma che un'anima venuta dal passato avrebbe sconvolto per sempre la sua esistenza. "Ci rincontreremo in un giorno d'Aprile" mi ha accompagnato per tutta l'estate ma un bel giorno ho smesso di leggerla, il perché? Questo non l'ho saputo nemmeno io, forse la mia anima non era ancora pronta, forse quest'anima venuta dal passato aveva deciso che era ancora presto per me, e quindi mi sono fermata ma solo per riprenderla a Dicembre. E poi è arrivato quel giorno, la sera del 22 Dicembre 2021. Ero stesa sul letto, stanchissima dopo aver passato tutto il giorno a scuola, ma non ero così stanca da non leggere un capitolo di questa storia che mi aveva rubato il cuore. Il capitolo in questione iniziava con una data: 4 Aprile 1941. L'ho letto tutto, parola per parola, e quando sono arrivata alla fine non riuscivo a smettere di piangere, singhiozzavo e le lacrime continuavano a scendere anche se cercavo di impormi di calmarmi, ma non ci riuscivo. Mi aveva letteralmente spezzato il cuore in due, mi dicevo di calmarmi perché era solo una storia, non era la realtà. Ma mi sbagliavo. Ancora non avevo capito che quel libro non era inventato, era la storia vera della scrittrice, Emma. Lo avrei capito solo il giorno dopo Natale, quando ho finito la storia, perché alla fine del libro c'era una dedica, una dedica al soldato del libro. Quel soldato che aveva attraversato gli oceani del tempo per ritrovare la ragazza che quasi un secolo prima aveva amato.

In memoria dell'ufficiale dell'esercito italiano Giambattista Ijeger. Sarai, per sempre, la mia cosa bella.

Di lì a un mese anche la mia vita sarebbe cambiata, il 23 Gennaio 2022, da quel giorno un soldato avrebbe attraversato gli oceani del tempo, per ritrovare la ragazza che quasi un secolo prima aveva amato. 

Nota autrice:

Ecco a voi il prologo, spero che la storia con il tempo vi piaccia. Buona lettura.

Clara

Ricordo che era AprileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora