Isolde's pov
Vorrei poter dire che non mi ha infastidito quella mancia, ma invece è così, mi ha dato fastidio e non poco! Sopratutto perchè mi ha innervosito il suo comportamento. Per tutto il tempo che ha occupato il tavolo, non mi toglieva mai gli occhi di dosso, qualunque spostamento facessi lui mi fissava e odio quando le persone fanno così!
Li ho presi e li ho divisi con il ragazzino che li ha accolti, non mi sarei sentita a posto a intascarmi trecento dollari di mancia. Tutti i clienti me le lasciano, sopratutto a cena, ma mai quelle cifre li.
Afferro il cellulare dalla tasca del grembiule per controllare se ho chiamate di Dotty, dato che il mio solo ed unico pensiero è sempre lui, il mio angioletto dalle mille domande, ma tutto tace.
Conclusa l'ultima ora di servizio, finalmente torno a casa. Appena esco dall'ascensore, mi soffermo qualche istante per prendere fiato e godermi gli ultimi istanti prima di immergermi nella mia vita, apro la porta di casa e mi butto di peso sul divanetto due posti del salottino. Questo appartamento me lo ha trovato Malcom, è uno dei favori che mi ha fatto. Non posso permettermi di pagare chissà che cifre di affitto e non avevo nemmeno bisogno di molto spazio, ma lui è riuscito a trovarmi una casa con due camere, in minitura, ma due camere. Non che abbia bisogno di intimità, non so più nemmeno cosa sia e non esco con un uomo da anni. La mia ultima esperienza non è stata proprio da premio nobel.
Conobbi Nolan in un bar in cui lavoravo quando Kevin aveva due anni, all'epoca vivevo in una casa famiglia, non potendo permettermi un affitto. Nolan mi corteggiò per molte settimane, fintanto non cedetti e finimmo a letto insieme. Lui mi trattava come un regina , tanto che gli feci conoscere Kevin. Mio figlio si affezionò molto a lui, uscivamo sempre insieme, tutti e tre. Poi un giorno Nolan mi chiese di andare a vivere con lui, mi sembrò un sogno e così accettai. Vivemmo con lui per sei mesi, mesi in cui era diventato possessivo e geloso, tanto da trovarmelo ovunque andassi, a fare la spesa, al bar dove lavoravo, alle feste di compleanno dei compagnetti di Kevin, che nel mentre era entrato all'asilo. Poi passò ai ricatti e da li, agli schiaffi. Mi obbligava a fare sesso con lui anche quando non mi andava, mi ordinava e io dovevo fare ciò che desiderava. Con mio figlio aveva sempre continuato a comportarsi molto bene e fu quello che mi trattenne per troppo tempo con lui, il fatto che Kevin si fosse affezionato a Nolan. Ma un giorno disse qualcosa che mi spaventò
"Kevin è mio figlio e decido io cosa è giusto per lui"
Quella stessa sera, me ne andai dall'appartamento, lasciando sul tavolo, un foglio scritto da un avvocanto, in cui gli intimava di starci lontano oppure sarebbe scattata la denuncia.
Non l'ho più visto e sentito. Ciò nonostante ogni sera, quando esco dal ristorante e raggiungo la fermata del bus, mi guardo sempre intorno, con la paura di incontrarlo.
Mi sollevo dal divano, prima che mi addormenti ed una volta davanti alla porta di Dotty busso
<Ciao Iso, si è addormentato, l'ho sfinito stasera con Scarabeo, ho trovato un gioco che lo coinvolge tantissimo> ci mettiamo a ridere, perchè entrambe sappiamo quanto sia difficile sfinire Kevin
Prendo tra le braccia il mio ometto e dopo aver posato un bacio sulla guancia di Dotty entro in casa e lo porto nel suo lettino.
Resto per qualche minuto a guardarlo, mentre il suo torace si alza e si abbassa ad ogni respiro. Guardo le sue labbra ancora piccole ma già carnose, mentre si muovono come se avesse ancora il ciuccio in bocca, prendo la sua manina e ci poso un bacio
<ti amo tremila ometto> lo sussurro sulla fronte dove poggio un altro bacio ed esco dalla stanza.
Passando in camera mia, mi spoglio e ripongo i vestiti piegati sulla sedia, rimanendo in intimo raggiungo il bagno e mi rilasso sotto la doccia. Lascio che l'acqua mi accarezzi il corpo ed ogni volta che lo faccio, ogni volta che mi prendo qualche minuto per me, il mio pensiero va a lui, al ragazzo che sette anni fa mi ha amato e venerato come fossi un Dea. Il ragazzo con la maschera del Dio del Sole, che la notte di Halloween, di sette anni fa, mi ha sussurrato all'orecchio
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Dahlia (Antinori's Series #1)
Romance🥇 RINASCERE 🏅#37 su 5.000 DRAMMATICO 🏅#13 NUOVAVITA Antinori's series #1 Francesco Antinori, giovane avvocato italiano di trent'anni. Uno spirito libero, senza molti legami, benestante, figlio di un altolocato avvocato di fama mondiale, che ha s...