Capitolo 8

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Francesco's pov

Avrei potuto insistere solo qualche altro secondo e lei avrebbe ceduto, il suo corpo stava reagendo alle mie parole e al mio calore, ma la sua mente non è pronta. Forse Iso, si protegge da troppo tempo dalle avance degli uomini che la bramano, data la sua bellezza mi sorprenderebbe il contrario, ed il motivo è sicuramente Kevin, la paura di far entrare qualcuno nel loro mondo. 

Lo protegge dalla sofferenza di doversi affezionare a qualcuno e poi vederlo andar via, forse perchè è successo, forse perchè qualcuno l'ha ferita in passato, coinvolgendo anche suo figlio. Fatica a fidarsi delle persone, ma quando lo fa, è in grado di donarti un mondo fatto di gioia e felicità. E' ciò che è accaduto stasera in questa casa, dove delle persone ormai prive di gioia, hanno potuto godere della sua essenza, e tanto è bastato per farle tornare a sorridere.

Vedere Zeno che porta a letto Kevin, tenendolo stretto tra le braccia, è la cosa più tenera che potessi vivere. Vedere Giulia ridere mentre rincorre quel piccoletto mi ha riempito il cuore di gioia ed avere Iso in casa mia, è il regalo più bello che potessi ricevere.

La sua sola presenza, sapere che è nella camera accanto alla mia, mi dona pace. Realizzare come questa ragazza mi faccia sentire, mi fa tornare la voglia di vivere davvero, mi dona una forza che credevo ormai persa.

Resto in camera fintanto non la sento rientrare. Dopo qualche minuto raggiungo il bagno, ma prima mi affaccio alla sua stanza, invadendo la loro privacy e la vedo, distensa nel letto, su un fianco, con gli occhi chiusi e completamente scoperta dal lenzuolo, date le temperature estive. Osservo le sue gambe e l'accenno del sedere che mostrano gli shorts corti, i suoi piedi ben curati ed il suo seno, di poco schiacciato dal braccio che lo sovrasta. I suoi lunghi capelli raccolti in una coda alta che si spargono sul cuscino.

Chiudo piano la porta della camera e una volta in bagno, apro l'acqua della doccia, mi spoglio e mi godo il mio momento, ma non utilizzo la boccetta. Per la prima volta dopo anni, mi faccio bastare il profumo di una donna, di Iso. Poggio una mano sulle mattonelle, piego la testa all'indietro e abbassando la mano, la sogno, la venero. Penso ai suoi occhi azzurri, penso al suo seno sodo e prosperoso, penso al suo sedere perfetto e tondeggiante, penso alla sua risata, penso alla sua determinazione, penso alle sue mani su di me, la sua bocca sul mio collo, sulle mie labbra e sul mio pene, che succhia e lecca, la sua testa che si alza e si abbassa ritmicamente, portandomi all'estasi del piacere e...

<porca troia>

Impreco sotto voce, quando il mio sperma schizza sulle mattonelle nere della doccia. Cerco di gestire l'intensità di questo orgasmo, così potente che mi fa sconquassare tutto il corpo, annebbiare la vista e battere troppo forte il cuore.

"cosa mi stai facendo Iso"

****************

La mattina mi sveglio più riposato del solito, è venerdì e pagherei oro per potermene stare a casa, ma ho due riunione questa mattina, a cui non posso mancare.

Mi stiro i muscoli quando delle voci e delle risate mi raggiungono, cosa che avrei ritenuto impossibile fino a un giorno fa in questa casa

<Kevin fermo dai, rendimi il cellulare> la voce di mia sorella risuona per tutta casa, sta scherzando con il piccoletto

<mettimi la canzone di Iron Man allora> un Kevin già pimpante, mi fa capire che sono quasi tutti svegli...quasi, perchè sono sicuro che Zeno ancora dormirà. Mi alzo e con indosso solo i boxer raggiungo il bagno, apro la porta e mi trovo davanti lei, con un telo avvolto al seno che la copre fino a metà delle cosce. Il respiro mi muore in gola, alla visione del corpo semi scoperto di Iso, sento brividi attraversare la mia spina dorsale quando la sua voce riempie la stanza umida del vapore della doccia

Dahlia (Antinori's Series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora