Capitolo 22

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Francesco's pov

Mia madre, quando ero piccolo, mi leggeva spesso dei libri per addormentarmi, questo fino a che Giulia, non rivendicò più attenzioni, dato che cresceva. Il mio preferito era  "Il Piccolo Principe", secondo il quale, l'amore è un sentimento nobile molto diverso dal voler bene.

Ti amo, due parole dolcissime che spesso in molti non dicono, perché, se ci pensate bene, si dà loro un'importanza straordinaria. Prima di pronunciarle si vuole essere davvero sicuri di provare amore nei confronti della persona che si ha accanto o di ricevere il medesimo entusiasmo.

"[...] Il piccolo principe strappò anche con una certa malinconia gli ultimi germogli di baobab. Credeva di non tornare mai più. Ma tutti quei lavori consueti, quel mattino, gli sembravano estremamente dolci. E quando, innaffiò per l'ultima volta il suo fiore, e si preparò a metterlo a riparo sotto una campana di vetro, scoprì che aveva una gran voglia di piangere.
Addio, disse al suo fiore. Ma lui non gli rispose. Addio, ripeté.Il fiore tossì. Ma non era perché fosse raffreddato. Sono stato uno sciocco, disse infine al fiore. Scusami e cerca di essere felice.Restò colpito dalla mancanza di rimproveri, e rimase lì sconcertato, con la campana di vetro sospesa per aria. Non riusciva a capire quella dolcezza.E sì, ti amo, disse il fiore. Tu non lo hai saputo per colpa mia. Questo non ha alcuna importanza. Ma tu sei stato sciocco quanto me. Cerca di essere felice e lascia quella campana di vetro. Io non la voglio più.[...] Poi aggiunse: Non indugiare ancora, è fastidioso. Hai deciso di partire. Allora vai. Non voleva che io lo vedessi piangere. Era un fiore così orgoglioso..."

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Non sono riuscito a dormire questa notte, l'ho passata seduto accanto a Kevin, su quello sgabello scomodo e troppo basso per me, ma non mi interessava niente, ero con lui.

Ti amo

Non avrei voluto dirlo solo a lui, lo avrei voluto dire anche ad Iso, solo quelle due parole senza altro intorno, proprio per dargli il giusto valore, ma era presto...era presto per tutto...

Era presto per dire a Kevin chi è il suo papà, era presto per dire a Iso che l'avrei sposata anche quello stesso giorno, che ormai stava sorgendo, se solo avesse accettato. Ho sempre odiato perdere tempo...tutto e subito, ma adesso non riguardava più soltanto me, c'era in mezzo un bambino di quasi sei anni e una donna che si era chiusa al mondo per troppo tempo.

Ma come si può chiedere ad una padre di attendere di poter abbracciare il proprio figlio e sentirsi invocare..."papà"

Come si può chiedere ad un innamorato di attendere di poter dire "Ti amo" alla propria amata, solo per sentirsi rispondere le medesime parole

Ma dovevo farlo, dovevo pazientare e finire di rimettere tutti i tasselli a posto...io sapevo e lei doveva accettare

Isolde, la mia Dhalia, il mio sogno proibito, che aveva dato alla luce mio figlio, ma io non c'ero, non so niente di ciò che ha dovuto affrontare da sola, la umiliazioni, le sfide, le paure, il parto!

Come sarà stato tenere tra le braccia quel frugoletto appena nato, sentire il suo primo pianto, come sarebbe stato poter essere accanto alla tua anima gemella, durante il parto...

Avrà sofferto molto?

Chi c'era accanto a lei in quel momento?

Kevin era nato sano, con buoni parametri?

Lo aveva allattato?

Kevin... Kevin Antinori, mio figlio

Non ho visto i tuoi primi passi, non ho sentito la tua prima parola, non c'ero al tuo primo giorno di asilo e non so se potrò mai recuperare il tempo perduto, ma di una cosa sono certo...Ti proteggerò e amerò con tutto me stesso, come amerò e proteggerò la tua mamma se me lo permetterà.

Dahlia (Antinori's Series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora