Capitolo 14

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⚠️In questo capitolo sarà presente un linguaggio volgare atto a descrivere scene di sesso

Francesco's pov

"mi chiedi qualcosa a cui non posso rispondere come vorresti tu"

Ha ragione e lo so bene, ma non riesco ad accettarlo. Vorrei che fosse lei ad avere le idee chiare su di noi, vorrei che fosse le a trovarsi nella situazione di desiderare un "noi", di lottare per dovermi convincere che stiamo bene insieme, che siamo fatti l'uno per l'altra ed invece sembra proprio il contrario, anzi, è proprio il contrario. Sono io quello che vorrebbe Iso solo per se, poter andare in giro con lei tenendola per mano, andare a letto la sera nella stessa stanza, fare l'amore con lei ogni fottuta notte e svegliarmi ogni mattina con il suo volto sul mio petto. Sono io quello che la brama e non riesce a controllarsi, al punto di non riuscire a toglierla dalla propria testa. Sono io quello geloso, che quando l'ha vista scendere dall'auto di Trevor, ha sentito tutto il suo corpo prendere fuoco per la rabbia, quindi cosa può dirmi lei, cosa pretendo che mi dica Iso, se non, siamo "amici"

Ho passato metà della giornata a giocare con Kevin e Zeno in piscina...Cristo ho giocato con mio fratello grazie a quel bambino. Ho comprato i braccioli, la ciambella e un materassino a forma di Iron Man, sono uscito a posta, stamani, per quel piccoletto. Le ore mi sono volate ed ero felice, mentre aspettavo che Iso tornasse. Attendenvo con trepidazione il suo rientro per poterla abbracciare, anche solo di sfuggita o con una scusa assurda, chiuderla in una stanza con me e adesso la presenza di Trevor mi disturba, mi irrequieta come se potesse distruggermi quest'ampolla di vetro in cui viviamo, tutti e cinque, da qualche giorno.

Le mie paranoie non hanno senso, dato che Iso può farsi la sua vita, come io potrei fare la mia, ma il solo pensiero di lei tra le braccia di qualcuno che non sono io, mi manda fuori di testa, tanto da ritrovarmi chiuso in camera mia, seduto all'estremità del letto con i gomiti poggiati sulle ginocchia e lo stomaco che mi si contorce, a cercare di placare questi tormenti.

Posso sentire distintamente, le voci di Kevin, Zeno, Giulia e Trevor che giocano e adesso anche lui, il mio migliore amico, sarà soggiogato dalla magia di quel piccoletto. Kevin si potrebbe affezionare a lui più che a me. Mi ritrovo così a scoprire quanto mi sono legato a Kevin e quanto mi faccia paura poterlo perdere.

Assorto nei miei pensieri, percepisco il rumore dell'acqua della doccia prendere vita e capisco che Iso è in bagno. Vorrei andare da lei, abbracciarla, baciarla e scoparla sotto quel getto, per poi portarla sul mio letto e fare l'amore con lei e così avanti fino a domattina, ma non ne ho diritto, non sono niente se non un amico, per lei.

Mi butto con la schiena sul letto e mi copro il viso con le mani, restando in questa posizione di evidente frustrazione, per non so quanto tempo, quando la mia attenzione viene rivendicata da una Dea dai capelli ramati bagnati e due occhi azzurri come il mare, in shorts di jeans e canottiera attillata che apre la porta di camera mia

<posso?> la sua voce è bassa e dolce ed io rassegnandomi ai miei pensieri assurdi che mi pervadono, spalanco le braccia poggiandole sul materasso, come se stessi per fare l'angelo nella neve

<certo dimmi> con gli occhi rivolti al soffitto sospiro, preparandomi agli ennesimi discorsi di "amicizia" e "tra noi non succederà niente" che Iso mi vorrà propinare di nuovo, quando il materasso intorno ai miei fianchi si abbassa e portando lo sguardo in avanti, vedo lei a cavalcioni su di me. Mi alzo sui gomiti, guardandola stranito e confuso da questo suo gesto inaspettato

<cosa pensi di fare Iso?> la domanda esce senza filtri, dettata dal mio stato d'animo frustrato.

Mentre la guardo ed attendo la sua risposta, al mio interrogativo, mi viene istintivo guardare indietro alla mia vita passata. Non ho mai dovuto lottare o implorare una donna per portarmela a letto, solitamente era il contrario e non lo dico per vantarmi, ma è semplice verità. Iso invece mi spaventa a morte, o meglio, mi spaventa che una mia azione, troppo invadente o esplicita nei sui confronti, possa allontanarla da me.

Dahlia (Antinori's Series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora