Capitolo 12

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Francesco's pov

<lavoriamo sulla tua posizione Iso> lo sussurro sul suo collo da dietro le spalle, poggiando le mie mani sui suoi fianchi, percependo il suo respiro accelerato. Afferro il laccetto dal suo polso e raccogliendo i suoi folti capelli ramati, le faccio una coda alta improvvisata, immergendo le dita tra questi fili rossi scuro che profumano di fiori.

<meglio!> sentenzio dopo aver finito il mio capolavoro, quando noto lo sguardo di Iso alzarsi sullo specchio difronte a noi

<un capolavoro Antinori> sbuffa scuotendo la testa, ma io sorrido e la ignoro

<allora...divarica le gambe, portando i piedi alla stessa ampiezza delle tue spalle, piega leggermente le ginocchia, riversando il tuo peso sulle gambe, mai sulla schiena>

Riesco a respirare il suo profumo standole così vicino e pensare di stare nell'ottagono con un erezione in corso è una novità anche per me, ma non posso fare altro, dato che quando mi è vicina, il mio uccello la brama senza ritegno.

Mi posiziono bene dietro di lei

<adesso io ti catturerò in una presa dalle spalle, ma c'è un segreto per liberarsi Iso, ovvero prevedere dove colpirò e lasciarsi, anticipatamente, lo spazio di manovra>

Alzo gli occhi sugli specchi incrociando il suo sguardo che ogni volta mi penetra le ossa, ma capisco che sta seguendo le mie istruzioni con attenzione, così continuo

<se io ti blocco le braccia così> lo faccio, circondandole e bloccandole la braccia sotto le mie, percependo il suo respiro ed il suo calore, tanto che sarei tentato di baciarle in collo, leccarlo e morderlo, ma decido di rimanere concentrato sull'allenamento e continuo

<tu non aderire le tue braccia al corpo, cerca di mantenere un pò di distanza da esso, così che resti uno spazio di manovra, riproviamo> la vedo annuire, è concentrata su ciò che le dico e lo fa

Ripeto la presa sulle sue braccia e noto che lascia lo spazio tra esse ed il suo seno, che cerco di non guardare per non andare a fuoco

<bene, adesso cosa potresti fare per liberarti?> vedo che abbassa la testa per valutare lo spazio di manovra a sua disposizione, poi da un momento all'altro, sposta leggermente il braccio destro e facendo forza carica una gomitata sul mio sterno, che colpisce in pieno, facendomi piegare e obbligandomi a lasciarla, ma non fa in tempo a cantare vittoria che con un calcio alla base dei suoi piedi, la sdraio con la faccia a terra, posizionandomi a cavalcioni su di lei e bloccandole i polsi dietro la schiena

<vaffanculo Antinori, non vale così> si divicola, ma non mollo la presa

<l'errore è tuo Iso, appena mi sono piegato e ti ho lasciato, sei rimasta sul tuo posto invece di allontanarti, voltarti e tirarmi una calcio nelle palle!>

La sua testa scatta come una molla, cercando il mio sguardo

<ti posso tirare i calci nelle palle? davvero? e me lo dici così?> il suo tono ironico, mi fa sorridere

<non si può per regolamento, ma non ci riusciresti lo stesso Iso, sei lenta ad elaborare> lo dico con le labbra poggiate al suo orecchio e la sento rabbrividire, mentre cerca di liberarsi, muovendo senza ritegno la parte lombare del corpo

<Iso, tieni fermo questo culo, o dovrai andare fino in fondo a questo giro, sono stanco di avere sempre l'uccello in gola!> le dò uno schiaffo ben piazzato sul sedere e mi alzo di scatto, laciandola libera

<Dio quanto sei squallido Francesco, sei l'antisesso fatta persona> non mi guarda nel viso mentre lo dice, dandomi sempre le spalle e massaggiandosi i polsi. Ma a me piace giocare, soprattutto quando mi provoca così, quindi afferro il suo culo con le mani , lo stringo e spingedola da dietro, la schiaccio con il mio torace al palo nell'angolo dell'ottagono

Dahlia (Antinori's Series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora