Francesco's pov
"mamma mi racconti la storia tua e di papà"
Quando Kevin ha pronunciato quella frase, mi ha lasciato senza fiato, immaginando che il bambino, o non aveva conosciuto il padre o lo aveva conosciuto e poi perso. Non sapere niente di Iso mi sta divorando l'anima. L'unica informazione che ho avuto, è il suo cognome e già quello mi ha fatto scattare in testa decine di allarmi e domande a cui cercherò risposte da solo, se lei non vorrà darmele.
Avere Kevin addormentato, tra le braccia, mi ha dato un senso di pace interiore inspiegabile. Non non sono mai stato amante dei bambini, li ho sempre reputati un impegno e una gran rottura di palle, perfino quando andavo a cena fuori e mi ritrovavo una coppia con figli piccoli accanto, chiedevo di essere spostato di tavolo. Il termine "bambino" mi ha sempre trasmesso i brividi, tanto che durante i rapporti sessuali che avevo avuto, nonostante avessi il preservativo e nonostante la ragazza fosse coperta da anticoncezionale, io non venivo mai dentro.
Solo una volta nella mia vita l'ho fatto , ed è stato con lei.
Quella sera di sette anni fa, ero a Miami di passaggio, mi sarei fermato solo per una settimana, dato che, ancora, viveno stabile in Italia. Un mio collega, che oggi non lavora più con me, mi invitò a partecipare a questa festa a Fort Lauderdale, era Halloween e si trattava di una festa in maschera. Avevo ventitre anni e la parola "festa" per me equivaleva a "scopata assicurata". Il locale si chiamava "Purpledream" e quando entrai capí ben presto di trovarmi in mezzo a tutti figli di papà. Abiti firmati, smartphone ultima generazione, Rolex ai polsi, il mio mondo!
Jacob, il mio collega, dopo poco mi abbandonò per una mora e rimasi appoggiato al bancone del bar, quando il mio sguardo fu catturato da una Ninfa dei Boschi dai capelli lunghi e scuri. Non si vedeva quasi niente in quel locale, le luci erano così basse che a stento non ti schiantavi contro qualcuno, ma l'atmosfera era, atta, a creare intimità senza svelare le identità, praticamente, un bordello a luci rosse.
Lei era al centro della pista che ballava, fino a che il suo sguardo si incatenò al mio. Le azioni che compì furono dettate dai miei muscoli e non dal mio cervello. In pochi passi fuoi dietro a lei e abbassando il mio viso sul collo inalai per la prima volta quel profumo, che oggi posso ancora respirare su Iso, la fragranza del Dahlia. Le mie mani si poggiarono sui suoi fianchi ed il suo sedere, accese ogni mia terminazione nervosa, infiammandomi come uno stoppino impregnato di petrolio.
Le sue mani raggiunsero il mio viso, poi i miei capelli, che tirò delicatamente. Nessuna parola, nessuna domanda, solo un desiderio inconcepibile di baciarla e farla mia. Così fu, in uno stanzino degli inservienti, abitato da scope e prodotti per la pulizia, la feci mia. Fu tutto così veloce e intenso che non pensai a niente se non alle sensazioni che quella Ninfa dei Boschi mi scatenò.
I suoi gemiti li sogno ancora oggi, il suo volto girato verso di me che rivendicava le mia labbra, il suo sapore, il suo sedere poggiato al mio ventre è il film che riguardo nella mia mente ogni sera e l'unica cosa che ricordo bene di lei, è il piccolo tatuaggio sulla parte alta della natica destra, un piccolo fiore di Dahlia stilizzato, fatto solo di contorni neri. Lo potei vedere nel breve istante che, si accese la luce nella piccola stanza, dato avevo picchiato il gomito sull'interruttore, che lei spense subito, ma un sussurro lasciò la mia bocca in quel preciso istante "la mia Dahlia".
Il suo corpo fremette sotto le mie mani a quelle parole e persi talmente la testa a quella reazione, che raggiunsi l'orgasmo più appagante e intenso della mia vita dentro di lei.
Quando uscii da dentro di lei, l'avrei voluta conoscere, le avrei tolto la maschera da Ninfa e io mi sarei tolto quella da Dio del Sole, l'avrei baciata e forse avrei potuto legarmi a lei più di quanto pensassi possibile fino a quel momento della mia vita, ma il suo cellulare suonò ed una voce dall'altra capo del telefono, le dette una qualche notizia che la fece scappare. Non l'ho mai ritrovata.
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Dahlia (Antinori's Series #1)
Romance🥇 RINASCERE 🏅#37 su 5.000 DRAMMATICO 🏅#13 NUOVAVITA Antinori's series #1 Francesco Antinori, giovane avvocato italiano di trent'anni. Uno spirito libero, senza molti legami, benestante, figlio di un altolocato avvocato di fama mondiale, che ha s...