Capitolo 16

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Isolde's pov

Preparare le pizze dopo avere avuto un orgasmo in piscina, è stata una bella esperienza, quasi un'avventura oserei direi.

Non ricordavo assolutamente i gusti richiesti dai coinquilini...compreso mio figlio,  non ricordavo se avevo aggiunto l'olio sulla farcitura, ritrovandomi a mettercelo due volte, ho bruciato una pizza, dimenticandomela nel forno e mi sono ritrovata a fissare punti nel vuoto senza motivo più volte...ah si...ho quasi dato fuoco ad una presina, mentre saltavo delle cipolle in padella...un'avventura, appunto!

Ciò che mi ha donato  Francesco poco fa, ancora scuote il mio corpo, pervaso da calore e brividi che non intendono cessare o affievolirsi.

Abbiamo cenato in giardino, Kevin era seduto tra me e Francesco, ma dato che aveva fatto un sonnellino rivitalizzante il pomeriggio con Zeno, non ha fatto altro che tempestare tutti di domande per quanto era carico a molla...

<lettera O> urla ad un certo punto, estraendo un foglietto da un bicchiere, dove Giulia gli aveva inserito ogni lettera dell'alfabeto

<Trevor, un animale con la O> mio figlio lo sfida e ci gioca da quando ci siamo messi a tavola ed il ragazzo ricambia ogni capriccio del mostriciattolo

Trevor si era seduto vicino a Giulia, al lato opposto di me e Francesco, ed ogni volta che quest'ultimo fissava lo sguardo su di loro, io lo distraevo, portando un braccio sulla spalliera della sedia di Kevin e lisciandogli una spalla con la mano, attirando così la sua attenzione, per dare un pò di privacy a quei due!

<o...o....Ornitorinco> mio figlio sbuffa 

<uff...giusto, le sai tutte tu e non dici le parolacce, sei bravo> la smorfia di Kevin fa contorcere dalle risate Zeno

<Zio Francy, tre azioni con la A> Kevin, in ginocchi sul cuscino della sedia, rivolge lo sguardo su Francesco

<azioni è? vediamo un pò...Amare, Assaporare, Attrarre...> mentre le espone guarda me, il suo sguardo è fisso su di me ed io deglutisco, cercando di non far trasparire quello che mi passa per la testa e tra le gambe

<ok ok, intelligentone> sbuffa mio figlio alzando gli occhi al cielo

<sei proprio come tua madre Kevin, stesse espessioni> sbotta Francesco trattenendo un risata 

<comunque piccoletto...lo sei anche tu, molto più di Trevor e Zeno sicuramente> Kevin si mette a ridere, buttandosi tra le braccia di Francesco che, tirandolo su se lo porta sulle gambe

<grazie, davvero!> Trevor intreccia le braccia al petto indispettito facendo una linguaccia a Kevin, mentre Zeno sbuffa scuotendo la testa

<Zio Trev...ti voglio bene, ma zio Francy è il più intelligentone di tutti>

Io resto incantata a guardare mio figlio tra le braccia di Francesco, che lo stringe forte a se, ci scherza e lo osserva sempre in modo minuzioso. Una parte di me continua a frenare le emozioni che mi provocano queste scene, ma un'altra invece, mi incita a godermele, ricordandomi che sono realtà e non sogni. Osservo Francesco e sento questo tumulto di sentimenti crescere, invadendo e sconvolgendo ogni parte di me...

Lui mi fa sentire di nuovo una donna desiderabile e viva.

<sta di fatto, che hai dato Disgusto a zio Francy...come me lo spieghi?> 

La voce di Trevor e le risate di Zeno e Giulia, mi riportano alla realtà

<già, mi hai dato Disgusto ometto, mentre io ti ho comprato il materassino di Iron Man, come la mettiamo?> mio figlio picchietta l'indice sul mento, mentre elabora una via d'uscita da queste accuse

Dahlia (Antinori's Series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora