Francesco's pov
"amici"
L'unica cosa che io non potrò mai essere per lei, me l'ha chiesta, mettendo in chiaro la sua posizione, le sue distanze, le sue volontà.
Quello che capisco e di cui sono certo è che Iso non ha nessuno nella sua vita oltre Kevin, che è molto legata a Giulia, come quest'ultima è legata a loro, tanto che il bambino la chiama zia. Comprendo adesso, i sorrisi sul volto di mia sorella quando tornava a casa, dopo aver passato tempo con Kevin, quel bambino infonde gioia a chiunque abbia intorno, è contagiosa a tal punto da aver fatto ridere Zeno. Era un anno che non vedevo ridere quel ragazzo.
E' bastato Kevin a riportare il suono delle risate in questa casa, quel piccoletto ha scacciato ogni pensiero da mio fratello e lo ha fatto tornare un adolescente spensierato.
Ciò che non mi spiego però, cosa possa portare Iso a rifiutare una presenza accanto a lei e a Kevin, non che possa esserlo io, non sono proprio la persona adatta a fare da padre a quel bambino, ma è evidente che lei non voglia fargli avvicinare nessuno e comprendo anche lo sforzo a far entrare Kevin nelle nostre vite, perchè quel bambino quando ti sta vicino, ti risucchia l'anima, portandoti nel suo mondo di gioia e felicità e questo credo sia grazie alla sua mamma, Iso.
<ti posso aiutare?> la domanda arriva alle mie orecchie, distraendomi dai miei pensieri. Mi volto alla mia sinistra e lei è al mio fianco. Piego un pò il collo e incrocio il suo sguardo mentre attendo che la carne sia pronta
<potresti raccontarmi qualcosa di te e Kevin?> ci provo, provo ad azzardare, provo a metter un piede nella sua vita e sperare che me lo permetta
<non c'è niente da dire, quello che vedi, è quello che c'è, io e lui> non mi guarda negli occhi e da buon avvocato, capisco che dietro, invece, c'è molto altro
<ok, ma una cosa voglio dirtela, qualora voi due abbiate bisogno di qualcosa, vorrei che mi coinvolgessi, Iso> riporto lo sguardo sulla carne e noto con la coda dell'occhio, che lei mi sta guardando
<perchè dovresti volerlo> lo chiede con le braccia conserte, è molto vicina a me e vorrei solo sporgermi di poco per percepire il suo calore, il suo profumo, ma non lo faccio, resto al mio posto
<perchè era da tempo che non vedevo mio fratello ridere e vorrei che tu e tuo figlio faceste parte di tutto questo, che fino a poco tempo fa, si poteva definire una famiglia> il mio sospiro credo dia ad intendere la frustrazione che ho dentro di me
<sei bravo Francesco, stai affrontando tutto questo senza che nessuno ti abbia preparato, ti stimo molto, fin da quando Giulia mi ha iniziato a raccontare e sappi che lei ti vuole molto bene e vorrebbe esserti di aiuto, ma era lei prima che doveva essere aiutata a superare il lutto> le sue parole mi piovono addosso come pioggia dopo una lunga siccità. Nessuno mi aveva mai detto queste cose nell'ultimo anno, nessuno mi aveva mai detto
"bravo Francesco, stai facendo un ottimo lavoro"
Le sue parole, in questo momento per me, sono come ossigeno e vorrei poterglielo far capire, ma sarebbe troppo intimo, quindi mi limito a dire solo una parte di ciò che risiede dentro di me
<resta nei paraggi Iso, promettimelo> non la guardo, cederei alle mie emozioni e la spaventerei
"ho bisogno di te Iso" lo dico nella mia mente e per adesso me lo faccio bastare. Non sono pronto a spiegare quanto mi abbia travolto la sua presenza, forse pechè in realtà, non so spiegarmelo nemmeno io. Come può una persona conosciuta da poco, stravolgere così la vita di un'altro essere umano?
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Dahlia (Antinori's Series #1)
Romance🥇 RINASCERE 🏅#37 su 5.000 DRAMMATICO 🏅#13 NUOVAVITA Antinori's series #1 Francesco Antinori, giovane avvocato italiano di trent'anni. Uno spirito libero, senza molti legami, benestante, figlio di un altolocato avvocato di fama mondiale, che ha s...