Dahlia (Antinori's Series #1)

Capitolo 6

Francesco's pov

Mi è tremato tutto il corpo quando ho appreso che, l'amica con un figlio, che Giulia aiutava,  era proprio lei, la cameriera del Percival.

Adesso ricollego il ciondolo con la K appeso alla collana, ma questa rivelazione mi ha completamente tramortito. Iso, è la una mamma di un bambino che a occhio e croce, avrà sei, sette anni.

Non mi è facile accettare il fatto che la ragazza che mi fa battere il cuore in modo inspiegabile sia madre, il che implica un padre, un impegno, un qualcosa che io non ho mai voluto! E mi ritrovo a dover accettare il fatto che forse, non potrà esserci mai niente tra di noi, già ho troppi casini nella mia vita, figuriamoci frequentare una mamma! Ma non posso negare che lei mi scuote dentro, mi fa sentire vivo e che il suo profumo per me è una droga a cui non sono certo di voler rinunciare. Per la prima volta dopo anni, quella fragranza è su una persona e non dentro una boccetta di vetro, questo mi basta per darmi del tempo e capire cosa giri intorno alla vita di Iso e Kevin, ed io sono determinato a scoprirlo!

Quando mi abbasso e incrocio lo sguardo con Kevin, mi nasce un sorriso sulle labbra, un gesto involontario che questo esserino curioso mi provoca. Utilizzo la scusa della maschera per instaurare un dialogo con lui, dato che non sono un asso nell'intrattenere discorsi con esseri umani così piccoli.

<quella è la maschera della MK-1 vero?> tutto il viso del bambino si illumina e porgendomela mi risponde, mentre vedo con la coda dell'occhio che Iso si porta la mano sul viso, come a voler nascondere un'imprecazione

<si la conosci?> lo chiede con incredulità, come se fossimo in pochi su questo pianeta a sapere chi è Iron Man

<oh si, Zeno ha l'armatura completa in camera> i suoi occhi schizzano fuori dalle orbite e comincia a saltellare come un canguro intorno a Giulia e Iso

<mamma...m-mamma hai sentito, mamma> la sua reazione mi fa scoppiare in una risata che non ricordo nemmeno, l'ultima volta l'abbia fatta. Mi devo inginocchiare per non cadere con il culo per terra

<siamo fottuti Francy, era l'ultima cosa che dovevi dirgli> la voce di mia sorella fa arrestare Kevin di colpo, la guarda e allunga una mano verso di lei, con il palmo aperto rivolto all'insù

<zia Giu!> mia sorella sbuffa e portando le mani sui capelli biondi del bambino li scompiglia tutti

<che ti avevo detto Kevin, niente soldi oggi! porca miseria!> Iso sbotta con i pugni serrati sui fianchi e gli occhi puntanti sul piccoletto

<mamma, un dollaro> il bambino allunga l'altra mano verso la mamma e forse capisco cosa sta succedendo

<tu mi stai spillando soldi, peggio di un distributore di merendine Kevin!> sbotta mia sorella per poi ricominciare a ridere. Si porta la mano nei jeans, estrae un dollaro e glielo porge

<hai capito!...sei un impreditore della buona educazione tu, ogni parolaccia un dollaro quindi?!> lui mi volge lo sguardo e mi fa un sorrisetto che parla di astuzia e malizia e solo adesso, noto i suoi occhi verdi ambrati di marrone, proprio come i miei, il che mi fa soffermasre sui capelli biondo scuro, il suo volto perfetto e le labbra carnose con quelle di Iso, ma la voce di quest'ultima blocca la mia ispezione

<ok basta Kevin! andiamo a dare il regalo a Zeno forza> Iso lo afferra per la mano e seguendo Giulia, che ancora ride, escono in giardino.

Resto fermo a metabolizzare tutto ciò che è successo. 

Analizzo ed elaboro, arrivando alla conclusione che quel piccoletto, ci ha donato gioia in pochi minuti, facendoci ridere tutti e allontanadoci da qualsiasi pensiero avessimo per la testa.