Cap 5

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James e Thomas cercarono per una settimana i due fuggiaschi senza mai trovarli, Lee ingaggiò i migliori investigatori affinché riuscissero a trovarli.
Quando ritornò a casa era di umore nero.
Andò subito a trovare la sua fidanzata.
-"è in camera, non è mai uscita da questo appartamento come volevi tu", gli disse il signor Adams.
-"bene, vado a farle un salutino!"
Victoria stava ascoltando la musica in cuffia mentre leggeva un libro, aveva le gambe incrociate e si dondolava avanti e indietro, aveva i capelli raccolti in uno chignon disordinato e indossava una delle sue immancabili tute.
La musica e la lettura erano divenuti il suo rifugio, altrimenti sarebbe impazzita dalla disperazione.
James si chiuse la porta dietro le spalle, chiudendola a chiave, non staccandole gli occhi di dosso.
Poi le si avvicinò e le tolse una cuffia spaventandola.
-"ciao, ti sono mancato?"
-"no!"disse Victoria riprendendosi la cuffia, mentre teneva una mano sul cuore. Spense il compact disc e aspettò che parlasse.
-"non vedo l'ora diventi mia moglie, così che possa prenderti quanto mi pare e piace!" le disse James
-"piuttosto mi faccio suora!"
-"ah si? Ah proposito, sai, dopo mia sorella, forse meglio che ti faccia visitare!"
-"perché se sono stata usata che fai mi lasci in pace?"
-"può darsi..."disse James enigmatico.
Victoria ci pensò su, peggio di com'era non poteva andare.
-"ebbene si James, mi sono data anch'io!"
-"ah si?"le chiese l'uomo inarcando un sopracciglio non credendole neanche un po'. -"e dimmi, comè stato?"
Arrossendo, perché non sapeva cosa dirgli, gli raccontò ciò che le aveva detto un giorno Ashley.
-"bello, è stato bello, poi ha fatto tutto lui!"
James la guardò intensamente-"ha fatto tutto lui cosa?"
Rossa fino alla radice dei capelli,dopo aver deglutito e senza guardarlo negli occhi -"quello che andava fatto!"
-"ma io voglio sapere che tipo di esperienza hai, mia sorella è rimasta incinta, sei arrivata al punto da rimanerci anche tu?"
Victoria non sapeva che dire, gli mancavano certe nozioni, non sapeva neanche com'era fatto un pene, o meglio, aveva visto solo i disegni nel libro di anatomia e basta.
-"no, non sono incinta, non siamo arrivati a quello!"
-"allora sei ancora vergine?"
-"no, non lo sono più, io... insomma..."
-"va bene Victoria, togliti i pantaloni e le mutandine, viste le tue risposte incerte, guarderò da solo se lo sei o no."
-"cosa? No ma sei matto? Io non ti mostro nulla e non ti devo niente!"
-"ok, allora lo dirò ai tuoi che ti facciano visitare, così ci mettiamo una pietra sopra no?"
Victoria sbuffò -" e va bene, sono vergine, non sono mai stata con nessuno, l'unico ad avermi messo le mani addosso sei stato tu, la sera della festa e la settimana scorsa..."
-"molto bene, allora non ci sono ostacoli per il nostro matrimonio, ci sposeremo esattamente tra un mese. Oggi è il primo di agosto, mia sorella compie 21 anni, un peccato non sia qui a festeggiarlo cono noi!"
-"ho detto che mi faccio suora, felice che non hai trovato tua sorella!"
-"tu mi sposerai, in un modo o nell'altro!
Intanto vediamo di impratichirti un po' "
Con questo la stese sul letto, schiacciandola con il suo corpo.
-"James togliti,  pesi!"
Per tutta risposta l'uomo la baciò, le risucchiò la lingua, mentre le tirava giù la cerniera della tuta, Victoria provò a ribellarsi, ma nulla valevano i suoi tentativi. Riuscì a staccarsi dal bacio ma solo perché James, aveva iniziato a baciarla sul collo, -"James basta, alzati, non voglio i tuoi baci", l'uomo la ignorò e le sollevò il top, denudandole il seno.
Imbarazzata, Victoria cercò di ricoprirsi ma, l'uomo le prese le mani e gli bloccò i polsi con una mano portandoglieli sopra la testa, poi con la bocca scese a baciarle e succhiarle i capezzoli.
-"James basta!" Victoria non capiva più nulla, la sua testa diceva una cosa e il suo corpo un altro, i baci l'avevano stordita, i suoi capezzoli erano diventati duri e rossi come due fragoline di bosco. Piccole scosse nel basso ventre le fecero contrarre i piedi, istintivamente s'innarcò contro il corpo massiccio di James.
Mentre era in preda alle strane sensazioni, a cui non riusciva più a porre resistenza , l'uomo le infilò una mano sotto l'elastico dei pantaloni, introfolandosi sotto l'orlo delle mutandine. Victoria s'irrigidì, e come se le avessero gettato un secchio di acqua fredda addosso, ricordò quello che lui le aveva fatto la settimana prima. Cominciò a divincolarsi più forte. -"basta James, basta, ti prego fermati!"
Sentendola agitarsi, l'uomo sollevò la testa.
-"non aver paura, non ho intenzione di farti male,ma solo di darti piacere, rilassati."
Riprese a baciarle i seni, dolcemente cominciò a toccare la parte più intima di lei. Con il dito stimolò il clitoride, premendolo piano piano, lentamente , iniziò a compiere dei piccoli cerchi, Victoria perse ogni battaglia, quello che lui le stava facendo provare, non l'aveva mai lontanamente immaginato, si sentiva così ignorante,ma in quel momento lo trovava così bello, le guance le si arrossarono di più e il respiro si fece più affannoso.
-"senti come ti stai bagnando, tigre, lasciati andare."
Victoria chiuse gli occhi, quella deliziosa tortura la stava facendo impazzire, iniziò a ondeggiare i fianchi seguendo un ritmo dettato dal momento, improvvisamente il crescendo di sensazioni finirono di colpo, James aveva tolto la mano. Victoria aprì gli occhi confusa e imbarazzata.
-"shh tranquilla tigre, ma l'elastico dei tuoi pantaloni mi rende difficoltoso il movimento, per cui ti toglierò questi dannati pantaloni."
Victoria sbarrò gli occhi -"noo!" cercò di bloccare quelle mani, ma in men che non si dica si ritrovò in mutande.
-"James... no, ti prego!" Di nuovo provò ad ostacolargli le mani quando lui tentò di togliergli gli slip.
-"lasciami fare Victoria, non devi provare imbarazzo, sono il tuo fidanzato e tuo futuro marito!"
-"James ho detto no, mi vergogno troppo! E smettila di dire che diventerò tua moglie!"
James la fissò negli occhi e le sorrise, con un solo movimento gli strappò l'indumento intimo.
-"James!!" Victoria orripilante cercò di coprirsi alla bel meglio, ma James di nuovo le riportò le mani sopra la testa e riprese a baciarla e stuzzicarla, di nuovo fu privata della facoltà mentale, le sensazioni che aveva provato prima, tornarono e le sembrarono che fossero più forti, dimentica di essere nuda dalla vita in giù, e con il seno scoperto, Victoria si lasciò andare.
-"apri gli occhi Victoria, guardami, voglio che mi guardi mentre vieni per la prima volta!"
La ragazza aprì gli occhi e con lo sguardo annebbiato, respirando sempre più affannosamente, lo guardò mentre il corpo esplose, una sensazione meravigliosa di liquido caldo le passò dal ventre al nucleo del suo piacere, emise un lieve gemito,mentre tramando godeva di quelle sensazioni.
Quando tutto finì, ci mise un po' per ritornare alla realtà. James portò alle labbra le dita che le avevano dato piacere e le leccò. Questo fece arrossire ancora di più Victoria. Imbarazzata cercò di staccarsi da quel corpo, i suoi polsi erano ancora imprigionati. James passò rassegna tutto il corpo esposto, soffermandosi sulla zona ombrosa tra le cosce.
-"Dio come sei bella! Non vedo l'ora di possederti!"dopo ciò la lasció andare, velocemente Victoria si rivestì, non riusciva a guardarlo negli occhi, si vergognava di quello che era appena successo, come ho potuto lasciarmi andare così? Come lo odio! Come mi odio.
-"ora devo andare Victoria, prima o poi ritroverò mia sorella, ho sguinzagliato i migliori investigatori in giro per l'America, e quando la troverò la chiuderò in casa e non la lascerò più uscire."
James aprì la porta ed uscì, Victoria si morse le labbra e scoppiò a piangere, soffocando le urla nel cuscino lo odio, lo odio!

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora