Cap 7

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-"pensi, che dopo aver visto tua sorella in quelle condizioni io adesso ti sposi?" gli disse Victoria stizzita, alzandosi dal letto e camminando avanti e indietro con le braccia conserte. -"Liberala! perché la tieni chiusa in camera come una prigioniera?"
-"perché lo è, oltre al fatto che non voglio che fugga di nuovo, inoltre mi serve!"
Victoria si fermò davanti a lui furiosa, stringendo i pugni.
-"ti serve a cosa? Ora tua  sorella è diventata un oggetto?"
-"bhe si, diciamo che è diventata merce di contrattazione!"
La ragazza lo guardò strana, -"cosa vuoldire?"
James apri le gambe e afferrò Victoria obbligandola a sedergli in braccio. La tenne ferma, la guardò negli occhi e le disse : -"quanto ci tieni ad Ashley?"
-"tantissimo!"rispose prontamente la ragazza.
James annuì -"così tanto da fare tutto per lei da vederla felice?"
-"ma certo! Secondo te perché l'ho aiutata a fuggire?"
Di nuovo James le sorrise -"bene, quindi ecco la mia proposta! Tu dopodomani dirai sì, diventerai mia moglie in tutto e per tutto, e Ashley oggi stesso andrà a vivere in un appartamento che si trova all' Upper west side, ovviamente in affitto, io gli pagherò i primi tre mesi, dopodiché si arrangeranno!"
Victoria sbarrò gli occhi e assorbì l'informazione. -"quindi fammi capire, io ti sposo e tu regali la libertà a tua sorella?"
-"si esatto!" rispose lui
-"li...li lascerei in pace?"
-"certo, ma tutto dipenderà da te! Ricordati dovrai essere una moglie compiacente, degna di un Lee, non dovrai mai tradire la mia fiducia!"
Victoria si alzò in piedi, il cuore le batteva forte nel petto.
-"qual'è l'alternativa se dico di no?" La ragazza aveva bisogno di saperlo.
-"l'alternativa, è che andrai in convento, verrà con te anche Ashley,dopo averla fatta abortire però, non si può entrare in clausura in stato di gravidanza, è la regola."disse asciutto James.
Victoria lo guardò costernata -"come puoi fare una cosa del genere a tua sorella?"
-"queste sono le regole!"
-"le regole sono fatte per essere infrante! Dio come ti detesto!" Victoria si mise le mani tra i capelli, era furiosa. Camminò avanti e indietro per la stanza e per un po', poi si fermò di fronte a lui, strinse i pugni e lo guardò.
-"va bene James! Farò come vuoi tu, dirò di sì, sarò la cazzo di moglie che tu vuoi, ma tua sorella ora liberala, ricongiungi la coppia!"
-"certo, lo farò, te lo avevo detto. Però attenta, un passo falso e la coppia verrà separata definitivamente."
Victoria annuì, si sentiva stanca, come se avesse appena affrontato un combattimento da cui si sentiva uscita sconfitta.
-"vieni qui tigre, vieni a suggellare il tutto con un bacio!"
-"non voglio baciarti! In questo momento vorrei solo mollarti un pugno!"
-"bene! Vedo che il concetto di moglie obbediente lo hai proprio capito! Va bene come vuoi!" James si stese sul letto, incrociando le mani dietro la testa.
Victoria lo guardò a bocca aperta -"James! Tua sorella!"
-"si lo so! Mia sorella è chiusa nella sua camera, e ci rimarrà fino a quando la mia futura mogliettina non comincerà a rispettare il patto!"
-"cristo santo! Vuoi un bacio? Va bene ti darò sto bacio, basta che dopo andiamo!"
James annuì e rimase steso nel letto.
Victoria era nervosa, perché diavolo non si alza?
L'uomo continuava a rimanere disteso. Victoria si morse le labbra e salì sul letto, posò le mani ai lati della testa dell'uomo, stette un po' a guardarlo negli occhi, Dio com'è bello, ma è anche un grandissimo stronzo e lo detesto.
Victoria chiuse gli occhi, si abbassò e posò dolcemente le labbra su quelle di James, così morbide e calde, si sentiva strana a dare lei il bacio, visto che lui non faceva nulla, lei si limitò a baciarlo sulle bocca, poi sollevò il viso e lo guardò.
-"tutto qui Victoria? Mi pare di averti insegnato a baciare, non ho sentito la lingua!"
Victoria gemette, lo fulminò con lo sguardo e poi dalla rabbia decise di dargli un bacio che se lo sarebbe ricordato per tutta la vita.
Lo afferrò per la maglietta attirandolo a se, di nuovo posò le labbra su quelle di lui, questa volta usò la lingua e gli premette sulle labbra chiuse, James inspirò a fondo e aprì le labbra, subito le lingue ingaggiarono un duello, l'uomo l'abbracciò, tirandola a sé, mettendola a cavalcioni su di lui, premendole l'inguine addosso, facendole sentire tutta la voglia che aveva di lei. Victoria sussultò sentendo quella durezza, ma James non le permise di spostarsi dal suo pacco.
Quando il bacio finì, entrambi erano senza fiato.
-"Dio Victoria, mi fai perdere la testa!"
Anche tu James, anche tu.
-"adesso andiamo a far uscire tua sorella?"
-"si tigre,adesso andiamo, lasciami il tempo di calmarmi, ho un erezione evidente e non mi pare il caso che esca in questo stato."
Victoria arrossì e anche se non lo voleva i suoi occhi guardarono fugacemente il pacco del suo futuro marito.
-"eheheh Victoria, dopodomani sera lo vedrai e lo sentirai!"
La ragazza  arrossì ancora di più ma non disse nulla.

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora