2 settembre
-"mi sento una meringa!"
-"Victoria! Cosa dici? sei bellissima!" Le rispose la madre, che la guardava estasiata.-"Il tuo abito è il più lussuoso, sono stati pagati i più abili sarti di tutto il mondo, la stoffa di quest'abito è pregiata! Sarai l'invidia di tutte le ragazze, tra l'altro io e Amanda ti abbiamo fatto fare un pezzo unico, significa che nessun'altra potrà copiare il tuo vestito!"le disse la madre sorridendo.
Victoria la guardò scioccata,-"questo t'interessa del mio matrimonio? Che tutti stanno lì a guardare a bocca aperta questo stupido vestito? "
-"Victoria? Ma come ti permetti di rivolgerti così a me? Anni e anni di sacrifici dietro a te, per farti crescere con il giusto stile e non ti sta bene?"
-"no! E lo sai!"
-"santo cielo bambina! Sono così felice che ti sposi, James saprà proprio metterti in riga, io con te ho finito questa mattina!"la madre se ne andò lasciandola sola a guardarsi nel grande specchio.
-" oh Ash, quanto vorrei che tu fossi qui con me per ridere insieme di questo stupido vestito! Spendere così tanti soldi per un abito, io non li riesco a capire, 21 anni che vivo in questo posto, e non riesco a capirli!"
Bussarono alla porta, interrompendo così il monologo di Victoria, entrò il padre.
L'uomo le si avvicinò e si schiarì la gola. -"faccio finta di niente, che non hai risposto male a tua madre, perché si figliola ti conosco. Quindi ti dirò solo che sei bellissima, una degna Adams. Oggi diventerai una Lee, farai un passo molto importante, sii una buona moglie, però..." il padre sospirò e poi le sorrise, per la prima volta in vita sua Victoria lo vide avere un'aria benigna.-"non cambiare Victoria, rimani sempre Victoria!"
Stupita la ragazza si voltò verso il padre e lo abbracciò, e l'uomo la strinse forte tra le sue braccia.
-"su forza, è ora di andare!"
-"papà, posso chiederti una cosa?"
-"dimmi!"
-"ma se mi fossi innamorata di uno della classe sociale operaia, mi avresti lasciato andare?"
-"no, non ti avrei lasciato andare, piuttosto ti mandavo suora! Ora andiamo piccola!"
Victoria sospirò, quel momento di tenerezza che aveva avuto con suo padre, venne buttato dentro al gabinetto.
Quando entrò in chiesa si aggrappò al braccio del genitore, quasi a sostenersi, le pareva che le gambe non la reggessero. In fondo alla navata, impeccabile nel suo smoking dal colore nero, James attendeva la sua sposa. Nessuno dei presenti, riusciva a togliere gli occhi dalla maestosa bellezza della sposa.
Il signor Adams consegnò la figlia a giovane Lee.
-"sei uno spettacolo Victoria!"le disse il futuro marito.
Il celebrante richiamò l'attenzione e cominciò la cerimonia.
-"Victoria e James , siete venuti in questa chiesa liberamente e senza riserve perché il Signore possa suggellare la vostra unione di fronte a un ministro della chiesa?"
Senza riserve? Victoria esitò, ma annuì dopo l' occhiata che le aveva riservato James.
-"Promettete di amarvi e onorarvi in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà per il resto dei vostri giorni?"
In povertà! Amare? Quasi mi viene da ridere, James ama i soldi, forse dovevo vestirmi da banconota.
Di nuovo Victoria annuì
-"Accetterete i figli che Dio vorrà darvi e li alleverete secondo la legge di Cristo e della sua Santa Chiesa?"
Quella era una domanda inaspettata. Ma la recita doveva proseguire, perciò la ragazza pronunciò un flebile si che il sacerdote udi appena.
Il celebrante si rivolse allo sposo
-"Prendi la sua mano, Figliolo."
La stretta di James era calda contro le sue dita gelide. Lui le strofinò la pelle col pollice per riattivare la circolazione.
-"Ripeti con me. Io, James Lee, prendo te, Victoria Adams, come mia sposa e prometto di esserti fedele nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia per tutti i giorni della mia vita."
I momenti che seguirono furono surreali e quando venne il suo turno, Victoria sentì il sangue che le martellava nelle orecchie, ma recitò la formula senza errori,proprio come voleva James e disse anche il fatico sì lo voglio.
-"Bene. Quello che Dio ha unito, gli uomini non dividano. Ora veniamo alle fedi"
Victoria si accorse solo in quel momento che davanti a loro capeggiava un cuscino bianco, con due fedi d'oro appoggiate. Il sarcedote benedisse gli anelli.
James prese il cerchietto più piccolo e recitò la formula che gli aveva detto il sacerdote.
-"Prendi questo anello, simbolo del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo."
Stava accadendo davvero...
Victoria prese l'altro anello e ripeté la stessa frase. Poi con gesto goffo glielo infilò all'anulare della mano sinistra. Mentre lo fissava ancora incredula, James le fece sollevare il mento per poterla baciare.
-"È finita, Victoria. Adesso sei mia moglie" le bisbigliò contro le labbra.
Quello che successe dopo lo visse come un pilota automatico, le congratulazioni, gli auguri, il pranzo interminabile e la cena. Poi ci fu il ballo, infine i novelli sposi si ritirano nell'attico, che ora era divenuta la casa di Victoria.
James per l'occasione aveva fatto preparare una camera da letto nuova, con tanto di bagno personale.
Quando Victoria fece il suo ingresso,la chiusura della porta alle sue spalle l'agitò molto.
James le si avvicinò e le baciò una spalla. -"sei nervosa Victoria?"
-"si... io... non mi sento molto... io..."
-"shh, piccola Victoria! Questa notte dimentica chi sei,dimentica chi sono, lasciati guidare da me!"
Victoria non disse nulla, mentre lui le sbottonava l'abito da dietro, gli spinse giù il corpetto e una montagna di tessuto cadde ai suoi piedi.
James la voltò, la face uscire dal cerchio di stoffa, le sciolse i capelli, che ricaddero morbidi, glieli scostò dal seno, infilandole poi una mano aperta dietro la massa dei capelli, sorreggendole la testa mentre s'impossessava della sua bocca. Le risucchiò le labbra, e poi con la lingua andò a massaggiare la sua. Interruppe il bacio, la sollevò tra le braccia e la posò tra le coltri del letto.
James rimase al contemplarla, le pareva una vittima sacrificale, stesa che lo guardava con lo sguardo impaurito.
Si spogliò, si tolse la giacca e si sbottonò i gemelli, si tolse la camicia e i pantaloni, buttando tutto per terra. Rimase in boxer di fronte a lei. Poi come un predatore salì sul letto, posando un ginocchio andandola a sovrastare.
Le baciò di nuovo le labbra, un bacio lento, per farla rilassare, poi si spostò verso l'orecchio e, arrivato al lobo, lo prese tra le labbra mordicchiandolo dolcemente, poi scese a leccare il collo. Un brivido percorse il corpo di Victoria, i capezzoli reagirono indurendosi, James le accarezzo la pelle, partendo dalle spalle finì giù al seno, le accarezzò a mano aperta lo stomaco, lo baciò dolcemente, mentre con le dita si spostava all'interno delle cosce. La sposina indossava ancora le mutandine in pizzo bianco, James s'inginocchiò difronte a lei e cominciò a calargliele.
Victoria gli afferrò le mani bloccandolo, il marito si fermò e la guardò inarcando un sopracciglio. Si guardarono negli occhi, ingaggiando un duello silenzioso, poi Victoria tolse le mani, e distolse lo sguardo quando fu completamente nuda davanti al marito.
James rimase a contemplare il corpo nudo, con le mani risalì sulle caviglie, accarezzandole su e giù, poi gliele afferrò e gli aprì le gambe. Victoria si coprì il pube imbarazzata e cercò di sollevare le ginocchia, per poi poterle chiudere, ma il marito, gliele piegò e tendendole aperte e vi si mise in mezzo.
Le tolse la mano dal pube, baciandogliela e gliela posò sul letto.
-"rilassati Victoria, sei rigida, non devi avere paura, non ho alcuna intenzione di farti male!"
Le si stese dolcemente sopra, senza gravarle addosso e le accarezzò il viso, di nuovo la baciò e scese a baciarle il collo e il petto, le prese un capezzolo in bocca.
Victoria chiuse gli occhi mentre lo sentiva succhiare, di nuovo le sensazioni che ormai aveva imparato a conoscere, presero possesso del suo corpo.
James fece la stessa cosa anche con l'altro seno, poi con la mano scese lentamente lungo il costato e i fianchi, prima che la sua lingua seguisse lo stesso percorso. Le mordicchiò la pelle dell'osso iliaco, poi la leccò. Victoria aveva il corpo in fiamme, come il viso.
Le mani del marito le massaggiarono le cosce, aprendogliele ancora di più, mentre scivolava più in basso con il corpo.
Victoria sbarrò gli occhi, gli afferrò la testa che scendeva sempre di più -"cosa fai?"
-"shh Victoria, rilassati e lasciami fare, ti darò tanto piacere che neanche lo puoi immaginare!"
Si tolse le mani della moglie dalla testa e gliele appoggiò sul letto.
Gli baciò il monte di Venere, poi la parte interna della gamba prima di mordicchiarla con delicatezza. Victoria chiuse gli occhi e ansimò, inconsciamente ruotò i fianchi.
James passò una mano sotto il sedere e la sollevò di qualche centimetro, poi la baciò sopra il pube. Delicatamente la sfiorò di nuovo con la bocca, che si muoveva lungo le grandi labbra, poi si ritrasse.
Victoria aprì gli occhi. Lui la guardò, quindi si chinò a baciarla sulla fessura.
-"oh mamma!" Victoria gemette, era sempre più bagnata. Con il pollice il marito le separò le grandi labbra, leccandola al centro, poi risalì e le stuzzicò il clitoride, una scarica elettrica percorse il corpo di Victoria che strinse le coperte, la bocca era aperta, in cerca di aria, il marito continuò a succhiare e a titillare il clitoride. La ragazza era quasi impaurita dell' orgasmo che sentì montare dentro di sé . Lo raggiunse così all'improvviso e con una violenza tale da tirarla su dal letto con le mani aggrappate alle lenzuola, gridando il nome di James.
Tremante ricadde sul letto, fissando il soffitto, cercando di venire a capo a cosa le era appena successo.
L'uomo lentamente le si distese sopra, Victoria lo sentì, si era il tolto i boxer,lo sentiva, lì pronto che bussava alla sua entrata.
Non riusciva a guardarlo negli occhi, tanto era imbarazzata, si morse il labbro inferiore, per reprimere l'ansia che sentiva crescere dentro di lei.
-"rilassati Victoria, affronteremo insieme anche questo passo" le sollevò il viso, incrociando il suo sguardo ansioso, allargò le ginocchia per aprirgli di più le gambe, si prese il membro in una mano e iniziò ad accarezzarla, stuzzicandola con la punta, andando su e giù, Victoria abbassò lo sguardo e lo vide, per la prima volta in vita sua, vide un pene. Sbarrò gli occhi -"ma è enorme! Non è come i disegni!"
James si bloccò e sollevando un angolo della bocca gli chiese -"quali disegni?"
Victoria arrossì imbarazzata, e si chiese perché diamine lo avesse detto ad alta voce.
-"I disegni sul libro di anatomia, mi sembra così diverso ora, eh non è neanche uguale a quello delle statue... sei fuori norma?"
James dovette appellarsi a tutto il suo autocontrollo per non scoppiare a riderle in faccia.
-"sono nella norma, forse un po più grande, ma stai tranquilla, il tuo corpo è fatto apposta per ricevermi. Ora rimani rilassata."
Victoria ci provò, ma appena lo sentì varcare la soglia, non poté non irrigidirsi, cominciò sentirsi aprire, ma mano che si faceva strada nel suo corpo, sentendosi sempre di più dilatare, poi arrivò il bruciore, così fastidioso da dovergli bloccare l'avanzata posandogli le mani sulle cosce muscolose.
-"basta, ti prego..."
James afferrò quelle mani e gliele portò sopra la testa, dove gliele tenne ferme con una mano,
-" shh rilassati, stai tranquilla!"dopodiché flettè i fianchi penetrandola fino in fondo,Victoria sentì la stilettata di dolore lacerarla fin nel profondo del suo corpo, facendola urlare.-"aaah ahi! Fa male!"
-"shh piccola, sono dentro di te, ora passa, rilassati!"
Le diede tanti bacetti sul viso, sul naso, sugli occhi e sulla bocca, quando la senti rilassarsi, James cominciò a muoversi reclamandola con possesso, le sollevò il bacino per accoglierlo ancora di più, e le insegnò la danza più antica del mondo, ruotando il bacino su quello di lei, per darle piacere, le sensazioni che provava Victoria erano diverse da quelle che aveva provato fino ad ora, più intense, e l'orgasmo che le aveva dato con la bocca tornò quasi subito a travolgerla, abbattendosi nuovamente su di lei, le si annebbiò la vista e il piacere la avvolse come una fiammata,James la tenne ferma mentre lei tremava contro il suo corpo e a sua volta raggiunse il piacere, spruzzandole del caldo seme dentro il suo ventre.
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L' L'ELITE DI MANHATTAN
ChickLitVictoria Adams è una ragazza solare d simpatica, ama le tute e odia tutto ciò che riguarda il suo mondo, cioè l'elite in cui è nata. Ha una migliore amica che si chiama Ashley a cui vuole tantissimo bene. Poi c'è James il fratello di Ashley, l'uomo...