Cap 28

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-"...al ristorante Amy si è sentita male, è spirata poco dopo all'ospedale!"
Victoria guardò il marito a bocca  aperta -"cosa? Amy March è morta?"
-"si! Pare sia stata avvelenata! Suo marito è su tutte le furie e ha fatto chiudere il ristorante e ha fatto aprire un indagine... il ristorante appartiene a Thomas, sapete che lui ha investito su una catena nuova di ristoranti orientali, ora Zack lo sta accusando di aver ucciso Amy per amore di sua moglie!"
-"cosa??? Ma stiamo scherzando? Thomas? Non è possibile!"disse Victoria sconvolta.
-"oh mio Dio! Ma cosa sta succedendo?  Tutto ciò mi spaventa, adesso che abbiamo anche le prove che qualcuno ha manomesso l'imbragatura di Robert, insomma ho paura..." Ashley si strinse le braccia al corpo, suo marito non si svegliava dal coma e qualcuno aveva ucciso Amy.
James sospirò mettendosi le mani nei capelli. -"andate a prepararvi, Ash ti porto da Robert, invece io e te Victoria andiamo a casa Ardy, credo che Josephine abbia bisogno di te. E io devo parlare con Thomas su sto casino!"
A casa Ardy Josephine piangeva, il dottore era appena stato da lei, a visitarla, appena quattro ore prima aveva ricevuto la triste notizia, non si era sentita bene, il marito aveva chiamato il medico con urgenza facendola visitare, decretando infine niente stress e tanto riposo.
-"oh Victoria ! Io detestavo mia sorella, ma non da augurarle la morte! Io non capisco, chi può aver fatto una cosa del genere? Sono così sconvolta... non so più che pensare.." Jo si soffiò il naso rumorosamente.
Victoria abbracciò la sua amica, non aveva niente da dire, anche lei aveva detestato Amy, ma non da arrivare a pensare ad una cosa del genere.
-"eh Zack..."Jo singhiozzò -"Zack crede che sia stato Thomas, perché ha detto quelle cose alla festa... ho paura Victoria!"
-"shhh, Zack ha detto così solo perché è sconvolto, vedrai che a Thomas non succederà nulla, solo perché è successo in un suo ristorante non significa che sia stato lui!"
-"lo spero!" Josephine si lasciò cullare tra le braccia di Victoria.
In quel momento James uscì dallo studio con Thomas, -"scopriremo chi è stato, stai tranquillo amico mio!"
James e Victoria sì accomiatarono, per lasciare riposare Josephine e perché anche Victoria, aveva subito troppo stress in quei giorni, James penso che se avesse potuto, avrebbe preso l'aereo e l'avrebbe portata alle sheyshell, così da stare lontano da tutto.

Dopo tre giorni il dieci luglio, venne celebrato il funerale di Amy, tutta la famiglia March era unita stretta nel dolore, Josephine piangeva tra le braccia del marito.  Tutta l'elite partecipò al buffet post funerale, stringendo cordoglio intorno alla famiglia.

Nei giorni che seguirono la gente iniziò a mormorare, le accuse che Zack aveva rivolto a Thomas iniziarono a propagarsi come una macchia d'olio. La polizia però non aveva trovato nulla  che potesse confermare l'accusa data dal giovane vedovo Morris, gli investigatori assunti da James, continuavano a lavorare sia sul caso Amy, per capire in quale momento era stata avvelenata con il cianuro, sia sull'incidente di Robert, in quanto l'imbracatura portava segni di manomissioni, e a causa di ciò riversava in stato vegetativo all'ospedale.
Ashely andava a trovarlo tutti i giorni, pregava e pregava che aprisse gli occhi, gli portava Megan, gli faceva ascoltare le canzoni, gli parlava di tutto, poi piangeva perché non c'è la faceva a vederlo così.

25 luglio
A un mese esatto dall'incidente, Robert non aveva ancora aperto gli occhi, più i giorni passavano e più la moglie perdeva le speranze.
Quel giorno uscendo dall'ospedale per ritornare a casa, si scontrò con Zack.
-"oh scusa Ash, io non ho più molta testa, non ti ho fatto male spero!"le chiese sollecito l'uomo.
-"no, no... non preoccuparti!" Ashley abbozzò un piccolo sorriso di circostanza, da quando era scappata non si erano più né visti  né parlati.
Zack si grattò la testa. -"come stai? Io ho sentito... come sta insomma tuo marito?"
-" oh è sempre lì...io..."di nuovo Ashley scoppiò a piangere, e Zack la prese tra le braccia, da prima la ragazza s'irrigidì poi si lasciò andare, pianse per un po', poi si staccò -"io mi dispiace emm come stai tu? La tua bimba?"
-"la bimba cresce, io sto cercando di andare avanti, è dura si, la cosa è ancora fresca per me e tutti mi stanno dicendo che devo cercarmi una nuova moglie, che la bambina ha bisogno di una madre... e io... non ho... bhe non so neanche cosa devo pensare !"
Ashley annuì comprensiva -"è normale, datti tempo Zack, non è facile ciò che stai affrontando, lascia stare cosa dice la gente! Ora devo andare, devo andare a casa a prendere dei ricambi per Robert! Ci vediamo!"
Zack annuì e la guardò andare a via, poi proseguì per la sua strada.
Al circolo Amanda salutò le sue amiche per rincasare.-"già vai via Amanda?"Chiese Ruth,
-"si, ho degli impegni!"
-"capisco, come va a casa con Ashley, stai iniziando a tessere la tela?"
-"non ancora, finché Robert non muore, faccio un po' fatica!"le rispose sottovoce la signora Lee.
Ruth annuì comprensiva e la salutò.
Amanda si recò al cafè alla 54 street, si sedette e ordinò un caffè.
-"buonasera Amanda!"
-"eccoti qui, volevo parlarti di Robert! Finché non muore, quella scema di mia figlia, non vuole sentire parlare di altro, per cui io sono sicura che non si risveglierà dal coma, ho parlato con il dottore e dice che c'è solo una piccolissima probabilità che apra gli occhi, ma noi non possiamo permetterci che si svegli! Quindi ecco un altra fialetta, iniettagliela nella flebo, morirà e tutti penseranno che è dovuto all'incidente."
-"d'accordo!"

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora