Cap 24

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Conscia dalla luce che entrava dalla finestra Victoria aprì gli occhi, guardò l'orologio digitale e scoprì che era tardissimo. Si alzò di scatto, ma un capogiro la fece cadere seduta sul letto. Era  debole: non aveva mangiato nulla la sera prima.
Il suo corpo gli mandava segnali scoraggianti, doveva  calmarsi e provare ad affrontare la situazione con serenità, James le aveva detto che poteva tornare a vedere Ashley, ma l'ombra della suocera e del potere che aveva le aveva messo timore addosso.
Rimase ferma per qualche minuto, poi riprovò ad alzarsi.Si trascinò fino al bagno, dove fece una doccia veloce, sentendosi subito meglio.
Si vestì con le cose più comode che c'erano nell'armadio un pantalone morbido e un maglioncino, rimpiangendo le sue tute, si pizzicò le  guance per farsi colore. Fece un respiro profondo, sua suocera l'avrebbe sicuramente sgridata.
Si diresse titubante in sala da pranzo, aveva assolutamente bisogno di fare una buona colazione
che l'avrebbe rimessa in forze. Saltare la cena non era stata una brillante idea, e doveva rimediare prima di peggiorare la situazione.
-"Buongiorno" mormorò James alzando la testa dal giornale che stava leggendo, sorridendole  calorosamente, invece la suocera la fissò senza rispondere. Rimase immobile, e subito capì il suo umore. Dire furiosa  era un eufemismo.
-"mi scuso per il ritardo"
-"Victoria, non imparerai mai la puntualità!"disse Amanda.
-"mamma basta, Victoria aveva bisogno di dormire, ti avevo detto di uscire senza di lei."
Dopo pochi secondi, la suocera si alzò e uscì dalla sala da pranzo tutta impettita.
James scosse la testa, -"forza piccola mangia, ti vedo pallida"
Victoria, cercò d'ignorare la sensazione di malessere che le era tornata. Cercò di mangiare una fetta di pancarrè tostato ma la nausea ritornò, e la voglia di mangiare svanì del tutto. Posò il pane sul piatto facendo un respiro profondo, James la guardò preoccupato. -"Hai a malapena toccato cibo, e ieri sera non hai cenato. Penso che dovresti..."
Victoria sbuffò infastidita. Sapeva che insisteva solo per il suo bene, ma tutto ciò la rendeva nervosa.
-"sto bene, avevo solo bisogno di bere un po' di succo!"disse per giustificarsi, bevve un po' di spremuta, e finì di mangiare tutto, senza avere un briciolo di appetito, ma fu una pessima idea: appena ingoiò l'ultimo boccone, un conato di vomito la investì. Cercò di trattenersi, lanciando uno sguardo disperato verso il marito, che capì all'istante.
Non aspettò una sua reazione, e corse in bagno come una furia. Diede di stomaco nel water, rimettendo il poco che aveva mangiato.
Victoria si sentiva uno straccio le poche forze che avevo riacquistato con la doccia,scomparvero del tutto.
La porta del bagno si spalancò all'improvviso, facendola sobbalzare. Si voltò di scatto, sapendo già chi sarebbe trovato di fronte. -" James, sto bene..." Il suo volto era tirato dall'inquietudine, -"Victoria, se mi dici un altra volta che stai bene, giuro su Dio che ti sculaccio!"
Andò verso di lei, l'afferrò per un braccio portandola davanti allo specchio.Fu gentile, per niente brusco, -"Guardati! Quasi non ti reggi in piedi, non so neanche quando è stata l'ultima volta che hai mangiato un pasto decente. E ieri sera, per colpa mia non hai mangiato nulla. Adesso è ora di finirla. Che ti piaccia o no, tu oggi verrai all'ospedale per fare un controllo."
Victoria si girò a guardarlo -"Non voglio. È solo un accumulo di stress, oggi starò a casa e dormirò, vedrai che per stasera sarò in forma "
-"guarda che non  te lo sto chiedendo, signorina: te lo sto ordinando! Farai esattamente tutto quello che ti dirò!"
L'aiutò a lavarsi i denti e la faccia e poi la riportò in sala da pranzo.
-"Stivenson fai preparare la macchina."
Di nuovo Victoria provò ad obbiettare,-"James, ho detto che non voglio! E poi sto già meglio!"
-"smettila Victoria, che  tu lo voglia ammettere o no, non stai bene. Devi farti vedere da un medico, prima ci vai e prima ti libererai di questa scocciatura, e comunque questa volta non lascerò correre, lo sai."
-"Smettila di darmi ordini, mi hai stancato con questa cosa di comandare! Non mi obbligare a..." Victoria si bloccò, all'improvviso le gambe le si fecero  deboli e la vista si offuscò. Il respiro si fece pesante e difficoltoso, inciampò più volte e perse l'equilibrio.. Un istante dopo diventò tutto nero, James l'afferrarrò prima che cadesse a terra .
-" Victoria!..."
La sollevò tra le braccia e corse fuori dall' attico, Stivenson lo accompagnò giù in ascensore, George l'autista era pronto con la macchina, appena vide il padrone gli aprì la portiera.
George guidò con maestria per le strade trafficate di Manhattan.
-"Quanto manca, George?"
-"Cinque minuti, signore, come sta la signora ?"
-"È ancora incosciente. Victoria, amore mio mi senti? Apri gli occhi, avanti... Fai un piccolo sforzo, guardami... Avanti, fallo per me, svegliati."
Victoria provò  ad aprire gli occhi,per un po' sfarfallarono, ma poi si richiusero.
-"Cristo , Victoria, apri questi maledetti occhi..." Questa volta la sua voce le arrivò più nitida. -"James ... Jam..." la moglie dischiuse gli occhi.
James tirò un sospiro si sollievo anche se la preoccupazione per la sua donna rimaneva costante.
-"Victoria ,finalmente! Come ti senti?"
-"Sono stanca... tanto stanca." Victoria chiuse gli occhi, per recuperare le forze che le sembravano svanite.
-"Siamo quasi arrivati in ospedale, cerca di stare sveglia. Non chiudere gli occhi piccola mia."
Victoria riaprì gli occhi appena lo sentii urlare, sforzandosi di tenerli aperti. Lo sguardo di James  pian piano si rasserenò.
Quando arrivarono in ospedale, James prese per le braccia la moglie e una volta entrati,  volle subito che venisse chiamato  il dottor Valentini.
Venne portata in un ambulatorio, dove venne subito visitata, le fecero vari prelievi del sangue, infine venne fatta mettere in una stanza in attesa dei risultati. -"è tutto tempo perso. È un banalissimo malessere, sarà sicuramente dovuto all'ansia, anche la sospensione della pillola potrebbe aver provocato tutte queste cose!"disse Victoria.
-"tra un po' lo sapremo, ma almeno qualsiasi cosa sia avremo una diagnosi!"le rispose il marito.
L'uscio si aprì, ed entrò il dottor Valentini, -"ci rincontriamo di nuovo signora Lee!"
-"eh già" rispose Victoria un po' imbarazzata,
sorrise al medico.
Il dottore continuò a sorridere e salutò James che non perse tempo a chiedere al dottore -"allora?"
Il medico sfogliò un plico di fogli,-" ho qui le analisi sono quasi tutte nella norma, a parte il ferro che è un bel po po' giù, ma per il resto è tutto ok."
-"Come  possono essere tutte a posto?" disse James esternando la sua preoccupazione, -"Non fa che svenire, e oggi ha pure vomitato ed è sempre pallida. Qualcosa deve pur esserci!"
Il dottor Valentini si schiarì la voce, e proseguì: -"Gli svenimenti sono dovuti a una pressione sanguigna molto bassa, mentre il fatto che ha vomitato  è perché è in atto una gravidanza. Congratulazioni, lo avevamo detto io e il dottor Walker che bastava che smetteva di prendere la pillola per rimanere incinta subito."
Un silenzio tombale piombò nella piccola stanza d'ospedale. Victoria deglutì incredula, portandosi le mani sul ventre. -" incinta? No, non può essere. Ho... Ho avuto la settimana scorsa le mestruazioni. Io... Io..."
Il dottor Valentini si sedette sul letto vicino alla donna, -"nonostante la gravidanza,può succedere, di sicuro non saranno state delle vere e proprie mestruazioni, giusto?"
Victoria si grattò la testa -" bhe in effetti, mi sono finite prima del solito, ma ho pensato che fosse normale dopo l'interruzione della pillola!"
Il dottore annuì -" è normale che l'abbia pensato, ora arriverà il dottor Walker che farà una visita più approfondita, così può stabilire in che settimana è!"
Detto questo il dottor Valentini uscì lasciandoli soli, Victoria guardò il marito, che la guardava sorridendo  -"sei incinta!"lo disse con un tono così  soddisfatto che Victoria alzò gli occhi al cielo.
-"già, fatico ancora a crederci!"rispose Victoria.
-"sei felice, vero?"chiese preoccupato James, accarezzandole il viso.
-"si, si sono felice è solo che..." la ragazza sorrise toccandosi la pancia piatta,-"sono ancora incredula!"
James si chinò a baciarla sulle labbra. Un bussare alla porta allontanò i due coniugi, la porta si apri ed entrò il dottor Walker, portando con sé il macchinario per l'ecografia.
-"buongiorno signori Lee, ben ritrovati, il dottor Valentini mi ha detto che è in corso una gravidanza.
Quando hai avuto l'ultima volta le mestruazioni Victoria?"
-"se non devo contare quelle che a me sembravano mestruazioni della settimana scorsa, direi che non le ho dal 24 febbraio!"
-"molto bene, si il dottor Valentini mi ha accennato a quello che lei pensava fosse il suo periodo, ma come vede può capitare. Bene ora si stenda bene, si tolga i pantaloni e le mutandine che devo visitarla."
Victoria inspirò e con una smorfia si tolse gli indumenti, il dottore s'infilò due paia di guanti, dove cosparse un'abbondante dose di gel, -"stia il più possibile rilassata,apra le gambe più che può"
Voltando la testa dal lato opposto del medico la ragazza apri le gambe, istintivamente s'irrigidì quando sentì infilare due dita nella fessura vaginale. -"stia rilassata, ho quasi finito... bene Il collo dell'utero è ben chiuso e non c'è nessun distaccamento placentare, questo conferma che non ha avuto una minaccia d'aborto, quando ha avuto quelle perdite di sangue. Ora può rimettersi le mutandine, ti farò un ecografia. scopra il ventre."
Victoria esegui l'ordine. Era emozionata. James si avvicinò al letto mettendosi dal lato opposto del dottor Walker, che cominciò a spalmare del gel sul basso ventre della ragazza, poi posò la sonda proiettando sul monitor delle immagini, il ginecologo manovrò la sonda in silenzio, per un po'. -"Le condizioni generali sono ottime. Le misure ci indicano che il periodo di gestazione è di circa sei settimane. Bisognerà fare visite e analisi di routine, ma di questo parleremo in un altro momento. Non ci sono anomalie.
Insomma, è tutto nella norma, nonostante come ho detto prima le perdite ematiche e le contrazioni, che sono quei dolori da ciclo che ti senti, non sei a rischio di aborto. Tutto è riconducibile ad  forte stress, immagino che sei stata un po' stressata ultimamente, e alla tua condizione, comunque congratulazioni siete in attesa di due gemelli, ecco qui le due camere gestazionali, ognuna di loro, ha già dentro il suo embrione"
-"cosa? Due gemelli?"disse Victoria.
-"si, aspettate due gemelli. Vi faccio ascoltare il battito cardiaco!"il dottore alzò il volume e nella stanza si sentì il rumore ritmico del battito,prima di uno e poi dell'altro gemello. Victoria scoppiò a piangere, l'emozione prese il sopravvento.
-"piccola!" James le strinse forte la mano, commosso neanche lui.
Il ginecologo spense il sonoro e pulì con la carta il ventre di Victoria.
-"In ogni caso dobbiamo considerarla una gravidanza a rischio, quindi per adesso: niente stress, devi mangiare poco e spesso per aggirare la nausea, e tantissimo riposo. Chiaro?"
-"si dottor Walker, mia moglie una volta che l'avrò riportata a casa starà a riposo, controllerò io stesso che mangi!"disse James.
-"molto bene, quand'è così, firmo per le dimissioni, ti prescrivo anche una serie di medicine che dovrai prendere, ferro, acido folico e vitamine,  e poi potete tornare a casa!"
Una volta a casa James accompagnò in sala da pranzo la moglie, -"aspettami qui, vado a chiedere a Milly un po' di pane tostato, il dottor Valentini, mi ha spiegato come aiutarti per la nausea."
Victoria annuì. Mangiò con gran fatica il pane, ma bene o male era riuscita a mangiarne una fetta intera.
A pranzo riuscì a mangiare un insalata di pollo e poi andò a dormire. Quando si svegliò si sentì, riposata e affamata, andò in cucina da Milly che le preparò un vassoio di pane e frutta secca, da bere un centrifugato di arancia carote e limone.
Mentre mangiava, il marito uscì dallo studio e le sorrise quando la vide mangiare.
-"hai riposato bene?"
-"si, ho fatto una bella dormita! Mi sento proprio in forma, vado a trovare Ash per darle la bella notizia!"
-"oh no piccola, non ti muovi da qui, il dottore ha detto riposo assoluto!"
-"si ma non ha detto che devo stare chiusa in casa! Voglio andare a trovare tua sorella e la mia nipotina"
-"ora non ci vai, devi riposarti, la chiami va bene?"
-"no! Voglio andarla a trovare e dirglielo di persona, ti prego James!! Non vuoi che vada per punirmi perché ci siamo trovate a central park?"
-"no,no! Non voglio punirti, te l'ho già detto..." James sospirò -"senti facciamo così, ora riposati un po', io finisco di compilare delle carte e poi ti ci porto io da Ash! Va bene?"
Victoria si apri in un mega sorriso, abbracciò il marito e lo baciò.

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora