Cap 33

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Poco prima di Natale, venne organizzata  una grande festa per festeggiare i gemelli. Victoria litigò moltissimo con la suocera, perché voleva organizzare lei una festa, che spettava a Victoria e perché se ne voleva occupare personalmente.
Inoltre Amanda, che non aveva accettato i nomi che avevano scelto per i gemelli, continuava a chiamare i suoi nipoti Bruce e Charlie, facendo arrabbiare il figlio James.
Rispetto a tutti gli altri party, il cui stile richiamava la sobrietà e veniva tutto esposto per mostrare sontuosità e ricchezza, Victoria aveva optato per qualcosa di totalmente diverso, era una festa dedicata a due bambini, doveva a essere quindi per bambini e quindi lo stile sarebbe stato più a modo artistico e colorato, perché la donna nell'invito al party incluse anche i piccoli figli dell'élite.
La giovane mamma voleva che la festa fosse a tema, quindi tutto il salone era stato allestito con Winnie the Pooh. C'erano palloncini decorativi, e tante cose buone da mangiare decorati con i colori dei personaggi. Amanda criticò l'organizzazione definendola sciatta e infantile, in realtà ebbe un gran successo. La suocera di Victoria scoprì quel giorno, come tutta l'elite giovane e vecchia che sia, si era abituata alla ribellione della ragazza contro le regole della società, e ormai il suo modo di fare e ragionare iniziava a piacere, così tanto che alcune persone la emulavano, e altre non potevano fare a meno affezionarsi. Il carattere solare, combattivo e socievole di Victoria , contrastava in modo particolare con il carattere di Fanny, ormai definita dalla società quella con la puzza sotto il naso, antipatica tanto da renderla poco appetibile per gli uomini, infatti nessuno ancora l'aveva chiesta in sposa.
Tutta l'elite partecipò alla festa, trovandola non solo bella e alternativa, ma anche la migliore in cui si sia mai mangiato. Forse nessuno o pochi, non conoscevano certe prelibatezze servite quel giorno, la gente dell'élite era abituata a frequentare, sempre i soliti posti, quindi a rifornirsi delle solite cose, come tartine al caviale, o al salmone, tramezzini e il solito punch e limonata, seguito da flûte di champagne.
Invece Victoria aveva scelto Bakery come sua pasticceria preferita, che ormai la conoscevano così bene, che loro stessi le crearono una torta apposita per i gemelli attenendosi al tema della festa, ma non solo, la gente poté assaggiare, i loro famosi dolcetti.
Poi la gente del ton, scoprì gli hamburger del Burger Joint, il locale in cui James l'aveva portata a mangiare una volta, da bere vennero serviti vari succhi di frutta, così anche bimbi potevano avere delle alternative, al posto del punch venne servito cocktail analcolici e alcolici di vario tipo.
Ad intrattenere i bambini c'erano degli animatori, che animavano la festa, così da divertenti tutti.
La festa ebbe così successo che dopo quella, tutte le donne che partorirono dopo Victoria ne organizzarono una uguale.
Amanda non sopportava tutto ciò, le pareva che tutto le stesse scivolando di mano, senza nemmeno accorgersene la gente dell'élite aveva imparato a conoscere e a mescolarsi con la gente di estrazione diversa alla loro, segretarie,camerieri, maggiordomi, autisti, e così via, le richieste di matrimonio con la gente di classe operaia era aumentata, anche da quando James era divenuto a capo indiscusso dell'élite. La moglie Victoria era riuscita a fare un miracolo, a far capire alle persone che non c'è distinzione tra ricchi e poveri e che tutti erano uguali.

Passarono i giorni, il 30 dicembre, Josephine diede alla luce James junior, il calore del marito e dei suoi amici, riuscì in parte a lenire la freddezza con cui i genitori le avevano voltato le spalle.
In realtà la signora March piangeva, perché voleva vedere sua figlia, perché in quel momento di bisogno non le era stata accanto, ma lei e il marito avevano dovuto compiere una scelta difficile. Per poter accudire e vedere Scarlet, avrebbero dovuto rinunciare all'unica figlia che avevano, la scelta non era stata facile, ma Scarlet non era amata dal padre, aveva perso la madre, e quindi per poterle dare un minimo di stabilità, avevano dovuto fare quella scelta. La bambina praticamente era sempre con loro, non vedeva quasi mai il padre.
-"un giorno Josephine saprà, che non le abbiamo mai voluto voltare le spalle!"disse il signor March
-"ma avremmo potuto dirglielo, poveretta penserà che non le abbiamo mai voluto bene, siamo diventati nonni un'altra volta e noi non ci siamo!"disse la signora March, tamponandosi gli occhi.
-"lo sai che cosa fa Zack se ci becca a parlare con loro , non ci provo neanche a telefonargli, non riuscirei ad affrontare Thomas, avrebbe ragione a dirci che siamo degli idioti."rispose mesto il signor March.

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora