Cap 30

599 27 2
                                    

Tutti la guardarono scioccata a bocca aperta.
-"mamma ma che dici?" James basito guardò sua madre.
-"ma dico la verità!!"ribadì la signora Lee.
Ashely inspirò a fondo, poi sorridendo alla madre disse:-"mamma... mi dispiace, domani sera non parteciperò alla festa, perché sai..." la ragazza smise di sorridere e guardandola con sguardo freddo concluse: -"il mio Robert si è svegliato dal coma!"
Amanda rimase con il cucchiaio sollevato per aria.
-"cosa?? Svegliato? Non è possibile... non è, mah..." la signora si voltò a guardare il figlio e poi di nuovo la figlia.
Si alzò in piedi e posò le mani sul tavolo, con sguardo furibondo guardò Ash. -"bene, allora ritorni ad essere morta per me! Fuori da casa mia!"la signora Lee indicò la porta.
James si alzò in piedi -"il capo famiglia sono io, mia sorella e la bambina rimarranno qui, per tutto il tempo che hanno bisogno!"
La signora Amanda di risedette a tavola stringendo i pugni.
Ash si alzò in piedi e andò vicino al fratello, gli prese la mano e gli la strinse con affetto.
-"James, voglio andare a casa mia, sei stato gentile ad ospitarmi in questi mesi, è tempo che torni nel mio appartamento, così ho meno via vai per portare le cose a Robert ."
-"ma Ash.." protestò Victoria ma venne bloccata dalla cognata -"preferisco così Vic."
James le scrutò il volto, -"va bene, sorellina, se tu vuoi così, ti accontento, ma ti porti via Tata Florence, è molto brava e ti aiuterà, o così o niente Ash."
-"accetto, anche perché mi sono affezionata a Florence!"
James si alzò e andò a fare i preparativi, e Asheley si voltò a guardare Vic, aprendo le braccia.
Victoria si alzò in piedi e corse ad abbracciarla,-"ci vediamo domani, va bene?!"
-"certo, ti aspetto eh..."Asheley si abbassò e diede due bacetti al ventre di Victoria  -"siete stati voi a svegliare il mio Robert vero, scommetto che James ha parlato di voi, vi voglio bene. A proposito!" la ragazza si alzò in piedi -"come li chiamerete?"
-"non abbiamo ancora deciso, io avevo in mente solo quello da femmina," disse ridacchiando Victoria,-"invece mi hanno fregato, due maschi!" Si accarezzò il ventre, rotondo.
-"due maschi? Ho sentito bene? Victoria aspetti due gemelli maschi?"chiese Amanda di colpo ritornata allegra.
-"si, sono due maschi, stamattina ho fatto l'ecografia!"rispose Victoria guardandola in modo
strano. Anche James che era ritornato, dopo aver avvisato Stivenson, guardò la madre un modo strano.
-"molto bene!" Disse la signora Lee battendo le mani,  -"evviva domani sera faremo lo stesso una festa, festeggeremo i futuri eredi dei Lee!"
-"mamma!" il tono basso e minaccioso di James vibrò nell aria.
-"attento James!" La suocera di Victoria tornò di nuovo seria, -"tra pochi giorni c'è da votare chi diventerà nuovo capo dell'élite, visto che Nicolas Thorton ha deciso di andare in pensione , lasciando il posto a uno più giovane, e dato che non ha eredi, ha nominato te, per diventare il nuovo capo ,e sai anche che la votazione deve essere unanime  Lo sai che posso benissimo  votare contro di te! Non mettermi alla prova!"
James si schioccò il collo e strinse i pugni fulminando la madre. Victoria lo prese a braccetto e gli voltò la testa verso di lei, sottovoce gli disse  -"andiamo alla festa, così sento nuovi gossip e io e Jo ci faremo 4 risate, se poi ci annoiamo c'è sempre qualche terrazzo per andare ad ammirare la luna!" Lo guardò fisso e gli fece l'occhiolino, sapeva che il marito ci teneva ad diventare il capo indiscusso, inoltre, se lo diventava sua madre, non avrebbe più costituito un pericolo, ma per farlo era meglio non mettersi contro di lei, aveva capito benissimo che Amanda era pericolosa.
Il marito annuì, abbozzando un sorriso, accarezzò il viso alla moglie,poi si voltò ignorando la madre e chiamò Stivenson per sapere se la macchina era pronta. Asheley ritornò alla propria casa.

1 agosto

In ospedale Robert stringeva tra le braccia la figlia, la moglie lo aiutava a sostenerla, perché non aveva ancora abbastanza forza nelle braccia.
Ad un certo punto, dei palloncini entrarono nella camera, seguiti da un coro di tanti auguri. Ashely posò la bimba nel letto vicino al padre, si alzò in piedi e si coprì la bocca con le mani, James e Victoria, avevano in mano una bellissima torta con una candelina sopra e invece Thomas e Jo erano pieni di borse con i regali dentro. Con le lacrime agli occhi Ash soffiò la candelina, e con la voce rauca dal pianto ringraziò gli amici e il fratello.
Festeggiarono il compleanno di Ash seduti al capezzale di Robert, che era la prima volta, che si trovava a faccia a faccia con Thomas, si conobbero e Robert sentì, nonostante tutto ciò che fosse, che il signor Ardy lo aveva accettato. Anche Robert ricevette dei regali, quasi pianse quando si trovò tra le mani, la maglietta autografata da Mark Jackson, il suo giocatore preferito del New York kniks.
-"oh mio Dio ragazzi,non ci posso credere, grazie!"esclamò il signor Holmes.
Tutti sorrisero e Ash era un continuo piangere di gioia, e anche Victoria e Jo, continuavano a tamponarsi gli occhi.
Poi fu ora di andare via per tutti, James fece accompagnare a casa Victoria da Thomas, perché aveva bisogno di parlare da solo con la coppia.
-"avrei voluto spettare un po', ma oggi ho sentito l'investigatore che sta lavorando sull'incidente, e quindi, a via precauzionale, ho preso una decisione che vi riguarda."Si rivolse a Robert
-" Se tutto va bene, la settimana prossima ti dimetteranno,non potete tornare nel vostro appartamento, anche perché tu hai bisogno di fare tanta fisioterapia, inoltre chi ha cercato di farti del male, potrebbe rifartelo."
Ashley si coprì la bocca preoccupata, guardando suo fratello,che proseguì il discorso.
-"Per cui per un po', finché non verremo a capo di questa facenda, vi trasferirete in un cottage che ho comprato per voi a Richmond, nella parte più naturale. Io non dirò a nessuno dove siete, ma per il vostro bene e anche per Megan, meglio che vi allontaniate da qui!"
-"oh.. è... io... oh Gesù, ma James, io stavo cercando lavoro qui, avevo proprio un colloquio domani, non so cosa ci rimane di assicurazione sanitaria, e ..."
-"Ash calmati, mi occupo tutto io, non dovrai lavorare, né niente, prendetelo come una vacanza, sarà solo temporaneo, ho dei sospetti Ash, se l'anno scorso per proteggerti ti ho riportata qui, adesso diciamo che le cose sono cambiate, la stessa persona di cui sospetto si sta facendo aiutare e... non mi piace la situazione!"
Ash e Robert si guardarono, poi la sorella prese le mani di James
-"è la mamma vero?"
James sospirò -"si, sono quasi sicuro che ci sia lei dietro tutto ciò, ma non è sola...e ci sono cose che non mi tornano, come l'avvelenamento di Amy!"
-"ah già vero, c'è anche lei... immagino che gli investigatori brancolano nel buio ancora!"disse mesta Ash.
-"diciamo che l'ispettore Kidman ha una buona pista, ma mancano prove e collegamenti."
Robert e Ashley si guardarono ancora una volta.
-"va bene!"disse Ash.
Era stato facile dirlo alla sorella, pensò James, ma dirlo alla moglie no.
-"shh Victoria, sarà solo finché non si sistemerà questa storia!"le disse il marito.
-"ma non potrò più vederli, come faccio? Non sappiamo neanche il tempo e magari si perderanno la nascita dei gemelli!"
James la cullò tra me braccia, non aveva certezze da dargli,per ora quella era l'unica soluzione.
-"ti faccio una promessa Vic, quando si sistemerà tutto, comprerò una casa, una casa con il giardino, le altalene e tutto ciò che va bene per dei bambini, vivremo in un posto diverso da questa città, vivremo vicino ad Asheley e a Robert e se riesco a convincere Thomas anche con loro. Ma devi portare pazienza!"
Victoria si asciugò le lacrime e lo guardò -"davvero James faresti questo?"
-"si, Victoria, perché so che ti renderebbe felice!"
Victoria lo abbracciò e lo baciò, -"e a te James, cosa ti renderebbe felice?"
-"tu Victoria, sei tu la mia felicità, vederti sorridere, vederti stare bene, mi rende felice..."
-"oh James!" La moglie lo prese per il maglione, lo attirò a sé e lo baciò. Terminato il bacio abbassò le mani per afferrargli l'orlo della maglietta e gliela sfilò James fece lo stesso anche con la giacca della tuta, della moglie, da quando Victoria non entrava più nei  vestiti,il marito le aveva comprato, una serie di tute, pantaloni e vestiti comodi,affinché stesse bene.
Le sbarazzò in un secondo il reggiseno e presto lei fu nuda ai suoi occhi.
Gli prese i seni fra le mani e accarezzò con i pollici i capezzoli turgidi. -"Sei bella, Victoria . Incredibilmente bella, dentro e fuori... ho tanta voglia di te.Non ce la faccio ad aspettare, voglio starti più vicino possibile."
La fece arretrare fino al letto,lei lo guardò con i suoi grandi occhi azzurri.-"Spogliati" gli disse comandando lei per una volta,  guardando l'erezione che gli premeva contro i jeans.
L'uomo inarcò un sopracciglio all'ordine dettato dalla moglie, Victoria pensò che avrebbe riso, invece lo vide alzarsi e sfilarsi i jeans e i boxer in un attimo, per poi sdraiarsi a pancia in su sul letto, trascinandola sopra di sé. -"Mettiti a cavalcioni" le disse, e lei obbedì.
-"Adesso" James deglutì eccitato, -"scendi piano su di me. Prendimi Victoria."
La moglie abbassò lo sguardo e lo vide che, con la mano, stava tenendo la base del pene. Si appoggiò alle sue spalle e, lentamente, discese su di lui.
-"Piano, piccola tigre. Vacci piano, potrebbe farti male. Anche se sento che sei eccitata al massimo."
Victoria annuì e si morse il labbro mentre sentiva la punta che cominciava a penetrarla. Arrivato a quel punto, James si fermò e cominciò a muoversi su e giù per stuzzicarla. La moglie gli strinse forte le spalle, senza fiato: -"è così bello, bellissimo!"
James si leccò le labbra -"Ci siamo. Dio come ti stai bagnando. Da quando sei incinta sei molto più ... vogliosa. Dio mio, che voglia di assaggiarti!"
Vedere quella luce animalesca nel suo sguardo eccitò ancora di più Victoria. Chinandosi in avanti, aspettò finché lui non fu di nuovo contro l'ingresso del suo corpo, e a quel punto scese di colpo, lanciando un potente gemito per quanto era stata riempita. -"Oh, James! Oh-ah" gridò . La donna non aspettò oltre, gli aveva chiesto di prenderlo, e lo avrebbe preso. Cominciò a cavalcarlo. In quel momento come non mai, capiva cosa significasse, avere il potere su un uomo. James aprì le labbra per dire qualcosa, ma Victoria lo interruppe infilandogli la lingua in bocca, e sollevò i fianchi, per poi ricadere su di lui con ancora più forza. I gemiti e le contorsioni del suo corpo erano la prova che stavo facendo la cosa giusta. Si lasciò andare completamente e gridò, cavalcandolo più forte e più in fretta. La sua carne pulsava contro la tensione delle sue spinte, ed era un dolore piacevole. -"Oh, Victoria ... Sì, mi stai facendo impazzire così!" esplose lui mettendole le mani sui fianchi. Stava prendendo il comando: con colpi rapidi e potenti la sollevava e la faceva ricadere su di sé. Ogni imprecazione e ogni gemito che gli uscivano dalla bocca non facevano che scatenarla ancora di più. Victoria sentì l'orgasmo arrivare e sapeva che pochi colpi ancora gli sarebbero bastati per urlare il suo nome. Ma voleva venire insieme a lui, perciò iniziò a ruotare il bacino in maniera incontrollata, lasciando libero sfogo alle grida che fino a quel momento avevo più o meno cercato di contenere  -"!Sto per venire" disse la ragazza, con voce strozzata, a un passo dall'esplosione.
-"Sì, piccola, vieni" la incoraggiò lui con voce profonda, e un secondo dopo perdemmo il controllo contemporaneamente. Il corpo di James si inarcò sotto quello della moglie e poi restò immobile. Sussurrò il suo nome nel momento esatto in cui anche lei raggiunse il culmine. Quando i brividi di piacere cessarono e fu di nuovo in grado di respirare, Victoria collassò di fianco a lui. James l'avvolse e la strinse forte. Sentiva il suo respiro tornare a poco a poco normale.

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora