Cap 21

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Victoria rise,-"oh cielo non le so riparare, ma anch'io come te trovo che le scarpe  con il tacco siano una pessima invenzione, non so proprio come facciano tutte a portarle per ore e ore!"
-"esatto! Comunque piacere io sono Josephine March! Ma perfavore chiamami Jo!"
-"piacere io sono Victoria Adams divenuta Lee... sei parente di Amy?"
-"si... purtroppo è mia sorella!"disse Jo.
-"oh bene vedo che sta antipatica pure a te... insomma ma come mai non ti ho mai vista?"chiese curiosa Victoria.
-"perché bho, sto sempre sui libri quando posso, ho un anno in più di Amy, odio queste feste, per un anno mi hanno lasciato stare perché sono stata fidanzata con un uomo, che viaggiava spesso, la settimana scorsa ho ricevuto il ben servito, si è innamorato di una ragazza orientale, così ha annullato il fidanzamento ed è uscito dall'élite pagando la penale!"
-"caspita mi dispiace tanto!"disse Victoria sincera.
-"oh no, io sono felice, era un po' noioso il signor Brooke, non avevamo in comune alcun interesse, lo sai come funziona per noi, o scegli se hai più proposte, o ti accontenti di ciò che hai, e poi io non voglio diventare suora! E adesso sono qui, eh... Thomas Ardy ha messo gli occhi su di me... e io non sono molto sicura di volerlo!"
Victoria sbarrò gli occhi, Thomas, l'amico di James, neanche averlo nominato si palesò vicino a loro.
-"buonasera fanciulle, Josephine, cosa fai nascosta dietro la siepe? Ti nascondi da me?"le chiese sogghignando.
-"no! Ho rotto il tacco di questa stupida scarpa, figurati se mi nascondo da te!"
Victoria soffocò un risolino, e poi sorrise quando vide Thomas inchinarsi, prendere la scarpa osservarla e poi prendere l'altra intera che si era tolta e toglierle il tacco.
-"ecco fatto, ora sono uguali!" L'aiutò ad indossarle.
-"wow, ora sembra che abbia delle ballerine sui piedi! Grazie... Thomas!
-"di niente, ora niente più scuse per ballare con me!"
Detto ciò la trascinò fuori dai cespugli e la portò in pista. Victoria rise e scosse la testa, andò in bagno e tornò dal marito.
-"eccoti Vic, non ti vedevo più tornare mi stavo preoccupando!"le disse il marito accarezzandole il viso.
-"scusa ho fatto una nuova amicizia, Josephine March!"
-"ah si vero, la ragazza che è tornata libera per la felicità di Thomas!"
-"ah si? L'ho visto molto preso da lei!"
-"già!"disse James -"sai lei... mi ricorda un po' te all'inizio solo che è più consapevole che si deve sposare!"
-"tu sei stato dispotico e antipatico, poi io volevo solo essere libera... lo sai!"
-"lo so!"il marito le sorrise mangiandola con gli occhi -"sei tutta mia, e adesso che ne dici se andiamo a casa?"
-"oh si! Non sopporto più questi tacchi!"disse Victoria ben contenta  di andare via da quella festa.
Quando arrivarono a casa Victoria si diresse in bagno, -"James, mi ricordo del patto, però lasciami un po' di privacy, o non ce la farò a venire nuda nel letto!"
Il marito ridacchiò -"va bene mi spoglio in camera e ti aspetto sotto le coperte, ma non farmi aspettare troppo.
James s'infilò sotto le coltri, mise le braccia dietro la testa e aspettò. Sollevò un angolo della bocca quando la vide sbucare con la testa da dietro la porta.
-"ok... adesso arrivo! Si..."  Victoria si fece coraggio e uscì dal bagno nuda e corse velocemente sotto le coperte, era rossa d'imbarazzo.
Il marito scoppiò a ridere -"ah la mia Victoria, sempre timida." la prese tra le braccia, le sollevò la testa e le baciò le gote rosse. -"lo sai che avrei ballato con te tutta la sera, e che non avrei mai invitato nessun altra anche se tu non mi avessi fatto questa proposta?"
-"che cosa?"disse Victoria, -"e perché cavolo non me lo hai detto prima?"risentita Victoria gli girò le spalle.
-"e perdermi così lo spettacolo di te che corri nuda sul letto?"
-"James!" Victoria prese il cuscino che aveva sotto la testa e gli l' ho lanciò adosso facendolo scoppiare a ridere. Poi afferrò la moglie per i fianchi avvicinandola a se, facendole sentire tutta la sua voglia, premendole l'inguine nel fondoschiena.
Le passò un braccio sotto il collo, andandole a toccare un seno tondo e pieno, le baciò il collo, succhiandole la porzione di pelle vicino alla clavicola, le infilò l'altra mano tra le cosce e cominciò a toccarla. Victoria trattenne il fiato quando lui fece scivolare un dito stimolando il clitoride, muovendo il dito sul cappuccio su e giù, poi James apri il palmo della mano e la moglie non poté non inarcarsi contro ciò che le dava quel piacere perverso.
Victoria tremò di nuovo mentre James le mordicchiava il collo e nello stesso momento entrava in lei da dietro.
-" lo sai che il maschio morde il collo della femmina per tenerla ferma mentre la penetra da dietro, come senso di dominanza?"le disse il marito mentre si spingeva dentro di lei,
-"ah si? Potrei morderti anch'io?"disse Victoria ormai persa nella passione e nell'eccitazione da cui adesso non era più possibile tornare indietro.
-"sei così sensibile piccola mia!" James continuò a leccare e mordicchiare il collo della moglie, mentre continuava a penetrarla e a stimolarla davanti, Victoria era così eccitata che si aggrappò al lenzuolo e iniziò ad urlare quando fu pervasa da una scarica potente che le attraversò il ventre andando dritto tra le cosce.
James la raggiunse poco dopo, innondando le il ventre con il suo seme.
Stettero accoccolati così per un po',-"sai James, se devo concepire, spero sia successo stasera!"
L'uomo le strofinò il naso sul collo e l'attrasse più vicino a sé. -"anch'io lo spero Victoria!"

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora