Cap 14

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4 ottobre

Al mattino Victoria si svegliò sola, il marito aveva ripreso il lavoro, si alzò frastornata e con lievi dolori, il ciclo le era arrivato puntuale come un orologio, la sera prima aveva preso l'ultima pastiglia del blister, dopo cinque giorni avrebbe aperto la nuova scatola, finché James continuava a ragionare in modo medievale, lei non gli avrebbe dato nessun figlio.
Si alzò e si fece una doccia rigenerante, dopo colazione sarebbe andata a trovare Ashley.
Per fortuna quella mattina non pioveva, la brezza fresca autunnale soffiava leggera, Victoria rabbrividì, si strinse nel giubbino, e corse dentro all'ospedale. Arrivò giusta in tempo per le dimissioni, così li accompagnò a casa, aiutandoli,portando lei la borsa del cambio, mentre Robert teneva tra le braccia Ashley che una volta a casa, posò nel divano.
Doveva stare in assoluto riposo.
Il signor Holmes guardò la moglie sorridendole -"ora vado a lavorare, mi sento tranquillo a lasciarti con Victoria, con il prossimo stipendio, compro un telefono , così ti posso chiamare a tutte le ore!"
Ashley lo abbracciò, respirando a fondo l'odore del marito, -"ti amo Robert!"
-"ti amo piccola Ashley!" le accarezzò il viso e dopo averla baciata le salutò e andò al lavoro.
Victoria aveva provato una profonda invidia per la sua amica, anche lei voleva quel tipo di amore, si chiese se mai un giorno con James ci sarebbe arrivata.
Quando Robert uscì pensò a ciò che aveva detto, un telefono, avevano bisogno di un telefono.
-"Ashley ferma qui, torno subito!"
-"Victoria dove vai!"
-"a comprare un paio di cose!"
La giovane signora Lee uscì dal condominio, si diresse verso la 23 esima strada ed entrò nel negozio Richard e Son.
-"buongiorno vorrei acquistare un telefono e una tv!"
Il commesso la guardò, sorridendole, -"ok, allora le mostro prima i telefoni, ecco qui.."
-"senta ho poco tempo, me ne dia uno e basta, non m'interessa il colore, la forma né il costo!"
-"va bene, signorina, allora ecco qui!" Il commesso prese una scatola e la mise sul banco, -"ha già una compagnia telefonica?"
-"no!"rispose Victoria
-"ok le faccio il contratto con t- mobile, li chiamo subito così appena, lei installa il telefono, loro attivano la linea"
-"ottimo grazie!"
Il commesso telefonò alla compagnia attivando il contratto, -"a che nome devo mettere? "
Victoria rispose prontamente -"a Robert Holmes!"
-"ecco fatto, i primi tre mesi sono compresi con l'acquisto del telefono, ora possiamo andare a vedere le tv" il commesso l'accompagnò a vederle -"qui mi deve dire se la vuole grande media o piccola!"
-"va bene una media grazie!"
Di nuovo il commesso annuì, -"la televisione, la porta via adesso o la viene a prendere dopo? Ha la macchina qui fuori?"
Victoria riflettè ,-"no...vengo a prenderla più tardi, sono venuta a piedi fino a qui, porto via solo il telefono!"
-"d'accordo... sono 659 dollari in tutto!"
Victoria tirò fuori la carta e quando il commesso, inserì la carta nel lettore ATM, la carta segnò che era stato superato il limite consentito.
-"mi spiace signorina, ha superato il limite consentito dalla carta, ha un tetto di 350 dollari." le disse il commesso.
-"che cosa? Ma da quando ho questo limite?"
Il commesso sollevò le spalle-"mi spiace, cosa vuole fare?"
-"va bene... me li può tenere da parte mentre cerco di risolvere questo problema?"chiese Victoria.
-"ma certo, nessun problema! Che nome devo segnare?"
-"Adams!"
Il commesso annuì, e scrisse il nome sulle scatole. Victoria uscì arrabbiata più che mai, per prima cosa passò in banca, dove il direttore, la informò, che il marito era passato in banca all'inizio di settembre, stabilendo un tetto massimo nella sua carta di credito.
-"per cui io non posso spendere più di 350 dollari al giorno?"
-"esatto, e non  può prelevarli, senza il consenso del marito!"le disse il direttore.
-"capisco..." disse Victoria con la rabbia alle stelle.
Salutò il direttore e si diresse al Flatiron Building all'incrocio tra la Fifth Avenue e Broadway, un edificio vecchio , completato nel 1902, dove gli uomini d'affari dell'élite dell'epoca, fondarono i loro uffici. Il padre di James era diventato a capo di tutto lo stabile, ora il figlio conduce e conclude gli affari.
Victoria ispirò profondamente, entrò nello stabile,trovò subito un' operatrice call center che l'accolse con un sorriso.
-"salve, in che piano posso trovare il signor James Lee?"
-"ha un appuntamento signorina?"
-"no, sono sua moglie!"
L'impiegata la guardò, -"capisco, sento al piano di sopra cosa mi dicono!" L'operatrice si mise in contatto con le segretarie del signor Lee, -" è occupato mi dicono!"
-"io ho bisogno di parlare con mio marito, è urgente, occupato o no mi riceverà, perché altrimenti mi arrangio a cercarlo, spero non vogliate che faccia una scenata!"
L'impiegata ripete tutto alla segretaria, che dopo aver sentito il signor Lee, la fecero salire fino al 60 esimo piano.
Appena uscì dall ascensore, Victoria si trovò una ventina di occhi che la osservavano con curiosità.
Sollevò in aria il nasino e si avvicinò alla segretaria che aveva la scrivania vicino all'ufficio del marito.
-"salve, sono qui perché ho urgente bisogno di parlare con mio marito, il signor Lee.
-"il signor Lee è impegnato, appena si libera uscirà fuori e la riceverà!"
-"allora aspetterò!" Sebbene Victoria avesse fretta, non poteva mollare, doveva parlare con James.
Dopo cinque minuti James uscì dall'ufficio, cercando con lo sguardo la moglie, un lento sorriso gli comparve sulle labbra, per nulla intimorito dalla sguardo bellicoso di Victoria , il direttore lo aveva chiamato dieci minuti prima, informandolo che la moglie era andata a chiedere spiegazioni sui soldi.
-"prego Victoria!" James si fece da parte e la fece entrare.
Quando l'uomo chiuse la porta la moglie lo attaccò.
-"James Lee come hai potuto darmi un massimale da spendere?"
-" calma tigre, cosa dovevi comprare che ti servivano più di 350 dollari?"
-"non sono affari tuoi su come spendo i miei soldi, quelli sono soldi miei, del mio stupido fondo, se voglio comprarmi una tv, tu non me lo devi impedire!"
-"ah ecco! Una tv, ma cosa te ne fai eh?"
-"cosa ti ho detto? Non sono affari tuoi!"
-"è qui che ti sbagli, sono affari miei, sei mia moglie, sono io che amministro i tuoi soldi, sono quindi io che decido quanto puoi spendere! Quindi ripeto cosa vuoi fare con una tv?"
Victoria strinse i pugni, -"la voglio prendere per tua sorella!"
-"mia sorella può stare anche senza, non è un bene necessario! Non voglio che spendi soldi per lei, ha fatto una scelta, smettila di pagargli le cose!"
Victoria gli si avvicinò e gli puntò il dito sul petto,
-"faccio ciò che mi pare con i miei soldi,togli quel tetto sulla mia carta!"
James gli afferrò la mano e l'avvicinò a se, le posò una mano sulla nuca avvicinandola alla sua bocca, -"non tolgo un bel niente!"
La risposta di Victoria venne soffocata dal bacio che il marito le diede, non le permise di staccarsi, fino a quando non la sentì cedere.
La sollevò tra le braccia e la fece sedere sul tavolo, continuando a baciarla, le sbottonò la camicetta, -"James fermo!" Victoria cercò di allontanargli le  mani, il marito la ignorò e scese a baciarla sul collo e per poi succhiare la porzione di pelle sopra il seno, le sbottonò i jeans, infilandole una mano, che venne prontamente bloccata da Victoria.
-"James no!"
-"shhh Victoria, non lo abbiamo mai fatto nel mio ufficio, non sei mai venuta a trovarmi!"
James cercò di sfilarle i jeans.
-"James no! Devo andare, sono arrabbiata con te e comunque ho le mie cose!" disse imbarazzata.
Il marito si staccò da lei. -"oh, ti sono venute, quindi niente bebè in arrivo!"
Victoria sollevò la testa, si riabbottonò la camicetta stizzita -"no! Niente bambino! Ora vado, devo cercare di risolvere in qualche maniera il tuo casino!"
James le sorrise , -"e come credi di fare?"
-"non lo so, ma in qualche modo farò!"

Victoria ritornò al negozio, prese il telefono e lasciò la tv in sospeso pagando l'acconto.
-"domani pagherò il resto e porterò via la tv!"
Tornò a casa di Ashley.
-"eccomi qui Ash!"
-"ma dove sei stata?"le chiese l'amica curiosa.
-"sono andata a comprare un telefono, poi dovevo comprare un altra cosa, ma quella arriva domani!"
-"ma non dovevi Victoria, spendi sempre tanti soldi per noi!" le disse l'amica con le lacrime agli occhi.
-"li spendo per cose giuste, utili, non in cose stupide come fanno le altre!"
Victoria collegò il telefono, è proprio come aveva detto il commesso la linea era collegata.
-"per i primi tre mesi siete a posto,così puoi chiamare me o Robert quando vuoi, e io posso chiamarti!"
-"oh Vic!"Ashley l'abbracciò!
Passarono tutto il giorno insieme, alla sera James l'andò a prendere.
Quando entrò registrò il nuovo acquisto, guardando poi a lungo sua moglie.
-"ora devo andare Ash ci vediamo domani!"
-"va bene Vic grazie di tutto!"
Le due ragazze si abbracciarono.
Per il ritorno i coniugi Lee stettero in silenzio, nessuno dei due parlò, neanche durante l'ora di cena, dove chiacchierava incessantemente la signora Amanda. -"sapete la novità? Alison la moglie di Reese aspetta il suo primo figlio, e anche la nipote di Taylor è incinta. Insomma non vedo l'ora di dare anch'io la notizia, cara quando ti devono arrivare?"
Victoria spezzò un pezzo di pane, lo mise in bocca e dopo aver deglutito sorrise alla suocera. -"Oggi, oggi mi sono venute."
La mamma di James perse l'espressione sognante dal viso. -" oh che peccato cara, sarà per il prossimo mese!"
Victoria annuì, dentro di sé sorrise, perché sapeva già che non lo sarebbe stata neanche il mese dopo.
Andò poi in camera, si fece la doccia e uscì con il suo nuovo baby doll, trovò il marito seduto nel letto.
-"perché hai comprato ad Ashley un telefono?"
-"perché ne hanno bisogno!"rispose ovvia Victoria prendendo un libro dal comodino.
-"come pensi che avrebbero vissuto ad Austin?"
Victoria ci pensò su e sollevò le spalle -"non lo so, ma sono qui, li aiuto perché mi va"
James scosse la testa, dopo di che l'attrasse vicino a sé, le tolse il libro dalle mani e la baciò , le accarezzò il seno voluttuoso, le scostò il corpetto, baciandole il capezzolo.
-"James no!"
-"shh Victoria stai buona, sempre a dire di no, lasciami fare!" riprese a baciarla, poi la stese nel letto e iniziò a toccarla da per tutto, togliendole il primo indumento, le sganciò il reggiseno e iniziò a succhiarle i capezzoli, Victoria persa nelle sensazioni gli accarezzò i capelli, poi il marito la sollevò tra le braccia e scese dal letto portandola davanti l'enorme specchio.
-"guarda quanto sei bella, così innocente e peccaminosa!"
Victoria imbarazzata si coprì il seno, il marito  le scostò i capelli e le baciò il collo guardandola nello specchio, le prese le  mani e le tolse dal seno.
-"James.." Victoria si lamentò, poi l'uomo le portò le braccia dietro la schiena e gliele tenne bloccate, mentre cominciava  ad abbassarle le mutandine, la ragazza si ribellò. -"James!no.. ricordi ho il ciclo!"
-"non importa Victoria, rilassati, voglio darti piacere e poi hai l'assorbente interno."
-"ma non voglio James, questa cosa mi fa sentire a disagio!"
-"ecco vedi Victoria, devi superare questa cosa, non c'è niente da essere in imbarazzo, mi piaci tutta, sei bellissima, mi piace la tua personalità, la tua testardaggine, mi piaci quando ti trasformi in una tigre, mi fai impazzire Victoria,mi fai anche tanto incazzare, ma anche questo mi piace di te, ti voglio e non ho intenzione di stare in astinenza 5 giorni.
T'insegnerò a godere anche così, a conoscere il tuo corpo. Ti sei mai toccata Victoria?"
-"noo!"la ragazza era imbarazzata, vergognosa si sentì tirare giù, sedere nel pavimento, James la costrinse ad aprire le gambe, non riusciva a guardarsi allo specchio.
-"guardati Victoria, sei bellissima!"
James, seduto dietro di lei iniziò a toccarle il bocciolo, con l'indice iniziò a stuzzicarlo compiendo movimenti circolari, poi aggiunse il medio e iniziò a sfregarla su e giù, tenendola bloccata con le braccia dietro la schiena, Victoria teneva la guancia  appoggiata al petto del marito e teneva gli occhi chiusi, non voleva guardare, ma si stava eccitando tantissimo, in un crescendo di sensazioni l'uomo riuscì a strapparle un potente orgasmo.
-"bravissima, bellissima, ora tocca a me, non spaventarti!"
James le liberò le braccia e la mise in ginocchio e le andò davanti sollevandole la testa, si abbassò i boxer, iniziò a muovere su e giù il membro -"apri la bocca e tira fuori la lingua!" Victoria obbedì, il primo schizzo la colse di sorpresa, chiuse gli occhi e retrocesse con la testa, ma il marito le afferrò il capo e la riavvicinò. -"bocca aperta!"le ordinò di nuovo, nel mentre James continua a eiaculare.
-"Dio, sei l'immagine del peccato, così erotica,sono appena venuto e ho di nuovo voglia di te!"
Raccolse lo sperma che le colava dalla guancia e gli lo infilò in bocca. -"succhia e manda giù!"
Victoria obbedì ma fece una smorfia, per il gusto strano che aveva.
James rise -"imparerai Victoria, imparerai anche questo!"

L' L'ELITE DI MANHATTANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora