-"la ringrazio dottore!"
L'ombra si bloccò nell'atto di inserire l'iniezione, aveva sentito delle voci, sentì il dottore dire altre cose, decise quindi di rimettere il tappo nella siringa,e mentre sentì la porta aprirsi, corse a nascondersi in bagno.
James aprì la porta, si avvicinò al cognato sospirando, si accigliò quando vide che la valvola della flebo era aperta, la chiuse, pensando che qualche infermiera era passata dimenticandola aperta, si sedette nel letto e lo guardò .-"ebbene cognato, eccomi siamo solo io e te, domani è il compleanno di Ashely, il primo agosto. L'anno scorso non ho potuto festeggiare il suo compleanno perché tu me l'hai portata via, sappi Robert che ti ho detestato tanto, si... le regole del cazzo dell'élite che dice che non ci può mescolare tra cetti...non hai mai dimostrato una sola volta....che di mia sorella t'interessassero i soldi, l'hai voluta proprio perché ti piaceva, e lei... abituata alla ricchezza per te, si è accontenta di vivere in un misero appartamento e... nel giro di poco lo avete reso accogliente. Mia moglie ha sempre detto che si sentiva calore quando entrava a casa vostra, cosa che non sentiva nella nostra, non riuscivo a capire cosa voleva dire... poi ho capito sai... non sono i mobili, non sono i biscotti, è l'amore, è esserci l'uno per l'altro, è vedere felice una persona, vederla sorridere, preoccuparsi se sta male, spaventarsi se sviene! Oh Robert sei il primo a cui lo dico, io sono innamorato di mia moglie. Proprio come Ash è innamorata pazza di te. Per cui caro Robert io ti ordino, anzi esigo che tu apra gli occhi in questo istante! APRI GLI OCCHI ROBERT. TORNA DA ASHLEY."
La mano di Robert si mosse un poco, gli occhi sfarfallarono. James si alzò in piedi, -"oh mio Dio Robert??" La bocca del cognato cercò di formulare una parola, il signor Lee suonò il campanello, le infermiere arrivarono in un battibaleno. -"si signore ha suonato?"
-"sì mio cognato si muove! Guardate gli occhi!"
Un infermiera corse a chiamare il dr.Yuki che andò subito a vedere il paziente, prese una lucetta dal taschino e gli aprì gli occhi che reagirono immediatamente alla luce.
-"mmmh bene, lo dobbiamo portare in sala rianimazione a fare tutti i test!"
L'allettato venne portato via e James uscì dalla stanza seguendo per il tragitto il cognato, con la speranza che gli riaffiorava nel cuore.
L'ombra uscì dal suo nascondiglio e sgattaiolò via dall'ospedale.
Dopo un'ora Victoria e la cognata tornarono all'ospedale, trovarono James che leggeva il giornale fuori dalla porta.
-"James?" disse la sorella con sguardo preoccupato chiedendosi perché era fuori.
-"ragazze eccovi!" James chiuse il giornale e si alzò in piedi. Prese per le mani la sorella -"Robert ha mosso gli occhi, ho chiamato il dottore e guardandolo con la lucetta ha visto che reagivano, è in sala rianimazione sta facendo dei test!"
Ashely si coprì la bocca, mentre le lacrime le imperlavano le guance, -"oh mio Dio! Il mio Robert!"singhiozzando abbracciò il fratello, Victoria pianse anche lei, pregando che finalmente quel periodo brutto avesse una fine.
Il dottor Yuki arrivò insieme al paziente. Ashley appena lo vide corse vicino al letto del marito, -"Robert !!"
L'uomo apri la bocca ma non gli occhi, -"A-Ash.."
-"amore mio, amore mio!" Scoppiò a piangere, affondando la faccia nel petto dimagrito dell'uomo, che a fatica sollevò la mano per accarezzarla, ma solo l'azione fu così faticosa che gliela appoggio adosso riposandola sulla schiena della moglie.
Il dr. Yuki di schiarì la voce -"bene, ho ottime notizie che questo ragazzone si rimetterà presto in forma, dovrete tutti portare pazienza per un po' perché ha bisogno di tempo il corpo per tornare a funzionare! Ora dobbiamo riportalo in camera, non possiamo stare qui in corridoio", disse ridacchiando.
Ashley si sollevò, ma non mollò mai la mano del marito, neanche quando avevano bloccato il letto nella camera.
Victoria e James lasciarono la stanza, in modo che la coppia stesse un po' in privacy. La piccola Megan era a casa con la tata Florence che James aveva assunto, perché la sorella che passava giornate intere all'ospedale, non poteva tenerla lì con lei tutto il dì, e inoltre così dava un motivo ad Ashley di tornare sempre a casa per lei.
James portò a casa di Jo, Victoria, così poteva dare all'amica un po' di belle notizie, lui doveva passare alla centrale e parlare l'ispettore Kidman che stava seguendo il caso di Robert.
A casa Ardy, Josephine urlò di gioia quando seppe che il marito di Ash finalmente si era risvegliato.
-"Dio ti ringrazio, almeno una bella notizia! Ma aspetta tu, stamattina non avevi l'ecografia con il dottor Walker?"
Victoria sorrise, si accarezzò la pancia -"si, è andato tutto bene, sono due macchietti!"
-"oh cielo! Victoria!" Josephine l'abbracciò, che bello sei contenta?"
-"si, anche se avrei voluto una femmina almeno!"
Jo le sorrise -"la prossima volta avrai una femmina."
-"Josephine!!! Ti ci metti anche tu?"
Jo scoppiò a ridere, se la chiamava per intero significava che l'aveva fatta arrabbiare!
Le fece l' occhiolino e anche Victoria si unì alla risata.
-"sono contenta di averti visto ridere signora Ardy!"
-"si, era da un po' che non mi sentivo in forma, cosa ne dici di andare fuori a fare una passeggiata fino a central park, magari ci prendiamo qualche cosa di buono al NY Bakery, non so tu ma io ho sempre voglia di qualcosa di dolce!"disse Jo accarezzandosi la sua pancia, era al quarto mese, un mese in meno di Victoria.
-"anch'io, quindi andiamo che sento già le voglie che chiamano!"
-"bene, avviso Thomas, lo devo chiamare quando esco!" Josephine alzò gli occhi al cielo.
Victoria rise, conosceva bene anche lei quella parte.
Velocemente la signora Ardy avvisò il marito,che al telefono non la lasciò, finché non le aveva fatto mille raccomandazioni che includevano anche Victoria.
-"Gesù! Che uomo, avvisa lui James!" disse Jo scuotendo la testa.
Uscirono passeggiando per Manathan, presero in pasticceria delle fragole ricoperte di cioccolata.
Camminarono e per strada incontrarono Ruth e sua figlia Fanny, che guardandole dall'alto al basso disse:-"oh guarda chi si vede, le signore più signore del Ton! Ancora noi ci chiediamo come i vostri mariti, abbiano potuto cadere così in basso sposandovi." La madre rise per ciò che aveva detto figlia .
-"hai sentito Jo, se lo chiede, proprio lei che ad oggi non si è ancora sposata!" disse Victoria, con ciò le due amiche risero e proseguirono per la loro strada.
-"attenta Victoria, prima o poi dal piedistallo cadrai, e quando atterrati non ci sarà nessuno a tirarti su! E in quanto te Josephine March, la terra dove è stata sotterrata tua sorella è ancora fresca! Non ti vergogni?" disse la signora Wallace.
Le ragazze si fermarono e si voltarono, Victoria strinse i pugni sopratutto, dopo aver visto come l'ultima frase sputata da Ruth aveva ferito i sentimenti della sua amica .
-"andiamo Jo, non abbiamo tempo da perdere con certa gente!"
-"certo che no, a furia di frequentare certi cetti, qui ci siamo abbassate parecchio!"disse Fanny maligna.
Victoria le sorrise apertamente-"hai ragione Fanny! Hai proprio ragione!"detto ciò si voltò e trascinò via Jo, ma a quanto pareva madre e figlia avevano proprio voglia di continuare.
-"certo che ho ragione, pensa un po' a Josephine, anche se la polizia non ha trovato nulla a carico di sua marito, quasi tutta la gente dell élite sospetta Thomas di omicidio, e invece tu Victoria, a causa tua metti sempre James a difenderti quando presidia il comitato, mettendolo contro sua madre, ma la gente... se ne sta accorgendo... vero madre?"
Ruth rise, -"certo che si, tutti si stanno accorgendo quanto Victoria Adams sia una pezzente!"
Con questo le donne si voltarono e se ne andarono.
Victoria tremò di rabbia, strinse la mano di Josephine che cercava di trattenere le lacrime di rabbia e impotenza. Camminarono fino al parco
dove si sedettero.
-"mi hanno fatto venire una rabbia quelle due la, e Ruth mi ha fatto sentire uno schifo !"disse Jo.
-"Ruth e Fanny fanno schifo, non tu, non hai niente da rimproverarti!"le disse Victoria, anche lei provando una rabbia profonda.
Stettero un po' in silenzio godendosi il sole dell'ultimo giorno di luglio, cercando di ritrovare un po' di calma interiore.
-"senti un po' Jo, andiamo a salutare gli uomini, sento il bisogno di avere un abbraccio da James, poi andiamo a pranzo fuori e infine andiamo a comprare un regalo ad Ash!"
-"ci sto, anch'io ho bisogno di sentire Thomas!"
A braccetto le due s'incamminarono fino al palazzo dove lavoravo i loro mariti. L'operatrice call center disse loro, che i mariti si trovavano al 52 esimo piano, per una riunione, avrebbero potuto salire a aspettare in sala d'attesa.
Quando i due uomini uscirono, non si aspettarono di trovare le loro belle mogli e pronunciarono sorpresi il loro nome.
-"cosa fate qui?" James sorrise abbracciando la sua Victoria.
-"avevamo voglia di vedervi!"rispose semplicemente lei.
-"mmmh cosa è successo? Ti ho lasciata da Josephine circa 2 ore fa!"
-"niente... e che avevamo voglia di fare una passeggiata!" rispose Victoria. Il marito la guardò dubbioso, poi mentre la teneva abbracciata sollevò lo sguardo sul suo più caro amico, un muto messaggio passo tra di loro.
Le due donne stettero appiccicate ai loro mariti per un po', poi si staccarono.
-"bene, ora vi lasciamo in pace, io Josephine usciamo a pranzo insieme, poi andiamo a prendere un regalo per Ashely, e infine andiamo a trovare Robert!"
Thomas scruttò il volto della moglie e poi guardò il suo amico che annuì e disse. -"andiamo fuori a pranzo tutti e quattro!"
James proseguì -"compriamo poi insieme dei regali per Ashley"
-"andiamo quindi a trovare Robert"continuò Thomas
-"e poi andate dritte a casa a riposare! E nel frattempo ci direte cosa è successo stamattina da farvi venire qui da noi, che in una normalità di casi..."disse James
-"sarebbe finita diversamente..."concluse Thomas guardando la moglie e facendole l'occhiolino.
James sorrise allo sguardo stupito della moglie che aveva capito benissimo l'ultima parte.
Le due donne, si coprirono il viso e a vicenda e scossero la testa, ma non poterono poi infine scoppiare a ridere.
Durante il pranzo si rilassarono tutti e quattro, comprarono un sacco di regali per Ash, ma anche cose per Robert da portare all'ospedale. Dopo essere andati a trovarlo al ritorno finalmente, mentre tornavano a casa, seduti nel retro della limousine di James, le mogli vuotarono il sacco raccontando il brutto incontro avuto durante la mattinata.
-"quelle arpie! Non dovete badare però a ciò che dicono, perché sono spinte entrambe dall'invidia."disse James.
-"esatto, non sanno nulla, di nulla, parlano solo a vanvera ascoltando solo pettegolezzi! Dovrebbero un po' di più pensare a loro!"disse Thomas accarezzando il ventre della moglie,e baciandola.
Anche James, coccolò sua moglie prendendola in braccio e abbracciandola stretta a se. Poi le baciò la bocca, stuzzicandola con la lingua finché non la moglie non aprì le labbra permettendo al marito di approfondire il bacio.
La limousine si fermò nello stabile di Thomas e i coniugi Ardy scesero.
Poi anche James e Victoria tornarono a casa. Il signor Lee avvisò l'autista George di andare in ospedale a prendere Asheley .
A casa Victoria strappazzò la nipotina, si godette la quiete prima del ritorno della suocera che ancora non sapeva le novità.
Asheley arrivò dopo un ora, finalmente la sua pelle pallida dell'ultimo periodo, era ritornata a splendere,e anche il sorriso e la vivacità era ritornate a costellare il viso della donna.
-"oh Victoria, prima di andare via, ho aiutato Robert a mangiare, ha mangiato tutto, domani gli porto Megan, ha voglia di vederla. Mamma mia, sono così felice, ho avuto tanta paura."
Victoria abbracciò la sua amica. -"ho avuto paura anch'io, sono felice che sia finito tutto bene per Robert!"
-"lo sai che James ha messo delle guardie che piantonano la stanza di Robert!"
Victoria inclinò la testa -"ma perché?"
-"per proteggerlo, e io sono tanto felice che ci siano!"
Victoria sorrise e insieme ad Ash si diresse in sala da pranzo. Quando si sedettero a tavola per mangiare arrivò Amanda.
-"scusate il ritardo, oggi sono stata impegnata tutto il giorno a progettare la festa per Ashley, domani compi 22 anni, l'anno scorso non ho potuto festeggiarlo e anche se so che non hai voglia, perché sei triste e blah blah, domani festeggiamo, così riacquisti un po' di colore, perché sai, anziché illuderti come fanno gli altri tuo marito non si risveglierà mai dal coma!"
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L' L'ELITE DI MANHATTAN
ChickLitVictoria Adams è una ragazza solare d simpatica, ama le tute e odia tutto ciò che riguarda il suo mondo, cioè l'elite in cui è nata. Ha una migliore amica che si chiama Ashley a cui vuole tantissimo bene. Poi c'è James il fratello di Ashley, l'uomo...