"Lo sai che io ci sarò per te sempre, vero?" Mi chiede Ashton.
"Si che lo so, perché me lo stai dicendo?" Chiedo confusa. Certo che lo so.
"Perché non voglio che tu faccia stupidaggini, sai che cosa ne penso a riguardo" Mugola.
"Riguardo cosa?"
La stanza comincia a girare, mentre io e Ashton rimaniamo fermi nei nostri posti.
"Niall" Ghigna.
Niall?
"Niall non deve esistere più per te, Megan. Lo devi dimenticare, come hai fatto in passato. Tu e solo tu ti ricordi di quel ragazzo" Ride.
"E tu no?" La paura cresce dentro di me.
"No, io non me lo ricordo. Tu si e sai di essere in pericolo" La sua espressione si addolcisce.
"Pericolo?"
La stanza si ferma di colpo e le pareti svaniscono nel nulla. Pian piano, Ashton scompare dalla stanza e rimango da sola. Di nuovo.
Cerco una via di fuga, come se fossi in una scatola e cercassi l'uscita.
"Meg" Qualcuno sussurra.
"Chi c'è?" Urlo. Non ho paura.
"Sono io, Meg" Il bambino senza volto si fa vedere.
"Tu.." Mormoro indicandolo.
Il suo abbigliamento è immacolato, come ricordavo.
"Smettila di cercare di ricordati di me" Sussurra.
"Io voglio ricordarti" Mi avvicino a lui. Devo scoprire chi è.
"Non devi.. Loro ti prenderanno" Continua a mantenere un tono di voce basso, come se non volesse farsi sentire.
"Loro chi?"
**
La testa mi sbatte in un modo incredibile, come se avessi preso una sbronza. Eppure, ieri sera sono stata tutto il tempo con i miei amici e non abbiamo bevuto niente.
Arranco verso la mia sveglia. Di solito è mia madre che mi viene a svegliare, quell'affare assordante serve solo di precauzione quando si addormenta da qualche parte. Butto le coperte per terra e mi precipito in bagno. Ho bisogno di una doccia ghiacciata, questo sogno mi ha sconvolto.
Che cosa significa quello che ha detto Ashton?
Perché non devo ricordare quel bambino?
Perché sono in pericolo?
Apro l'acqua calda e mi tolgo i vestiti. Mi guardo allo specchio e non mi sembra di avere un brutto aspetto. Le mie pupille non sono dilatate e le mie occhiaie non sono eccessivamente nere. Sarà stato quel sogno orribile a crearmi questo mal di testa, penso.
Mi infilo sotto il getto dell'acqua calda e regolo la temperatura affinché sia meno tiepida del solito.
Che cazzo mi sta succedendo?
Le mie tempie pulsano da morire e mi sembra di stare su una montagna russa. Sento che potrei vomitare anche adesso.
Chiudo l'acqua e copro il mio corpo con un accappatoio. Scendo dalle scale con solo questo addosso, in cerca dei miei genitori. Nessuno dei due sembra essere qui.
'Meg, siamo dovuti scappare appena tua madre è arrivata. Ci vediamo domani in giornata,
Mamma e Papà.'
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Suspects • H.S.
Fanfiction"È la vita. Non è che fuori da queste mura sia perfetta, ma è sempre meglio di ciò che si trova qui dentro. Qui sei in trappola, uno schiavo. E no, non sto parlando di lavori forzati. Sto parlando di uno schiavo degli stereotipi, dei pregiudizi e de...