Passo un'ultima volta la spazzola sui miei capelli lunghi e mi fisso allo specchio. Le mani mi tremano, sento la preoccupazione correre giù e su per il mio corpo.
Sobbalzo leggermente quando qualcuno bussa alla mia porta. Infilo velocemente i miei tacchi e vado verso la porta, aprendola in modo decisamente troppo lento.
"Allora, sei pronta?" Ride leggermente Harry, mostrandomi uno dei suoi sorrisi più belli e sinceri.
"Certo" Sorrido leggermente, uscendo dalla stanza e scendendo al piano di sotto seguita da Harry.
"Allora andiamo" Continua a sorridere, prendendomi per mano e trascinandomi letteralmente fuori dall'appartamento.
Sento il cuore battere velocemente e, per una volta nella mia vita, sono senza parole.
Un leggero venticello colpisce il mio viso, facendomi sentire meglio."Sei silenziosa" Fa notare Harry.
"Beh, non so che cosa dire. Non mi sono mai trovata in una.. situazione del genere" Dico insicura, cercando in tutti i modo di non far scontrare il suo sguardo con il mio.
"Andiamo, ho visto come i ragazzi ti morivano dietro" Mi deride, alleggerendo la situazione.
"A dire la verità, avevano tutti quanti il terrore di venire vicino a me" Rido nervosamente, sentendomi una stupida. Ho perso tempo con quelle cose, ho solo sprecato un pezzo della mia vita. Ho sempre detto di voler venire qui, dentro il muro, ma non avevo mai visto veramente oltre quel muro.
"Questo lo credi tu" Fa spallucce, stringendo ancora di più la mia mano.
"Forse" Sorrido, sentendomi imbarazzata.
"A te.. manca Ashton?" Mi chiede. Il suo tono cambia, tutta l'atmosfera cambia.
"Da morire. È passata una settimana e mezza, e sento di aver perso una parte di me" Dico in modo malinconico, sentendo il senso di colpa crescere in me. È tutta colpa mia.
"Oh.." La sua voce è come un soffio, facendomi capire perfettamente che gli dispiace.
"Sai, lui c'era. Sapere che ora non c'è più e che magari non ci sarà mai, mi fa sentire ancora più orribile come persona. Se veramente lui non mi volesse, prenderei un momento per dirgli grazie. Solo quel secondo per dirgli un grande e meritato grazie, poi lo lascerei andare. Per te potrebbe sembrare strano, ma lui è stato ed è parte di me. Ed ancora adesso sento di aver commesso qualcosa di grave, nonostante non so che cosa sia. Solo il fatto di essere viva mi fa sentire in colpa. Questo.. posto non doveva esistere, queste persone non dovevano essere qui. Tu, Harry, non dovevi essere qui. Mi sento in colpa anche per questo, perché per colpa mia sei rinchiuso dentro queste mura. Non so di chi fidarmi, e l'unica su cui avevo puntato tutto non si fa trovare. I miei genitori fanno schifo, nonostante pensassi fossero perfetti, forse anche troppo" Le lacrime cercano spazio tra le mie guance, non trovandolo. È tutta colpa mia.
"Tu non hai fatto niente. Sai, Megan, noi non siamo il riflesso dei nostri genitori e le conseguenze delle loro azioni non le conosciamo nemmeno. Tu non sapevi. Non è colpa tua, ne di nessun altro" Ci fermiamo in mezzo al marciapiede. Stringe la mia mano e mi attira tra le sue braccia, facendo scontrare i nostri petti.
"Ti porterò Ashton" Sussurra al mio orecchio.
Scrollo il pensiero dalla mia mente e mi concedo a un suo abbraccio. Ne ho davvero bisogno.
"Andiamo a vedere le stelle?" Propone Harry. Annuisco, cercando di sorridere nel miglior modo possibile.
Camminiamo in silenzio. Nessuno ha bisogno di parlare, di spiegazioni o cose del genere.
Ci siamo detti tutto quello che dovevamo dirci.
Camminiamo per dieci minuti, mano nella mano. Una distesa di prateria si fa spazio davanti ai nostri occhi, facendomi quasi mancare il respiro.
Guardo Harry, e lo guardo bene. La luce fioca della luna e delle stelle fa risaltare i suoi occhi chiari. La massa di capelli, che ricadono ordinatamente sulle sue spalle, sono perfettamente portati dietro le orecchie.
È incredibile come in pochi giorni una persona possa farti sentire in questo modo.
Ci sediamo sull'erba, meticolosamente tagliata. Tenendoci sempre per mano, ci distendiamo su questa.
Il fiato per poco non mi manca. Qui le stelle sono qualcosa di spettacolare. Si riescono a vedere proprio tutte. La luna gli fa compagnia, ma solo metà.
Poi vedo una stella, particolarmente luminosa. Vicino a questa, o almeno alla mia vista, ce n'è un'altra. Solo che questa è meno luminosa, meno bianca e più spenta.
Ecco, io vedo in quella stella me stessa. Spenta, quasi inutile. E poi, quella luminosa mi ricorda Harry.
Per la sua bellezza e grandezza: qualcosa che non può non stare in un cielo del genere.
Lontani, ecco. Nello stesso cielo, ma qualcosa di troppo lontano. Lui è irraggiungibile per me, per il mio carattere e per la mia paura. Sento di conoscerlo e che io mi devo fidare di lui, e vorrei veramente farlo. Ma dopo Peter per me è davvero difficile.
Ho bisogno di andare via da questo posto e dimenticare tutto. Dimenticare con Harry.
Harry's Pov
Le stelle ci fanno compagnia e mi sento davvero felice. Ci siamo avvicinati, lo sento. Sento che in lei sta crescendo qualcosa, anche se non so che cosa. Vedo come mi guarda, come respira quando è vicino a me. Forse è solo attrazione fisica, ma voglio sperare che non sia solo quella.
Sposto il mio sguardo su di lei, osservando quei capelli fantastici. Mi piacevano anche quelli blu, ad essere sincero, ma questa Megan mi ricorda quella che avevo lasciato.
Le sue labbra sono leggermente aperte, come se fosse incantata dalle stelle che si trovano sopra di lei.
Ed io sono incantato da lei.
"L'hai vista?" I suoi occhi si illuminano, sorridendo come una bambina felice, e gira leggermente la testa verso di me.
"Che cosa?" Cerco di tornare sulla terra, cercando di smetterla di guardarla.
Anche se è dannatamente difficile.
"Una stella cadente" Sorride dolcemente. Avvicina una mani al mio viso e sposta una ciocca ribelle, facendo aumentare il mio respiro ed il battito del cuore.
"No" guardavo altro, voleva aggiungere la mia mente.
Fa spallucce e torna a guardare il cielo. Prendo delicatamente la sua testa e la faccio appoggiare sul mio petto, sentendo il bisogno di farlo. Le sue braccia prontamente mi afferrano e ci avviciniamo di più.
Ed in quel momento, sento io bisogno di dirle la verità sul suo migliore amico e di che cosa ha scelto di fare.
So che è corto, ma avevo bisogno di aggiornare. A domani,
Baci.
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Suspects • H.S.
Fanfic"È la vita. Non è che fuori da queste mura sia perfetta, ma è sempre meglio di ciò che si trova qui dentro. Qui sei in trappola, uno schiavo. E no, non sto parlando di lavori forzati. Sto parlando di uno schiavo degli stereotipi, dei pregiudizi e de...