Capitolo 44

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Debole, inutile. Ecco che cosa sono, in questo momento.

La mia vita è momentaneamente appesa ad un filo, a giudicare dalle voci che girano in questa stanza.

Il mio stato di sanità mentale si è ripreso, dopo che il liquido trasparente si è insediato nella mia pelle. Il mio corpo non ha reagito, ha lasciato che avesse completo controllo su di me. I brividi hanno percosso il mio corpo, un gusto metallico e terribile in bocca e gli occhi bruciavano come se fossero appena stati bruciati con del fuoco.

Ma, anche con gli occhi in quello stato, ho potuto vedere un'ultima volta Harry. Il suo viso, nonostante fosse in uno stato di shock, era comunque bellissimo. Quei lineamenti, così perfetti e semplici.

Poi, buio totale. E così e stato, fino a poco fa, quando ho cominciato a sentire qualcosa. Voci, tantissime voci. Ma non appartenevano né a Harry, né a nessuno che io potessi conoscere.

E mi voglio svegliare, voglio saltare giù da questo letto scomodo ed andare da lui. Voglio scappare con i ragazzi, fuggire da questo posto e nasconderci.

Ma, in questo momento, mi trovo in mezzo a voci sconosciute.

Harry's Pov

Dannazione, non doveva andare così. Il piano era quello di prendere la macchina e fuggire da questo posto in tempo. Il piano era quello di andare in Europa e nasconderci per sempre, senza uscire allo scoperto nemmeno quando sarebbe finito tutto.

Ma le cose non sono andate così, le cose sono andate nel verso opposto.

**

Sono quasi arrivato, vedo la porta di casa mia a soli due metri di distanza. Megan respira a fatica, il suo petto si abbassa e si alza troppo lentamente.

"Madison!" Urlo, facendo aprire la porta di scatto.

La apro, aiutandomi con la spalla, ed entro in casa.

"Liam! Ashton! Aiutatemi!" Urlo, posando delicatamente sul divano la ragazza con i capelli rossi.

"Andiamo, svegliati" Le scuoto leggermente il braccio, cercando di farla reagire. "Liam!"

"Cos'è successo?" Dice un'altra voce, che riconosco subito. Louis si avvicina a me e guarda Megan quasi con adorazione, non capendo che cosa stia succedendo.

"L'hanno narcotizzata con.." La mia voce si affievolisce, non volendo continuare la frase.

"Con che cosa, Harry?" Mi incita a parlare, ma viene subito quando Niall lo affianca. "Louis, hanno bisogno di te. Ci penso io"

Il ragazzo con i capelli castani mi guarda un attimo, prima di girarsi e salire le scale velocemente.

"Che cosa le è successo?" Mi chiede il biondo, accucciandosi affianco a me e spostando dei capelli dal viso della ragazza distesa.

"Loro hanno usato.." Il panico si impossessa di me, realizzando che cosa hanno veramente usato. E' vero, morirà. E se non succederà, dormirà per tutta la sua vita. Mi alzo in piedi, tirandomi nervosamente i capelli.

"Cosa hanno usato con lei? Chi?" Il ragazzo si alza, posando una mano sulla mia spalla per cercare di fermare i miei movimenti bruschi.

"I Lewis" Rispondo secco, senza pensarci due volte.

I suoi occhi si spalancano e ritorna dalla ragazza, che non si è mossa di un centimetro. So che ha capito che cosa hanno usato, so che ha capito che cosa succederà.

"La nebbia" Pronuncia il nome di quell'intruglio e mi tappo le orecchie, per istinto.

Dovete sapere che, la nebbia viene usata come mezzo di tortura. E' uno dei tanti metodi per punire le persone che stanno qui dentro, senza però ucciderle. A loro non servono vittime o corpi da seppellire, loro vogliono ordine e disciplina. E la nebbia viene usata per indurre allucinazioni, capogiri. Viene usata per staccare il cervello dalla realtà e "punire" il soggetto con tecniche di manipolazione.

Suspects • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora