Capitolo 43

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Silenziosa. Ecco cosa sono, silenziosa.

Se Niall e Louis non avessero varcato quella porta, forse, non sarei mai riuscita ad uscire dall'appartamento e percorrere le strade buie di questa città spettrale.

Cammino, anche se non so dove andare. Mi maledico mentalmente per non aver preso la giacca, dato che Novembre è alle porte e non fa decisamente troppo caldo.

Sapere che Peter non è morto, mi fa sentire meglio. Non avrò una vita sulla coscienza e la mia potrà essere normale.

Ma c'è qualcosa, questa sensazione che mi sta lacerando. Harry è in pericolo, per colpa mia. Odio essere la causa di ogni problema.

Noi dobbiamo solo scappare, dannazione. Tutti e cinque. Dobbiamo prendere anche Ryan e portarlo via, per spiegargli tutto. Dobbiamo portare Liam, Niall e Louis fuori da qui. Loro non meritano la morte, non meritano questo.

Dobbiamo portare Ashton in un bel posto, dove possa giocare a fottball tutto il giorno. Tutta la vita.

Dobbiamo portare Harry fuori, perché io ho bisogno di lui.

Credo di essermi innamorata. E no, non lo dico solo perché mi piacciono le sue mani vellutate e i suoi occhi magnetici. Io lo dico perché lui è una persona vera, di quelle che darebbero la vita per un'altra persona. Ma non lo ammetterà mai, no. Lui deve tenere su questa maschera da ragazzo arrogante, che forse stona con il suo carattere vero.

Ma so che lo fa per proteggere le persone che ama, perché preferirebbe ricevere un proiettile dritto nel cuore piuttosto che il proiettile colpisca Ashton. E sapete perché? Perché lui vuole solo la felicità delle persone, la mia felicità

Ma forse, lui non si è ancora reso conto che è lui la mia felicità. Non si è reso conto dell'aureola di bontà che fluttua sopra la sua testa.

Quale ragazzo avrebbe preso me, Megan, ragazza problematica e l'avrebbe portata qui per salvare il suo migliore. Quale ragazzo mi avrebbe difeso con i denti e con le unghie e mi avrebbe aspettato, rimanendo dietro un monitor per tutti questi anni.

Ditemi voi, quale ragazzo. Harry, lui è quella persona.

E forse fa bene a mantenere questa faccia da duro, perché so che le persone si approfitterebbero di lui.

Ma io, adesso, ho bisogno di Harry. Del mio Harry.


Delle luci bianche improvvise accecano i miei occhi, costringendomi a coprirli con entrambe le braccia.

"Megan, amore" Quella voce.

"Alex" Rispondo indifferente, nominando il nome di mio 'padre'.

"Che c'è, non mi chiami più papà?" Ghigna diabolicamente. Cerco di guardare oltre il mio braccio, ma è quasi impossibile. La luce è troppo forte e non riesco a vedere niente.

"Jodi, la nostra bambina ha deciso di tornare da noi" Ride. Ma niente mi può scalfire, ora. Devo solo trovare Harry e andarmene. Anche se non conoscerò mai mia madre, Faith.

"Non sono la vostra bambina" Rido, trovandola una cosa esilarante.

"Certo che lo sei, amore. Dai, vieni qui da noi e torniamo a casa" Dice con voce rassicurante mia madre, ma non fa che aumentare il mio disgusto nei suoi confronti.

"Brutti scemi, davvero credete che io non sappia niente?" Sbotto, coprendo i miei occhi con le mani. Ma la luce filtra lo stesso, stordendomi.

"Noi sappiamo che tu sai, ma non sappiamo cosa sai" La voce di mio padre si fa seria. E quando fa così, vuol dire che è la verità. Lo conosco troppo bene.

Suspects • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora