"Qualcuno è venuto a salvarci"
Mi rialzo, cercando di non pensare a quelle parole. Se davvero qualcuno fosse qui per noi, non vorrei farlo sapere a Peter. Magari lui l'ha già visto, oppure Ryan si sta inventando tutto, ma devo pur sempre sperare in qualcosa.
"Come mai hai tinto i capelli? Sai che amavo quel blu" Comincia a squadrarmi da capo a piedi, rastrellando il mio corpo.
"Volevo cambiare" Dico a denti stretti, sperando che abbia capito che non mi deve fissare così.
"Stai bene, ma mi piacevi di più con quel blu. Ti rendeva così sexy e misteriosa.." Dice maliziosamente, cominciando a camminare intorno al mio corpo e quello di Ryan. Si mette una mano nei pantaloni e con l'altra si accarezza il mento, continuando a guardarmi.
"Chi ti ha fatto quel graffio?" Cambio discorso, cercando di provocarlo. Ma allo stesso tempo, Peter deve avere gli occhi puntati su di me se qualcuno può liberarci. Sono una distrazione, anche se non vorrei esserlo.
"Ti interessa?" Ghigna, avvicinandosi sempre di più a me. Indietreggio leggermente, scavalcando il corpo di Ryan.
"V-Vorrei sapere chi te l'ha fatto" Balbetto. Peter è così vicino che posso sentire il profumo della stessa colonia che usava tutti i giorni. Intravedo qualche bracciale di cuoio uscire dai polsini della sua camicia formale, ed ancora di più riesco a leggere quel graffio.
È davvero profondo e se, ci mettessi una mano sopra, forse la perderei lì dentro."Dovresti guardarti bene chi ti circonda: le persone che ami di più farebbero di tutto per te" Sfiora con la sua mano ruvida la mia guancia, avvicinandosi pericolosamente. Sento il sangue fermarsi, mi impietrisco per quella situazione. Non sento più il cuore battere e i miei occhi sono fissi nei suoi.
"Quanto sei bella.." Mormora, pressando le sue labbra sulle mie.
Urlo per lo spavento e mi dimeno sotto la sua presa. Stringe con tutta la forza che ha i miei fianchi e cerca accesso tra le mie labbra, cosa che non otterrà mai.
Sento Ryan mugolare, e vorrei che non fosse così debole. Almeno potrebbe salvarmi, strapparmi dalle mani di questo porco schifoso.
Ero contenta che Peter fosse sparito, e speravo solo che fosse morto in un modo atroce. Ed invece si sta ripetendo la stessa cosa dell'ultima volta che ci siamo visti, ed io so che cosa fare. Forse.Gli concedo l'accesso alla mia bocca e lascio che la sua lurida lingua massaggi la mia. Sento il suo sorriso sulle mie labbra, ma presto quel sorrisetto svanirà.
Lascio che i miei muscoli si rilassino e mi lascio a lui, in questo bacio rude. Le sue mani vagano per il mio corpo, e alza leggermente il vestito. Fa passare una mano sulle mie gambe scoperte, arrivando fino alla schiena. Sento la rabbia e la paura repressa, ma forse un mondo c'è.
Afferro tra i denti il suo labbro inferiore e lo succhio leggermente, sentendolo gemere nelle mie labbra.
Ma, come lui aveva fatto a me quel giorno, mordo il suo labbro con tutta la forza e la rabbia che ho in corpo.Peter si allontana da me, ed è allora che lo vedo. Harry lo prende per le spalle e lo fa girare dalla sua parte, guardandolo con un tale odio che Dio solo sa.
"Ti avevo detto di non toccarla, non ti è bastato quello?" Ringhia, tirandolo per il colletto della camicia.
Quindi, Harry l'ha ferito in quel modo lì?Peter non risponde, ma si tiene il labbro tra le dita e non azzarda a muoversi. Distolgo gli occhi da quella scena, e mi concentro su Ryan.
"Ryan, andiamo. Devi tornare cosciente" Lo scuoto per il braccio. Apre e chiude gli occhi lentamente, guardandomi con una faccia sconvolta.
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Suspects • H.S.
Fanfiction"È la vita. Non è che fuori da queste mura sia perfetta, ma è sempre meglio di ciò che si trova qui dentro. Qui sei in trappola, uno schiavo. E no, non sto parlando di lavori forzati. Sto parlando di uno schiavo degli stereotipi, dei pregiudizi e de...