Capitolo 47

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Ci sgranchiamo un po' le gambe, e ci guardiamo intorno. Ci deve essere una via d'uscita.

"Guarda, lassù" Interviene Liam.

Seguo il suo dito, e noto una finestra dalle dimensioni piccolissime.

"Non ce la faremo mai" Borbotta Niall, frustrato.

"No, ce la possiamo fare" Ribatto io. Se ci teniamo su uno dei due lati del buco, possiamo scivolare dentro il condotto.

"Si, ma anche se fosse? Non sappiamo quanto tempo abbiamo e-" L'affermazione di Ashton viene interrotta da un suono. Un suono violento, proveniente da una pistola.

Ci giriamo tutti e sei verso la fonte del frastuono, e Alex si trova davanti a noi. Una pistola nera è tenuta tra le sue mani, e il suo camice bianco è sporco di sangue.

"Bene, bene. È stato difficile?" Ghigna, guardando verso la mia direzione.

"No, per niente" Sputo.

"Dai, vieni qui" Dice, ma non a me.

Infila la sua pistola in una tasca del suo camice ed apre le braccia, come se aspettasse che qualcuno lo vada ad abbracciare.

"Ryan!" Urla, quando nessuno lo raggiunge.

Mi giro verso il ragazzo, e noto un'espressione confusa nel suo volto. Non saprei dire se è soddisfazione oppure imbarazzo.

"Dai, lo devono sapere" Piagnucola l'uomo.

"Che cosa dobbiamo sapere?" Chiede Louis, avvicinandosi a Ryan.

"Che lui è sempre stato dalla mia parte, che ha fatto da spia. Noi sapevamo di Megan, dei suoi spostamenti" Ride l'uomo, facendomi odiare sempre di più questo posto.

"Ma non avete mai fatto niente per fermarla" Ringhio, avanzando verso di lui.

"Volevano che la tua storia d'amore continuasse, così da farti soffrire di più. Che cosa avresti fatto se l'amore della tua vita si trovasse incatenata al piano superiore? E magari torturata con qualche nostro prodotto? Volevamo che tutti voi soffriste, perché sapete troppo" Ride, tirando fuori una siringa.

"Quindi, tu hai sempre recitato?" Urla Liam, verso il ragazzo colpevole.

"Lui ha detto-"

"Io ho detto che l'avrei ucciso se avesse detto qualcosa. E non lo biasimate, sapete che l'avreste fatto anche voi" Interrompe Alex.

"Dov'è?" Chiedo, quasi urlando.

"Chi?" Ride.

"Chi non si meritava di essere la tua finta figlia!" Urlo andando verso di lui. Alza la siringa, pronto per piantarla nel mio collo. Ma sono più veloce, e la getto a terra mandandola in mille frantumi.

"Megan? Oh, sono contento che non sia veramente mia figlia" Torna serio, infilando una mano in tasca.

"Non ci provare, vecchietto" Blocco la sua mano e sfilo la pistola dalla sua tasca, mettendola nella cintura dei miei pantaloni.

"Styles, non ti dirò mai dove si trova" I suoi occhi, prima seri, ballano da un lato all'altro.

"Menti" Affermo, prendendo la pistola dalla mia cintura.

"No, i-io so dov'è" Balbetta, allontanandosi da me ed alzando le mani in segno di resa.

"Allora dimmelo" Punto la pistola alla sua testa, ma non voglio davvero ucciderlo. Voglio farlo confessare, e poi scappare via da Megan.

Non voglio uccidere ancora.

"Lei.." Cerca le parole, senza trovarle.

"Dimmelo o ti uccido!" Le lacrime mi pizzicano gli occhi. Immagini di Megan a terra, mentre implora aiuto popolano la mia mente.

Suspects • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora