Capitolo 26

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Sono qui, da sola. Sono in questo posto sconosciuto, da sola.

Cammino avanti e indietro, in cerca di qualcosa o qualcuno. Sento uno scricchiolio, ma non so definire di che cosa. Non so che posto sia, vedo tutto sfocato. Non ci sono delle forme definite, è tutto scuro e strano.

"Chi c'è?" Sussulto. Metto le mani davanti a me e comincio a muoverle, cercando qualcosa che mi possa sorreggere o perlomeno aiutare.

"Scappa" Dice una voce vicina, troppo vicina.

"Chi sei?" Urlo esasperata, strizzando gli occhi per mettere a fuoco quello che sta davanti a me.

"Megan, scappa e non venire a cercarmi. Non riuscirete a trovarmi, sono troppo nascosto. Sono da solo e sto bene, ora vai" Piagnucola.

"Ashton, sei tu?" La mia voce trema. Non ricordavo avesse questa voce così.. tagliente e sofferta.

"Ricordati che ti ho sempre amato come un fratello amerebbe sua sorella" La voce svanisce nel nulla e il mio cuore comincia a martellarmi nel petto.

"Ashton!" Urlo alzandomi dal letto, buttando le coperte a terra e dimenandomi sul materasso.

Questi sogni devono smetterla, non riesco più a dormire. Stavo così tanto bene quando i miei sogni, se si potevano chiamare così, consistevano in una parete nera senza nulla di strano.

"Che cosa succede?" Harry spalanca la porta della mia stanza con il fiatone. Sussulto leggermente per lo spavento, ma mi calmo subito dopo.

"I-Io.. Niente" Balbetto. Sono ancora imbarazzata per quello che è successo questa sera. Dopo che mi ha baciata, ci siamo alzati ed ognuno è andato a dormire nella propria camera.
Non abbiamo spiaccicato parola.

"Perché chiamavi Ashton?" Si appoggia allo stipite della porta, facendosi un codino che potesse raccogliere tutti quei capelli ribelli.

"Io.. ho fatto un incubo" Mormoro, passandomi una mano tra i capelli.

"Ne vuoi parlare?" Propone, avvicinandosi a me.

Scuoto il capo, demoralizzata. Sento le lacrime pronte ad uscire a fiumi, ma le ricaccio dentro. Sapere che per colpa mia il mio migliore amico è scomparso, mi fa venire la nausea. Sono così preoccupata e impaurita per lui, che non riesco nemmeno a dormire.

"Lo troveremo" Mi rassicura, sedendosi affianco a me.

"No, Harry" Dico decisa. Sono ancora scossa dal sogno che ho appena fatto. "Non credo a queste favolette, so che non lo troveremo. Se si sarebbe voluto far trovare, lo avremmo trovato subito. Ma lui vuole stare da solo, vuole stare lontano da me" Le parole mi muoiono in gola.

"Che stupida" Mormoro a me stessa e mi tiro i capelli, rannicchiandomi su me stessa. Non posso davvero pensare queste cose.

"Ehi, ti ho mai detto quanto io voglia trovare quel ragazzo?" Dice quasi sussurrando, avvolgendo un braccio intorno alla mia vita e attirandomi a sé.

"Perché ti interessa tanto?" Alzo leggermente il capo, notando che il suo mento è appoggiato sulla mia spalla.

"Perché si" I suoi occhi si scuriscono leggermente ed alza la testa, allontanandosi da me. Si sta per alzare, ma io gli afferro la mano.

"No, Harry. Scusami, non ne parliamo più. Ma rimani qui, ti prego"

Non so se lo sto facendo per me stessa, perché mi sento terribilmente sola e mi sento responsabile della scomparsa di Ashton, oppure lo sto facendo per Harry. Forse mi sento in colpa per aver toccato un tasto dolente e per un secondo ho avuto paura che potesse uscire da quella stanza, lasciandomi da sola con i miei incubi.

Suspects • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora