Capitolo 39

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Anonymous's Pov

Manca poco, davvero poco tempo all'evento più atteso dal mondo.

Tutti questi muri verranno abbattuti, distruggendo l'America. Ma risorgeremo, in un nuovo mondo. Interromperemo i contatti con il resto del mondo e ci espanderemo.

Abbatteremo tutte le specie inutili, tutte quelle persone ignoranti. Ci saremo solo noi, solo i migliori.

Ma con Megan qui, è tutto difficile. Se lei fosse stata fuori da questo muro, avremo potuto abbattere pure lei. È intelligente, si, ma forse troppo.

So che è qui dentro, so anche dove si trova.

Ma forse il fatto che lei sia qui mentre abbattiamo il muro è un bene. Può vedere con i suoi occhi gli orrori e tutto quello che c'è da sapere.

Manca poco, cara Megan. È una questione di giorni. 

Harry's Pov

Non so ancora se io e Megan stiamo insieme, dato che l'ultima volta mi aveva fatto intere ciò.

Dal suo comportamento mi ha messo molta confusione. Insomma, a volte mi cercava per un abbraccio, a volte non mi parlava nemmeno. È passata circa una settimana da quella discussione che abbiamo avuto, ed è stata una settimana piuttosto tranquilla.

Tralasciando il fatto che Megan è uscita ogni mattina per incontrarsi con Ashton, non abbiamo avuto notizie della vera madre di Megan e dei suoi genitori adottivi.

Sembra tutto troppo tranquillo.
**

Esco dall'edificio blu notte stremato. I miei occhi bruciano a causa della forte luce che emanavano i monitor. Ma volte mi chiedo perché sto facendo questo lavoro, e subito mi rispondo che non ho altra scelta.

Trascino i piedi su asfalto freddo, nella direzione del mio appartamento. Cammino, guardando i miei piedi. Quando qualcosa richiama la mia attenzione: Peter.

Se ne sta seduto sul marciapiede, mentre si fuma una sigaretta. Non mi nota, e io cerco di non farmi notare.

Faccio l'indifferente, continuando a camminare a testa bassa. Ma purtroppo, il ragazzo con la faccia sfigurata mi nota.

"Styles!" La sua voce fa ecco e in mezzo agli edifici, echeggiando nel mio cervello. La sua voce è tagliente, stanca e arrabbiata.

Mi fermo di scatto, sentendo la rabbia ribollire nelle mie vene.

Se non continuo a camminare potrei ucciderlo, penso.

E così mi rimetto a camminare, cercando di avere un atteggiamento indifferente. Peter si alza, afferrandomi il polso.

"Lasciami" Ringhio, liberandomi dalla sua presa. Lui fa come gli ho detto e mi guarda con un ghigno disegnato sulla faccia.

"Come sta la mia ragazza?" Da un ultimo tiro alla sua sigaretta e la getta a terra, calpestandola con le sue scarpe di cuoio.

"Non è la tua ragazza" Sputo. Lei non è la sua ragazza, è la mia.

"Oh, quindi dopo questi tre giorni state insieme?"

"Non sono passati tre giorni, ma un mese"
E infatti si sta avvicinando Halloween, ed ormai di tempo ne è passato da quando Megan ha messo piede qui dentro.

"Mi fa piacere!" Si finge entusiasta, ma la sua fronte si corruga in segno di disapprovazione.

Faccio spallucce, girandomi ed incamminandomi verso la mia destinazione.

Devo andarmene da qui, da lui.

"Scopa bene?" A quella domanda i miei piedi si inchiodano a terra, ma non voglio girarmi verso quella persona orribile.

Suspects • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora