Mi sveglio, non appena un raggio di sole colpisce il mio viso. I ricordi della scorsa notte vengono proiettai nella mia mente, facendomi accaldare.
"Non posso credere di averlo fatto" Dico a me stessa, dimenandomi come una dannata sul letto. Giro a destra e a sinistra, per controllare che lui non sia lì.
E' passato un anno da quando siamo arrivati qui, nella città di Halifax. Abbiamo guidato qui per giorni, e alla fine ci siamo arrivati.
I muri sono stati abbattuti, tutti quanti. I Lewis e gli altri che hanno progettato il muro, sono stati portati in un isola, circondata da mura. E' quasi impossibile scappare da lì, quindi possiamo tirare un sospiro di sollievo.
Mi hanno chiesto di scegliere quando sono arrivata qui. Ed io ho scelto lui. Non potevo dirgli di no, lo conosco da una vita.
Quando ho detto chi avevo scelto, lui ci è rimasto male. Mi ha guardato un attimo e si è arruffato tutti i capelli. Mi sono sentita in colpa, ma alla fine sono diventati amici. Ha detto che doveva essere così, che era il suo patto.
Ed io, sono dannatamente felice che sia così.
Decido di alzarmi dal soffice letto, per recuperare i miei vestiti. Quando però, non li trovo, sono costretta ad avvolgermi in un accappatoio.
Esco dalla stanza, abbastanza rilassata e felice. Dopo un anno ce l'ho fatta, mi sono fidata di lui.
Entro nella nostra cucina e lo vedo lì, mentre è intento a leggere il giornale.
"Buongiorno" Mormoro, dirigendomi verso di lui.
"Ciao bellissima" Sorride ed appoggia il giornale sul tavolo. Mi abbasso alla sua altezza e gli lascio un bacio sulla guancia.
"Allora, hai dormito bene?" Mi chiede, togliendosi gli occhiali. Io non rispondo subito e mi avvio in cucina, prendendo una tazza dalla credenza.
"Si, grazie. Tu come hai dormito?" Chiedo retorica, mentre riempio la tazza con del caffè.
Le sue grandi mani si poggiano sui miei fianchi e il suo mento entra in contatto con la mia spalla. "A dire la verità non ho dormito" Dice con voce lenta- troppo lenta.
"E come mai?" Ghigno. Lo so benissimo perché, ma voglio che lo dica lui.
"Perché ho fatto l'amore con la persona che amo di più, e non riesco a smettere di pensarci" La sua voce bassa manda i brividi lungo tutto il mio corpo.
"Ah no?" Chiedo indifferente, come se io avessi già dimenticato tutto.
"No" Soffia sul mio collo. Incomincia a lasciare dei soffici baci lungo la mia mascella ed io decido di girarmi. Faccio scontrare le nostre bocche, e la leggere peluria del suo viso mi manda in frantumi. Amo quando non si rade per dei giorni.
Fa scorrere la sua lingua lungo il mio labbro inferiore e decido di dargli accesso alla mia bocca.
Proprio quando le nostre lingue si scontrano, il campanello suona facendo sussultare entrambi.
"Ashton" Dico, mentre mi allontano da lui.
Dalla cucina, sento la sua risata roca e vado verso la porta. Quando la apro, il mio migliore amico è in piedi davanti a questa. Stringe un casco da football sotto in braccio e mi sorride ampiamente.
"Ciao Meg" Esclama, abbracciandomi.
"Ciao Ash" Rispondo, ricambiando l'abbraccio.
"Ehi, voi due!" Urla Harry, venendo verso di noi. Entrambi scoppiamo a ridere vedendo la faccia contratta di Harry. Cerca in tutti i modi di sembrare serio, ma il suo tentativo fallisce e comincia a ridere pure lui.
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Suspects • H.S.
Fanfiction"È la vita. Non è che fuori da queste mura sia perfetta, ma è sempre meglio di ciò che si trova qui dentro. Qui sei in trappola, uno schiavo. E no, non sto parlando di lavori forzati. Sto parlando di uno schiavo degli stereotipi, dei pregiudizi e de...