"Megan!" Il mio nome fa eco tra gli edifici. Trasalisco per un momento, avendo la tremenda paura che possa essere qualcuno che mi conosce.
Mi giro lentamente, e il mio cuore si rilassa alla vista del biondo.
"Niall, mi hai fatto spaventare" Tiro un sospiro di sollievo. Una mano si appoggia sul fondo della mia schiena e il respiro regolare di Harry si scontra con il mio collo. Dei brividi caldi percorrono i miei muscoli del collo, che si contraggono leggermente.
"Mi dispiace, ma sono uscito dal mio appartamento e ti ho visto" Si scusa, grattandosi il retro del collo.
"Non fa niente" Sorrido debolmente, cercando di togliere la mano di Harry da me. Ma è tutto inutile: non intende mollare la presa. Una domanda risuona tra le mie pareti del mio cervello.
"Come mai sei qui? Cioè, sei anche tu una spia?" Chiedo.
"Si, esatto" Annuisce, guardando oltre la mia spalla. Sento Harry annuire leggermente contro la mia spalla.
"Stai bene così" Si avvicina a me, squadrandomi da capo a piedi.
"Grazie" Mormoro. Anche lui è vestito bene, come d'altronde Harry e forse tutti quelli che vivono qui.
"Dove state andando?" Chiede, mettendosi le mani in tasca.
"Andiamo a recuperare Ashton" Risponde Harry.
"Oh, non è ancora uscito?" Chiede, storcendo la bocca.
"No, e per questo siamo preoccupati" Sbuffo io.
"E che cosa intendete fare quando l'avrete preso?" Effettivamente, non ci avevo pensato. Pensavo solo a come tirarlo fuori e chiedergli scusa mille volte. Un forte senso di colpa mi sta mangiando viva.
"Non lo so, ma penso che staremo un po' di giorni da me. Quando riusciremo ad elaborare un piano, li riporterò oltre il muro" Dice Harry.
Come, lui non viene?
"Harry-" Balbetto, ma mi interrompe subito.
"Amico, dobbiamo andare. Ci si vede in giro" Dice Harry, facendomi girare e prendendomi per mano.
"Fatemi sapere come va!" Sorride, voltandosi dalla parte opposta alla nostra.
"Ciao Niall" Faccio un cenno con la mano. Poco dopo, vengo strattonata da Harry per la stradina ricoperta da edifici. Sono semplicemente enormi e lumeggianti. Come non facevamo a vedere così tante luci? Cioè, il muro è alto ma la luce dovrebbe arrivare lo stesso.
Il sole sta leggermente scomparendo, ma è ancora presto. Dei nuvoloni neri cominciano a formarsi sopra le nostre teste e, molto probabilmente, questa sera ci sarà un diluvio.
Perdo il mio sguardo tra gli edifici, quando imbocchiamo una strada principale. Ci sono delle macchine bianche con scritto Polizia che girano per i quartieri; le persone, o per l'esattezza i ragazzi, girano vestiti eleganti. Come aveva detto Harry, tutte le ragazze indossano dei tacchi vertiginosi.
I più piccoli, invece, indossano dei vestiti semplici, ma sempre formali. Quelli più piccoli girano a manina con delle ragazze, tutte più o meno sulla ventina o su per di lì.
Abbasso lo sguardo sulla mia mano, e la vedo intrecciata con quella di Harry. Una strana sensazione esplode dentro di me: fiducia. Nonostante io non conosca questo ragazzo, sento di avere un legame speciale con lui. E' una cosa che non mi succede mai; per affezionarmi ci metto un sacco di tempo. Ma forse, sapere che io e lui siamo stati strappati dal nostro piccolo mondo quindici anni fa, beh.. mi fa sentire curiosa.
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Suspects • H.S.
Fanfiction"È la vita. Non è che fuori da queste mura sia perfetta, ma è sempre meglio di ciò che si trova qui dentro. Qui sei in trappola, uno schiavo. E no, non sto parlando di lavori forzati. Sto parlando di uno schiavo degli stereotipi, dei pregiudizi e de...