il mondo sembrava così distante, quasi come se fosse stato creato solo per noi due, lì, sotto le stelle che sembravano brillare più intensamente che mai. E mentre il vento portava via ogni paura, ogni incertezza, sa che questo momento resterà per se...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
_
_
Mi sveglio di soprassalto per i colpi insistenti di John B alla porta. Alzo lo sguardo e vedo JJ, profondamente addormentato con il viso nascosto nell'incavo del mio collo e un braccio stretto attorno al mio busto. I suoi capelli scompigliati gli ricadono sulla fronte, e sembra quasi troppo rilassato per la situazione.
"Ragazzi, forzaaa!" grida John B, insistente come sempre.
Perché non vai a farti un giro, John?! penso, sbuffando. Roteo gli occhi e provo a muovermi, ma il peso di JJ mi immobilizza. "JJ... mi stai stritolando," sussurro con una risata soffocata.
Lui si sveglia lentamente, gli occhi socchiusi e confusi per qualche istante. Poi si stacca da me e si passa una mano tra i capelli. "Scusa, divento affettuoso la notte," mormora con un sorriso pigro.
"È tutto a posto," rispondo sorridendo, anche se cerco di nascondere un lieve imbarazzo. Torno a concentrarmi sulla porta, dove John B continua a bussare come se fosse questione di vita o di morte.
"Emmaaa! JJ!" insiste, la voce impaziente.
"Io non lo sopporto più," borbotto, lanciando a JJ uno sguardo complice mentre lui si alza e, finalmente, va ad aprire.
"Oh, finalmen-" esclama John B, ma si interrompe di colpo quando JJ gli lancia le scarpe in faccia.
"Ehi! Sei aggressivo stamattina!" protesta John B, facendo un passo indietro.
"Perché hai frantumato le p-" inizia JJ, ma lo interrompo, alzandomi di scatto per tappargli la bocca con una mano.
"John B, solo cinque minuti e ci siamo," lo rassicuro, cercando di calmare gli animi.
"Va bene!" risponde lui, alzando le spalle e tornando da Pope, che lo sta aspettando più giù.
"JJ, non leccarmi la mano!" esclamo quando sento la sua lingua contro il palmo. Lui esplode in una risata.
"Scusa!" replica, e il suono della sua risata mi contagia.
Dopo esserci cambiati in fretta e furia, ci dirigiamo sul pontile, dove ci aspetta la barca di John B. L'aria mattutina è fresca e profuma di sale e alghe, il sole già alto ci colpisce in pieno, quasi accecante. John B accende il motore, e partiamo verso la palude.
"Pope, hai preso la benzina?" domanda John B, il vento che gli spettina i capelli.
"Sì, è qui," risponde Pope, con un tono da zombie mezzo addormentato.
"Sta dormendo in piedi," commenta JJ, ridacchiando.
"Anche io," confesso sbadigliando, mentre guardo John B, che sembra carico di energia.
"Svegliatevi! Il sole è già alto!" esclama lui, la voce piena di entusiasmo.
