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Mi sveglio lentamente, il rumore delle onde si infrange sulla riva. La luce dell'alba inizia a filtrare tra le palme sopra di noi, disegnando ombre morbide sulla sabbia dorata.
È una mattina come tante altre a Poguelandia, eppure qualcosa sembra diverso.
Forse è il silenzio che avvolge l'isola, il suono del mare che non è mai stato così rilassante, o forse è il modo in cui mi sento ora: a casa, nonostante siamo bloccati su un'isola sperduta nel bel mezzo dell'oceano.
Mi stiracchio e alzo la testa, notando che gli altri ancora dormono.
JJ è già sveglio, come al solito. Lo vedo correre lungo la spiaggia, il suo corpo che si muove con la stessa energia selvaggia con cui affronta ogni cosa. Un sorriso mi scappa involontario. È impossibile non lasciarsi contagiare dalla sua vitalità.
Mentre mi alzo, mi accorgo che Kiara si è già svegliata e sta raccogliendo conchiglie lungo la riva.
Mi guardo intorno: la spiaggia è quasi deserta, un posto perfetto per una giornata che potrebbe sembrare eterna, lontano da tutto.
Non c'è nessun altro al mondo, solo noi, e la pace che ci avvolge sembra fragile, come se fosse una promessa che dobbiamo proteggere.
Mi allungo per raccogliere la mia giacca, quando noto Sarah che si stiracchia e si alza piano. Sembra sorridere, come se, dopo tutto questo tempo, si fosse finalmente abituata a stare qui, lontana dalla sua vita di prima. Non è più solo una sopravvivenza, è diventata una vita vera e propria.
In quel momento, la mia mente vola indietro, ai giorni passati, ai pensieri che si facevano sempre più pesanti. Come ci siamo arrivati fin qui? Cosa ci riserverà il futuro? Ma poi, mentre guardo il mare, una sensazione di pace mi pervade.
Non c'è bisogno di pensare al futuro ora, non con JJ che si avvicina con un sorriso smagliante e una battuta pronta, pronto a farmi dimenticare tutto il resto. È tutto così perfetto, così semplice, in questo angolo sperduto del mondo.
Mi stiracchio, sentendo i muscoli un po' indolenziti, ma il dolore alla gamba è sopportabile. Vedo JJ avvicinarsi e sedersi accanto a me.
"Buongiorno, Em!" dice a bassa voce, per non svegliare gli altri. "Stai meglio?" Mi chiede, guardandomi con quegli occhi azzurri che sembrano capire tutto senza bisogno di parole.
Gli sorrido dolcemente, sentendo una sensazione di tranquillità che mi avvolge, come se tutto fosse al posto giusto. "Sì, mi sento meglio, solo... la gamba, è ancora un po' dolorante," rispondo, cercando di non farlo preoccupare troppo.
JJ si avvicina, le sue mani calde sfiorano leggermente il mio braccio mentre si china su di me. "Dovresti restare a riposo. "
C'è qualcosa nel suo modo di parlare che mi fa sentire protetta, come se fosse pronto a prendersi cura di me, senza nemmeno chiedere nulla in cambio.
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Right Now || JJ Maybank
Fanfictionil mondo sembrava così distante, quasi come se fosse stato creato solo per noi due, lì, sotto le stelle che sembravano brillare più intensamente che mai. E mentre il vento portava via ogni paura, ogni incertezza, sa che questo momento resterà per se...