il mondo sembrava così distante, quasi come se fosse stato creato solo per noi due, lì, sotto le stelle che sembravano brillare più intensamente che mai. E mentre il vento portava via ogni paura, ogni incertezza, sa che questo momento resterà per se...
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Io e JJ siamo sul divano, con i libri aperti davanti a noi, ma la nostra attenzione è tutt'altro che sullo studio. Lui fa girare distrattamente una matita tra le dita, mentre io cerco di decifrare un'equazione che sembra scritta in un'altra lingua.
La casa è tranquilla: Cleo e Pope sono al negozio, Kiara è chiusa in camera sua. All'improvviso, Sarah e John B attraversano il salotto di corsa, diretti verso la loro stanza. Io e JJ ci scambiamo un'occhiata confusa, poi sentiamo la porta chiudersi e notiamo un calzino lasciato strategicamente fuori.
Mi giro lentamente verso JJ. "Stanno per farlo proprio adesso? Qui? Con noi in casa?"
JJ scrolla le spalle, trattenendo un sorrisetto. "Beh, sono Sarah e John B... cosa ti aspettavi?"
Ci fissiamo per un attimo in silenzio, poi io sospiro e chiudo il libro di scatto. "Sai cosa? Forse potremmo approfittarne anche noi per passare un po' di tempo... da soli."
JJ alza un sopracciglio, lasciando cadere la matita. "Mi piace come ragioni."
Sorride in quel modo sfrontato che mi fa sciogliere, poi si sporge verso di me. "Allora, cosa avevi in mente?"
Lo guardo, mordendomi il labbro per nascondere un sorriso. "Vediamo se riesci a non distrarti per almeno cinque minuti."
JJ ride piano, scuotendo la testa. "Sfida accettata."
Con uno scatto improvviso mi afferra, facendomi cadere sul divano tra le sue braccia. Rido, mentre lui mi stringe, il viso sepolto nei miei capelli.
"Dovevamo studiare, sai?" dico, cercando di sembrare seria.
"Sì, certo." La sua voce è soffocata contro il mio collo. "Ma ho deciso che stare con la mia ragazza è più educativo."
Rido di nuovo, scivolando più comodamente tra le sue braccia.
"Okay, okay, torniamo seri," dico, cercando di rimettermi in posizione.
JJ mi fissa, poi scuote la testa. "No, grazie."
Mi tiene stretta contro di sé, il suo braccio rilassato attorno alla mia vita, le dita che sfiorano distrattamente la stoffa della mia maglietta. I libri ancora aperti sul tavolino, ma la mia attenzione è altrove. La sua mano si muove piano, il suo respiro è caldo sulla mia tempia.
"Ti stai distraendo," mormora con un sorrisetto, abbassando lo sguardo su di me.
"Anche tu," ribatto, sollevando il viso verso il suo.
JJ inclina appena la testa, i suoi occhi si fermano sulle mie labbra prima di tornare ai miei. "Diciamo che ho trovato qualcosa di meglio da fare."
Sento il cuore accelerare quando le sue dita risalgono lungo il mio fianco, fino a sfiorare la mia guancia. È un gesto leggero, ma mi fa venire i brividi. Mi avvicino di più, il suo naso sfiora il mio. Respiro il suo profumo, il calore della sua pelle così vicino alla mia.
