il mondo sembrava così distante, quasi come se fosse stato creato solo per noi due, lì, sotto le stelle che sembravano brillare più intensamente che mai. E mentre il vento portava via ogni paura, ogni incertezza, sa che questo momento resterà per se...
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"Credete che andrà bene?" domanda Sarah, osservandoci con una leggera esitazione nello sguardo.
"Beh, lo spero," rispondo, gettando un'occhiata alla strada che scorre lenta sotto i fari.
"Il piano non è male," commenta Kiara con tono sicuro. Ci voltiamo verso di lei mentre parcheggio la macchina davanti al cancello dello sfasciacarrozze.
"Ci serve uno spillo. Ne avete uno?" chiedo alle ragazze, cercando di mantenere un'aria rilassata.
"Tieni," risponde Kiara, sfilando con delicatezza uno spillo dai suoi capelli.
Scendiamo tutte dalla macchina, mentre i ragazzi parcheggiano il Twinkie sul retro. Mi chino verso le due ruote anteriori, utilizzando lo spillo per sgonfiarle lentamente.
"Ok, così può bastare," dice Kiara, osservando il mio lavoro. Annuisco, le restituisco lo spillo e ci dirigiamo verso il capanno.
"Ciao Frank! È permesso?" chiedo ad alta voce, cercando di attirare l'attenzione dell'amico di mio padre, seduto comodamente nel capanno. Alzo un braccio per salutarlo.
"Emma!" esclama lui, alzandosi in piedi per venirmi incontro. "È successo qualcosa?"
"Abbiamo un problema con le ruote della macchina, sembrano a terra. Papà è ancora al lavoro... potresti aiutarmi?" Gli sorrido e indico le gomme anteriori con un gesto.
"Certo, hai fatto bene a venire qui!" risponde annuendo, mentre si avvicina al cancello per aprirlo e farci entrare.
"Kie... puoi portare dentro la macchina?" chiedo a Kiara, che annuisce e risale sull'auto per parcheggiarla all'interno.
"Le ruote davanti sembrano già sgonfie da stamattina, e poco fa ci hanno quasi lasciate a terra. Eravamo nelle vicinanze," spiego, osservando Frank che si china a controllare.
"Sono sgonfie, sì. Siete rimaste ferme per molto tempo?" domanda lui, con un'aria pensierosa. Le ragazze annuiscono, sostenendo la mia versione.
"Sì, quasi... posso usare il bagno? ci sono loro ad aspettare," chiedo con un sorriso accennato, indicando le mie amiche.
"Certo, vai pure, ci vorrà un po' qui!" risponde lui, concentrandosi sulle gomme. Lancio un'occhiata d'intesa alle ragazze e alzo il pollice.
Entro nel capanno, cercando di muovermi in silenzio. I miei occhi si posano sulle chiavi appese al muro. Le prendo senza fare rumore e mi affretto a uscire dalla porta sul retro, correndo verso i ragazzi per aprire loro il cancello.
"Ragazzi, forza!"
"Parte uno fatta!" esclama John B, dandomi un cinque con un largo sorriso.
"Forza, andiamo nel capanno!" dice JJ, guidando il gruppo verso il capanno. Ma appena arriviamo, ci blocchiamo davanti a un lucchetto robusto. I ragazzi mi guardano in cerca di una soluzione.