10. Kim

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Il sole del pomeriggio era troppo caldo per fare qualsiasi cosa, Kim sentiva che, se avesse abbandonato la confortevole ombra dell'ombrellone, si sarebbe sciolta come un gelato al sole. Fortunatamente aveva un fratello maggiore. Mentre facevano il bagno Henry era andato al chiosco e aveva comprato dei ghiaccioli da mangiare dopo i panini. Kim si stava ancora gustando il suo ghiacciolo alla menta (Ogni volta i suoi amici le chiedevano come facesse a piacerle e lei si limitava ad alzare le spalle) a gambe incrociate sul proprio telo da spiaggia mentre Claire, in ginocchio alle sue spalle, le intrecciava i capelli nelle solite treccine. Madison, accanto a lei, le passava perline e elastici colorati. Mads aveva gli occhi chiari quindi era obbligata a portare gli occhiali da sole quando era troppo forte. Ecco, la cosa non avrebbe interessato Kim se gli occhiali di Madison fossero stati normali e noiosi. Ma Madison aveva dei gusti simili a Kim e, di conseguenza, anche i suoi accessori erano stravaganti. - Ti supplico dimmi dove li hai comprati - disse Kim, gli occhi scintillanti davanti agli occhiali a forma di ananas sul viso dell'amica. Claire alzò gli occhi al cielo e Madison ridacchiò allegramente - C'è un negozietto che vende un sacco di oggetti particolari, sta sulla via principale insieme agli altri negozi di abbigliamento. Potremmo andarci insieme il prossimo martedì, che ne pensi?- propose Madison. Kim sorrise a trentadue denti, allungando una mano per intrecciarla con la sua. Le mani di Madison erano più grandi delle sue e le dita erano graziosamente affusolate. La pelle era quasi trasparente e costellata di piccoli lentiggini e le unghie perfettamente curate, a differenza di Kim. Il dorso della sua mano sinistra era sempre ricoperto di disegni a penna e le unghie smaltate di viola e verde lime erano sbeccate. - È una bella idea. Chissà se hanno qualcosa con i delfini - disse Kim allegramente. - Sicuramente - annuì Madison, frugando nel contenitore delle perline, tutte di legno e dai colori tristi. Madison scosse la testa - Prendiamo anche un paio di perle più belle e magari qualche ciondolo. Oppure delle conchiglie - suggerì Madison - Queste non ti rappresentano La - Kim inclinò la testa di lato, incuriosita dal nuovo soprannome - Cosa significa? - domandò mentre Claire abbandonava la treccia a cui lavorava per raddrizzarle la testa. - È Hawaiano, significa sole - spiegò Madison con un sorrisetto, passando a Claire un elastico rosa. - Azzeccatissimo - disse Meli da sotto il cappello di paglia. Era sdraiata al sole su una delle sdraio a leggere una rivista sulla barriera corallina. Henry dormiva sull'altra sdraio a pancia in giù, il suo lieve russare era quasi impercettibile. Si era addormentato al sole e Kim non aveva resistito all'impulso di ricoprirgli la schiena e le gambe di conchiglie. Per tutta la mattina non aveva spiccicato mezza parola con Meli e questo era alquanto strano. Quei due sembravano davvero cotti l'uno dell'altro. Poi, improvvisamente, si ricordò di quando Claire le insegnò a farsi desiderare dai ragazzi. Kim non ne era interessata, preferiva andare sullo skateboard o giocare a basket, ma l'ascoltò comunque (solo perché non voleva intristirla, sapeva quanto fossero importanti per lei quelle conversazioni da sorella maggiore). Si ricordò che non le era piaciuta per niente l'idea. A Kim non piaceva rimandare, preferiva risolvere la questione di petto e il più velocemente possibile. Odiava perdere tempo, ecco perché i suoi unici amici erano quelli della squadra di basket della sua scuola e dello skatepark. Conosceva bene suo fratello e temeva che lo interpretasse come un allontanamento. Aveva visto tante delle sue amicizie finire per un fraintendimento. Se a lei piaceva andare dritta al punto Henry ci girava intorno all'infinito, riempiendosi la testa di paranoie e finendo per allontanare tutti. Kim aveva passato la sua vita a mettere cerotti sulle dita di suo fratello dopo che aveva strappato le unghie fino alla carne e a farle sanguinare per l'ansia. Aveva a malapena tredici anni quando gli propose di stringere la sua mano, così avrebbe fatto male a lei e non a sé stesso. Henry se le era stretta al cuore ed era scoppiato a piangere. Adesso quando vedeva che era al limite gli stringeva la mano. Lui la teneva stretta stando attento a non farle male. Non avrebbe mai potuto ferire la sua sorellina. Quando era partito per il college Kim gli aveva regalato il suo bracciale preferito (non era granché, solo stelle azzurre e perline colorate che componevano il suo nome) da stringere quando stava male. Henry lo indossava sempre. Kim si era affezionata velocemente a Meli ma, in quell'istante, giurò che l'avrebbe odiata a vita se avesse ferito il suo fratellone.

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