38. Meli

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Meli non poteva essere più felice. La fatica di un intero pomeriggio passato a realizzare trenta collane di fiori ne era valsa la pena solo per vedere il sorriso sorpreso di suoi parenti davanti alla pronuncia perfetta di Henry. Per tutta la giornata si era rifiutato di lasciarla sola, senza smettere di esercitarsi tra una commissione e l'altra solo per esseri lì, al suo fianco, mentre accoglievano gli invitati regalandogli i Lei* di plumerie (un bellissimo fiore dalle sfumature aranciate che cresceva sull'isola) che avevano realizzato insieme. Meli non poteva fare altro che gonfiare il petto d'orgoglio quando uno dei suoi parenti si complimentava con lui. Un paio di mani si artigliarono intorno alle sue spalle, strappandola via dal tavolo delle bevande in un turbine di risatine. - May! - brontolò Meli riconoscendo la cugina che, sicuramente, aveva architettato il suo rapimento. - Chi è quel bel ragazzo cuginetta, la nonna non parla d'altro - ridacchiò May, indicando con un cenno del capo Henry che parlava con Claire e Kim alla base della scalinata di legno che portava alla spiaggia. Kim era euforica e osservava le decorazioni di fiori e luci con gli occhi pieni di meraviglia, al contrario di Claire che sembrava nervosa e abbastanza agitata, un ruolo che solitamente occupava Henry, anche se quella sera era stranamente loquace. Meli era riuscito a convincerlo a indossare la camicia bordeaux a fiori bianchi che avevano visto allo Shopping Center (inoltre si abbinava al suo vestito) e, invece di mettere gli occhiali, usare le lenti a contato. - Il mio ragazzo - rispose fieramente Meli, suscitando risolini eccitati dalle cugine. Mele sospirò, sistemandosi gli occhiali sul naso - Fortunata, al mio College i ragazzi sono tutti così sciocchi e infantili! - si lamentò, sistemandosi la borsetta dall'aria pesante sulla spalla. Meli sospettava che l'avesse riempita dei trucchi di sua sorella gemella May e con uno dei suoi libri. Mele amava la poesia e la tranquillità (caratteristiche che erano riuscite a farla entrare ad Harvard) a differenza di May, decisamente più eccentrica ed esuberante. May alzò un sopracciglio - Ad Harvard, non sono tutti tipo dei super geni o qualcosa del genere? - domandò confusa, passandosi una mano tra i ricci disordinati. Mele alzò le spalle - Quelli del mio anno di certo no- borbottò frustrata. - Vai con quelli più grandi, semplice - disse tranquillamente Halia, ridacchiando davanti all'espressione esasperata di Mele. Halia aveva solo un anno in più di Kim, nonostante la sua incredibile altezza e i suoi modi di fare la facessero apparire più grande. Mele scosse la testa - Preferisco concentrarmi sulla laurea per ora, ai ragazzi ci penserò al ballo delle debuttanti - decretò infine, infilandosi dietro l'orecchio una ciocca ribelle che era scappata dallo chignon in cui aveva raccolto i capelli. Meli spalancò gli occhi - Farai la debuttante? - domandò eccitata mentre May alzava gli occhi al cielo -  É una vecchia tradizione della famiglia di nostro padre, la nonna ci  tiene molto e sono felice di farlo, è così romantico e di altri tempi - rispose Mele ignorando la sorella. - Cos'è il ballo delle debuttanti? - chiese Halia, inclinando la testa di lato. - É un evento elegante dove le ragazze debuttano nella società ed è accompagnato da una cena raffinata e un ballo. Anticamente era lì dove le ragazze trovavano marito - spiegò Meli alla cuginetta, lasciandosi sfuggire un lieve sospiro. - Come in Piccole Donne - esclamò Halia. Mele le sorrise sodisfatta - Sapevo che te lo saresti ricordata, sono fiera di te mia piccola hoku pana*- Halia ridacchiò al soprannome - Smetterete mai di chiamarmi così? - domandò con finto fastidio -Sono grande ormai - Meli le circondò le spalle, intrappolandola in un abbraccio - Mai, resterai per sempre la nostra piccola stella cadente - disse dolcemente mentre May allungava una mano per scompigliarle giocosamente i capelli mossi. - Ehi! - protestò Halia, lanciandole uno sguardo di fuoco a cui May rispose con un a linguaccia, facendo alzare gli occhi al cielo a Mele. Meli rise, pensando a quanto le erano mancate: della sua famiglia solo sua madre e un paio dei fratelli di suo padre erano rimasti a Maui mentre il resto si era trasferito a Honolulu, quindi ogni occasione era diventata perfetta per  vedersi e festeggiare, specialmente ora con la nascita di Kilo. Ovviamente sua madre aveva voluto fare le cose in grande, come al suo solito: dietro di loro, al centro della spiaggia, suo padre armeggiava con il falò, controllando che le fiamme non bruciassero il pesce che arrostiva su lunghi spiedi di ferro. Accanto a lui altri due uomini, i suoi zii, riponevano grandi foglie di banano su l'imu* che avevano scavato prima di ricoprirlo con la sabbia. A un paio di metri da loro due grandi tavoli imbanditi di cibo troneggiavano sugli invitati. Alcuni avevano cominciato a riempirsi i piatti mentre altri approfittavano della rimpatriata per raccontarsi le novità. Ai tavoli, lontano dal fumo del falò, sua madre chiacchierava allegramente con le sue sorelle. - Che si dice in giro ragazze? - esclamò Madison, apparendo alle sue spalle in un vortice di profumo all'arancia. - La piccola e innocente Mei si fidanza e tu non c'è lo dici, pensavo fossimo amiche! - esclamò melodrammaticamente May, sventolandosi teatralmente mentre fingeva di svenire.  -Vediamo se riesco a farmi perdonare - disse Madison, tirando fuori dalla borsa una lattina di birra. La mostrò velocemente al gruppo prima di riporla nella borsa. - Perdonata - esclamò May, allungandosi verso la borsa per agguantarne una ma Madison si ritrasse - Calma tigre, l'avrai più tardi ora devo prima trovare il modo di metterle al fresco e magari nasconderle. Sai com'è May, tua zia mi terrorizza quindi non vorrei rischiare di essere sbranata, sono decisamente troppo carina per finire in una bara - Meli sospirò, scuotendo debolmente la testa. Tipico di Madison trasformare l'innocua festa di un bambino in un traffico clandestino di alcolici, ma non poteva negare che in confronto al punch analcolico alla frutta, quelle birre erano abbastanza invitanti. E poi aveva bisogno di essere abbastanza brilla per poter rispondere all'infinità di domande che, sicuramente, i suoi parenti le avrebbero fatto su un certo ragazzo. - É avanzata una busta di ghiaccio nella borsa frigo, le metti lì e nascondi il tutto laggiù, al ponte. Prendiamo da mangiare e andiamo, non se ne accorgerà nessuno - spiegò Meli, indicandoli dove trovare la borsa frigo e il ponte. - Mi piace questo tuo lato Mei, la mia piccola alcolizzata preferita - ridacchiò Madison, guadagnandosi un occhiataccia dall'amica. - Henry dice che James è un alcolizzato - esclamò una vocina acuta che ormai conosceva bene - Anche se di solito ci aggiunge un insulto, non gli sta molto simpatico ma non ditelo a Claire o darà di matto - Kim apparì al suo fianco, il solito sorrisetto impertinente stampato in faccia. Indossava un vestito a pantalone fucsia, molto simile a quello azzurro di Halia, e le sue immancabili Vans. Aveva staccato un fiore dal Lei che indossava e lo aveva intrecciato alle trecce con uno degli elastici glitterati di Claire. - Gli ha detto che si trasferisce a New York? - domandò Madison, sospirando pesantemente - Credevo che sarebbe stato felice, sta inseguendo i suoi sogni dopotutto - Kim sbuffò - Oh no è al settimo cielo, il problema è con chi ci va. Cioè James- si voltò, lanciando una breve occhiata impaziente alle sue spalle - A volte non lo capisco proprio - Meli le accarezzò la schiena, un gesto rassicurante che aveva ripreso da sua madre - Dopo proverò a parlarci, sono sicura che vuole soltanto il meglio per vostra sorella- disse dolcemente mentre Kim rilassava le spalle - Lo so, grazie Mei - un sorriso timido le adornò le labbra prima di venire sostituito da uno dei suoi soliti ghigni - Mads, se ti aiuto a nasconderle che ci guadagno? - si rivolse a Madison, sporgendosi maliziosamente verso di lei. Madison finse di pensarci seriamente per qualche secondo - Mezzo bicchiere di birra - decretò solennemente.  -Solo mezzo?- brontolò Kim, incrociando le braccia al petto - Mi aspettavo un compenso migliore- May ridacchiò, allungando una mano per scompigliarle giocosamente i capelli - La ragazza sa cosa vuole - Kim rise, gettando all'indietro un paio di trecce che le coprivano il viso, prima di rivolgersi nuovamente a Madison, attaccandola con la sua mossa più letale: gli occhioni da cucciolo di foca. - Va bene, un bicchiere ma non farti vedere da tuo fratello - cedette infine Madison. Nessuno poteva resistere a quello sguardo, nemmeno i più forti. Kim esultò, scambiandosi un batti il cinque con May. - Come ti chiami ragazzina? - domandò May, riprendendo il suo abituale posto accanto a Mele. - Kim - rispose distrattamente, spostando lo sguardo meravigliato tra May e Mele - Anche mio padre ha una gemella ma questo è...pazzesco!- esclamò, sporgendosi per tentare di cogliere altre somiglianze, come il piccolo neo che entrambe avevano sul naso o le lentiggini sulle guance. - Kim, non essere invadente - l'ammonì Henry, apparendo al fianco di Meli avvolgendole la vita con un braccio. Meli posò la testa sulla sua spalla, alzando il viso per reclamare un bacio. Henry chinò la testa, baciandola delicatamente sulle labbra. Un coro di risatine si alzò dalle sue cugine (e Madison). - Ragazzi, loro sono le mie cugine, le figlie delle sorelle di mamma: Maylea, Mele e Halia. Ragazze loro sono Henry e Claire - presentò, indicando a turno Henry e Claire, che si era rifugiata tra Madison e Kim. Claire sorrise di rimando, nonostante fosse chiaro che fosse ancora arrabbiata con suo fratello. Halia si sporse verso May, sussurrandole qualcosa all'orecchio. Dall'espressione maliziosa di May, Meli capì che doveva trattarsi di qualche battutina. Alzò gli occhi al cielo, in contemporanea con Mele, mentre le dirette interessate scoppiavano a ridere. - Lascia stare, fidati - consigliò Mele a Henry, notando la sua espressione confusa - O potresti rimanere irreparabilmente traumatizzato - May le pizzicò giocosamente il fianco - Non è vero, siamo due angeli! Non è vero stellina? - chiese innocentemente, scambiandosi uno sguardo d'intesa con Halia. - Sì e mi ritengo offesa che voi, cara cugina, pensiate questo di me - rispose, imitando uno dei libri di cui Mele andava pazza, guadagnandosi un occhiataccia di fuoco dalla cugina - Non osare mettere Jane Austen in mezzo a questo - sibilò, incrociando impettita le braccia al petto. Meli sospirò pesantemente, stringendosi più vicino ad Henry - Di solito sono più simpatiche- mormorò, crogiolandosi nel tenero sorriso di Henry, decisamente divertito dalla situazione. Chissà quante volte si era ritrovato in mezzo ai battibecchi di Claire e Kim. Madison, che era rimasta stranamente in silenzio, si schiarì la gola, richiamando l'attenzione generale del gruppo -Dato che qui siete abbastanza tranquilli io andrei a...lucidare la frutta, torno subito! - esclamò, prima di scivolare via seguita a ruota da Kim - Vado ad aiutarla, il cocco non si può lucidare da sola, quando mi ricapita - aggiunse velocemente. Meli non aveva bisogno di voltarsi per sapere che sicuramente erano piegate in due dalle risate, più per l'orrenda scusa sulla frutta che per altro. Henry scosse la testa divertito - Dovremmo dirle che sappiamo delle birre o aspettiamo che lo facciano loro? - chiese, rivolgendosi a Claire. Dopo un attimo di esitazione (divisa tra il fatto di essere ancora arrabbiata con lui o godersi l'occasione per prendere in giro la sorellina) sbuffò una risatina - Vediamo quanto ci mettono - sorrise furba prima di colpire la spalla di Henry con la borsetta nera - Questo è per aver fatto lo stronzo con James - sibilò, guadagnandosi in risposta una risata. Claire stava per rispondere (sicuramente in modo decisamente poco carino) ma venne interrotta dal suono ripetuto dei bonghi seguiti dalle note dolci dei flauti e degli ukulele. Tutti si girarono verso il falò, dove i musicisti avevano preso posto e avevano cominciato a suonare, dando il via alla cena vera e propria. - Vieni - Meli prese Henry per mano, destreggiandosi tra la calca di persone che si avvicinava al tavolo del buffet, dove erano appena stati serviti il pesce allo spiedo e il maiale cotto nell'imu. Meli diede ad Henry due piatti di carta, in modo che li reggesse mentre lei li riempiva. Mentre erano in fila per il maiale, con la coda dell'occhio Meli vide Madison e Kim confabulare insieme a May al tavolo delle bibite. Assottigliò gli occhi, sperando di non dover fare da babysitter alla festa del suo fratellino. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 12 ⏰

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