33. Madison

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Gli occhietti dorati di Kilo si guardavano intorno, curiosi, soffermandosi su qualsiasi cosa. Meli lo teneva stretto, avvolto in una copertina azzurra con delle stelle ricamate sopra, le sue piccole manine paffute stringevano il mignolo della sorella maggiore. - Non posso crederci che sia finalmente qui - sussurrò Meli, sorridendo tra le lacrime - Il mio fratellino - Madison li osservava in silenzio, seduta sulla poltrona accanto all'amica nella camera d'ospedale di Manali. Nonostante qualche nuvola grigia il sole splendeva, lasciandosi alle spalle il temporale del giorno prima. Kilo ridacchiava, cercando di afferrare il giocattolo che Madison gli porgeva. Manali, stesa comodamente sul suo letto, guardava i figli interagire con gli occhi colmi d'amore, un tenero sorriso rilassato dipinto sul viso. Era la prima volta che la vedeva con i capelli sciolti: morbidi ricci simili a onde le incorniciavano il viso ricadendo dolcemente sulle spalle. - Non vedo l'ora di presentarlo ad Henry - esclamò Meli, sistemando Kilo tra le braccia. Il sorriso di Manali si irrigidì, esattamente come quando, poche ore prima, Meli l'aveva informata del fatto che il suo ragazzo sarebbe venuto per incontrarla. - E quando dovrebbe arrivare? - domandò, tirandosi lentamente a sedere. - Alle cinque - rispose Meli, lanciando alla madre un breve sguardo d'ammonimento - È un bravo ragazzo mamma, non massacrarlo - Kilo cominciò ad agitarsi, costringendo Meli a separarsi da lui per passarlo alla madre. Kilo si accoccolò sul suo petto, agguantando qualche ciocca dei capelli di Manali. - Meli ha ragione signora, Henry è davvero molto gentile - disse Madison, prendendo le parti della sua migliore amica - Ed è anche molto intelligente - aggiunse Meli, lisciandosi i capelli. Per l'occasione aveva indossato la sua maglia portafortuna (una semplice T-shirt bianca con la stampa di un sole sorridente) e i suoi pantaloncini di jeans preferiti, insieme a ovviamente una quantità sproporzionata di braccialetti. Madison guardò i suoi pantaloncini grigi e la maglia nera, decisamente tristi al confronto con gli abiti colorati di Meli. La conversazione con Kayl le risuonava ancora in testa, ogni volta più dolorosamente vivida della precedente. - Ti credevo più forte - la sua voce, carica di delusione, continuava a sembrarle estranea, come se non fosse stata lei a pronunciare quelle parole. -Vorrei esserlo Madie, davvero - sentendo la rassegnazione nel tono di Kayl il cuore di Madison si era spezzato, dov'era il ragazzino spericolato che non si sarebbe mai fatto mettere i piedi in testa che conosceva? Forse, quando a farlo era la tua famiglia doveva essere diverso. Madison non avrebbe mai voluto deludere i suoi genitori, cercava sempre di fare del suo meglio. Eppure, anche quando sbagliava, non la smettevano di essere orgogliosi di lei. Per un secondo, lo sguardo perso e annebbiato di Kayl le passò dietro le palpebre in un lampo. - Mads, stai bene?- le domandò Meli preoccupata, posandole una mano sulla spalla. - Sì - rispose bruscamente Madison, resistendo all'impulso di scrollarsi di dosso l'amica. - Perché non l'accompagni in bagno a sciacquarsi il viso - propose Manali alla figlia mentre Kilo piagnucolava affamato, allungandosi verso il seno della madre. Meli annuì, aiutando Madison ad alzarsi dalla poltrona e uscire dalla stanza, destreggiandosi tra gli infiniti corridoi dell'ospedale fino a raggiungere i bagni pubblici. Se c'era qualcosa che Madison odiava degli ospedali era il persistente odore di disinfettante e l'arredamento asettico. Perfino il disegno dell'eroe mitologico Maui accanto ai lavandini che ti ricordava di lavarti le mani appariva malato. Madison si sciacquò il viso, asciugandosi poi con il fazzoletto che Meli le porgeva. Guardò lo specchio, esaminando il suo riflesso: senza trucco il suo viso appariva più pallido del solito e i capelli non piastrati ricadevano gonfi e senza forma attorno al suo viso. Si sentiva il fantasma di se stessa. - Cosa hai Mads?- chiese Meli alle sue spalle, abbracciandola da dietro - Ha a che fare con Kayl vero? - Madison deglutì, lottando per non scoppiare a piangere. Annuì, mordendosi il labbro inferiore - Deve sposarsi, con Kiki - sputò, più acida di quanto volesse. Meli fece una smorfia, spostandosi al suo fianco senza mai interrompere l'abbraccio. Madison si lasciò sostenere da lei mentre alcune lacrime le rigavano il viso - Non so come aiutarlo Mei - singhiozzò, ripensando al dolore che aveva letto negli occhi di Kayl. Meli la strinse più forte, accarezzandole i capelli biondi per calmarla - Kayl è forte, sono sicura che riuscirà a liberarsi, lo ha sempre fatto ricordi? - la voce di Meli era calma nonostante l'incertezza del suo tono. - E se non ci riuscisse? - mormorò Madison asciugandosi le lacrime. - Allora lo faremo noi - disse Meli decisa, guardandola dritta negli occhi. Aveva parlato in Hawaiano, che solitamente usava con la sua famiglia o quando si intestardiva su qualcosa. Madison tirò su col naso, le labbra stirate in un sorrisetto nostalgico - Come abbiamo sempre fatto - Meli annuì, baciandole la fronte prima di sciogliere l'abbraccio -Quell'idiota avrà sempre bisogno di noi, dobbiamo restare uniti. Anche quando starete insieme e io sarò obbligata a fare la terza incomoda - aggiunse scherzosa, guadagnandosi un'occhiata storta dall'amica - E Henry dove lo metti? - fece Madison, regalandole un timido sorriso divertito. Meli arrossì - A proposito di Henry, ci sono un paio di cose che non ti ho detto - mormorò Meli grattandosi la nuca. Madison impallidì, fissandola con gli occhi sgranati - Sei incinta? - quasi gridò, facendo sussultare una donna che usciva da uno dei cubicoli alle loro spalle. - Cosa, no!- esclamò Meli, guardando l'amica come se le fossero appena spuntate tre teste - Come ti viene in mente? - Madison alzò le mani - Eri così seria, mi sono spaventata - si giustificò - Anche se non mi dispiacerebbe diventare zia - aggiunse, immaginando una bambina dallo sguardo dorato e i ricci scuri che la seguiva ovunque e che la chiamava zia Madie. Meli doveva aver pensato a qualcosa di simile visto il luccichio nei suoi occhi - Magari un giorno Mads saremo entrambe zie, ci pensi? Avere una famiglia tutta tua da amare e proteggere - Madison si appoggiò al muro del bagno, incrociando le braccia al petto - Prima devi trovare qualcuno che ti ami - disse, ripensando al discorso che le aveva fatto una volta suo padre dopo che si era lasciata con il suo primo ragazzo: - Un giorno incontrerai la tua anima gemella moja córka* e ti amerà con tutto se stesso, incondizionatamente qualunque cosa succeda. Fidati di me - Il sorriso di Meli divenne ancora più luminoso, tendendosi all'inverosimile. Aveva quasi paura che il suo cuore esplodesse per la felicità. - Era una delle cose che volevo dirti - disse, appoggiandosi al lavandino alla destra di Madison. - Dimmi - la incitò, curiosa di sapere cosa la eccitava tanto. - Ci siamo detti ti amo - Meli sembrò letteralmente sciogliersi, come se non ci credesse nemmeno lei. Madison sgranò gli occhi - Quando? - disse incredula, sorridendo a trentadue denti. Era così felice per Mei, sentiva che anche il suo cuore sarebbe potuto esplodere! - Una settimana fa, mentre voi eravate al bowling - rispose Meli, posandosi una mano sul petto - È stato così dolce! - Madison aspettò che un infermiera uscisse prima di tornare a rivolgersi a Meli - Okay voglio tutti i dettagli, anche i più interessanti - canticchiò, sporgendosi maliziosamente verso di lei. Meli alzò gli occhi al cielo - Da quel lato non c'è niente da raccontare mi dispiace - Madison le punzecchiò un fianco - Bugiarda, lo so che avete fatto sesso, anche più di una volta - Meli arrossì, incrociando impettita le braccia - Ma di certo non lo vado a raccontare in giro - sbuffò, lanciandole un'occhiata torva. - Come sei noiosa- brontolò Madison. - Vogliamo tornare al discorso di prima o dobbiamo continuare a parlare della mia vita sessuale? - borbottò Meli imbarazzata, supplicandola con lo sguardo. Madison ridacchiò, incitandola a continuare. - Eravamo sulla spiaggia, nella radura dove ci nascondevamo sempre, e aveva allestito un romantico picnic - Meli continuò il racconto, sospirando al ricordo - E io, presa dal momento, gli ho detto ti amo in Hawaiano, ma lui mi ha capito e me l'ha detto in Inglese. E la sera dopo in Francese - sospirò, arrossendo sotto lo sguardo sodisfatto di Madison - Bravo ragazzo, è furbo - ridacchiò. - Hai ragione - rispose Meli, stringendosi nelle spalle. Improvvisamente la sua espressione era triste - Henry è speciale Mads, non voglio perderlo - sussurrò, gli occhi colmi di lacrime. Fu il turno di Madison di consolarla, abbracciandola forte - Non perderemo ne Henry ne Kayl Mei, ci aiuteremo a vicenda a tenerli d'occhio - disse, unendo le loro fronti nel tradizionale saluto Hongi, un piccolo gesto d'amore che Madison concedeva a lei e Kayl. Meli sorrise - Come abbiamo sempre fatto -


*Figlia mia

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 20 ⏰

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