Il lunedì era il giorno peggiore di tutta la settimana. Va bene che poteva alzarsi più tardi ma significava restare a lavoro due ore in più del solito. E con Thai come direttore non era per niente facile: era l'uomo più dolce del mondo ma sapeva anche essere davvero pignolo, accontentarlo ai primi scatti era un'impresa! Un conto era posare in studio con il green screen e la macchina per il vento, farlo con il vento vero e la sabbia era un altro. La sabbia negli occhi non era affatto divertente e si incastrava troppo facilmente nei minuscoli costumi che doveva indossare. - Non pensavo che l'avrei mai detto, ma non vedo l'ora di andarmene - gemette Madison, sfilando a fatica il costume intero nero che indossava per gli ultimi scatti. Sembrava essersi incollato sul suo corpo, il tessuto elasticizzato veniva via come una seconda pelle. Claire indossò velocemente i suoi pantaloncini da yoga preferiti e una canottiera bianca, sistemando i capelli alla bene e meglio. Fortunatamente, in parte il trucco era riuscito a salvarsi. - Idem, mi sentivo sciogliere! Mentre uscivo di casa Henry e Kim dormivano ancora, ti giuro ero tentata di svegliarli entrambi - disse Claire, appoggiandosi al muro dello spogliatoio (l'unico dell'intera spiaggia da quello che aveva capito) mentre aspettava che anche Madison fosse pronta. Erano le ultime, non capiva se erano loro ad essere lente o le loro colleghe erano le sorelle segrete di Flash. - Non sei così cattiva - affermò Madison, seguendo l'amica fuori dalla cabina e dirigendosi verso la rampa che portava alla strada. - A proposito di tuo fratello - disse maliziosamente - Kayl mi ha scritto ieri sera - Claire si fermò in cima alla rampa, voltandosi verso Madison - Il tipo che è uscito con Meli? - domandò, alzando un sopracciglio scuro. Madison scrollò le spalle, recuperando la bicicletta che aveva lasciato ai margini del marciapiede. Claire ancora non capiva come faceva a fidarsi a lasciarla incustodita. - Forse - rispose enigmatica Madison, ma dal sorriso furbo sul suo viso Claire sapeva che conosceva bene la risposta. - Cosa ti ha detto? - Claire incrociò le braccia, piazzandosi davanti alla bicicletta. - Calma tigre, Kayl mi ha semplicemente scritto che con Mei non è andata, quindi... - Madison si sporse verso Claire come un serpente, gli occhi azzurri scintillanti di divertimento - Abbiamo ancora una chance! - Claire scosse la testa - Forse dobbiamo lasciare perdere, Mads. Non voglio che Henry stia ancora più male di quanto non stia già - disse sconsolata, cominciando a incamminarsi verso casa. La spiaggia che Thai utilizzava per gli shooting era molto più lontana e isolata di quella principale a pochi metri da casa, per tornare doveva attraversare tutta la via dei negozietti di alimentari e un tratto di sole case. - Claire - Madison le afferrò un braccio, bloccandola - Cosa stai dicendo? - chiese, le sopracciglia bionde aggrottate per la confusione. Claire se la scrollò di dosso - Non siamo in un film Mads, i protagonisti non si metteranno magicamente insieme perché sono "anime gemelle" - disse rabbiosamente, trattenendosi a malapena dal gridare, il nervosismo che si teneva dentro da giorni esplose. - Scusa, è che tutto questo mi agita - si scusò Claire, dopo un lungo momento di silenzio. Madison non sembrava affatto scossa, forse solo un po' sorpresa dal suo improvviso scatto - Tranquilla, ti capisco. Con Thai che vuole che tutto sia perfetto, Meli e Henry, mia madre che mi stressa con l'iscrizione al College...gestire tutto è difficile - ammise Madison, distogliendo lo sguardo da Claire per concentrarsi sul mare. I capelli ondeggiavano nella brezza leggera insieme alle pieghe del vestito giallo, l'oceano riflesso nelle iridi. - Ma poi guardo il mare e mi ricordo che è tutto ciò di cui ho bisogno - la calma della sua voce rallentò il battito del cuore di Claire, calmandola come niente aveva mai fatto in tutta la sua vita. - Non hai ancora iniziato il College? - domandò Claire stupita, non se lo aspettava aveva sempre visto Mads come una ragazza molto studiosa. Madison scosse la testa - Non ne ho bisogno, posare per le riviste è sufficiente. E poi pagano bene- scherzò allegramente, voltandosi nuovamente verso Claire. Il suo sguardo si addolcì - So che sei preoccupata per tuo fratello, è normale, ma, te lo giuro, ho la sensazione che tra loro andrà bene. Fidati di me - E Claire avrebbe tanto voluto fidarsi -Vedremo- disse semplicemente, incamminandosi con Madison lungo la strada. In ogni angolo fruttivendoli e pescivendoli esponevano la propria merce, fermando chiunque passasse. I minimarket erano i più difficili da trovare: con le loro tende di perline si confondevano con le case e altre piccole attività commerciali. Individuarli era sempre una sfida, soprattutto con Henry che, nonostante gli occhiali, in tutta quella mischia vedeva poco o niente. - Mia madre mi uccide se non le prendo il latte di cocco, secondo lei rende i brownies più buoni - disse Madison, conducendo Claire verso uno dei minimarket ai lati della strada dove la folla era più rada. - Va bene, vuoi che ti tenga d'occhio la bici? - le chiese Claire mentre Madison posava la bicicletta su una delle palme vicino al negozio - Perché no, grazie. Torno subito - e sparì oltre la tenda di perline. Claire stiracchiò le braccia, guardandosi intorno: i bambini giocavano a rincorrersi tra le bancarelle mentre le madri facevano la spesa, adolescenti in costume di ritorno dalla spiaggia sorseggiavano noci di cocco e il profumo del pesce grigliato proveniente dalle case riempiva la strada. Trasmetteva una sensazione di calore che Claire aveva provato solo durante i pranzi in famiglia nei fine settimana, quando riuscivano a raggiungere i loro nonni paterni nel Mississippi. Suo padre e suo nonno avevano l'abitudine di scherzare davanti al barbecue, condividendo aneddoti. Kim e Henry giocavano con Cookie , il loro adorabile Golden Retriever, mentre sua madre chiacchierava con la zia Bea (la sorella maggiore di suo padre, la capo reparto di un'importante ospedale) e Claire che ascoltava sua nonna raccontare di quando era un'attrice di teatro. La nonna raccontava le migliori storie, la preferita di Claire era quella del suo matrimonio: rose rosse ovunque, musica classica e un rinfresco da favola! La parte che preferiva era il vestito, bianco ricoperto di lustrini e pizzo. Un vero sogno. - Quando ti sposerei potrai indossarlo, e sono certa che sarai la sposa più bella del mondo - le diceva sempre la nonna, mentre riponeva l'abito nell'armadio quando la implorava di vederlo. - Non vedo l'ora - sospirava Claire, assaporando avidamente l'idea. Era sempre stata un'inguaribile romanticona. Improvvisamente qualcuno la urtò alla spalla, sbalzandola di un paio di passi più avanti. Claire barcollò, reggendosi alla palma più vicina per non perdere l'equilibrio - Ehi! - esclamò infastidita. Un ragazzino dell'età di Kim si voltò verso di lei - Scusa - disse distrattamente togliendosi brevemente una cuffietta dall'orecchio prima di rimettersela e voltarsi, lo sguardo fisso sul telefono. - Liam! - chiamò una voce maschile alle spalle di Claire. Mani forti la spostarono gentilmente di lato mentre un ragazzo, forse della stessa età di Henry o poco più grande, la superava e prendeva il ragazzino per le spalle, impedendogli di sbattere contro una palma. - Ti avevo detto di stare più attento, idiota - sbottò irritato a, quello che pensava essere, il fratellino che si limitò semplicemente a guardarlo seccato prima di scrollarselo di dosso. Il ragazzo sospirò bruscamente, passandosi una mano sul viso. Claire fece vagare lo sguardo su di lui, dalle bianchissime scarpe da ginnastica alla punta dei capelli neri, apprezzando come la maglietta nera aderisse perfettamente ai muscoli delle braccia costellate da tatuaggi. Il ragazzo si girò verso di lei e il cuore di Claire perse un battito. Mentalmente ringraziò tutte le divinità che conosceva per averle fatto incontrare questo stupendo sconosciuto. - Scusa per mio fratello, quegli stupidi videogiochi lo uccideranno - si lamentò il ragazzo, appoggiandosi distrattamente alla palma accanto a Claire. Nel movimento la maglietta si alzò brevemente, rivelando gli addominali perfettamente scolpiti. Claire deglutì, improvvisamente svuotata di qualunque pensiero razionale. - Non è successo niente di che, ma grazie lo stesso - disse Claire, allungando una mano per posarla sul braccio dello sconosciuto, tastando il muscolo del bicipite prima di lasciarlo andare con un sorrisino civettuolo. - Poteva mandarti sulla strada - replicò il ragazzo - E ,credimi, sarebbe stato un vero peccato - allungò una mano e, delicatamente, spostò un paio di riccioli che le ricadevano sul viso, sfiorando lo zigomo con la punta delle dita. Portava due anelli d'argento, notò Claire, uno al pollice e uno al medio, sulla quale erano incise le iniziali CA. Un sorrisetto divertito si espanse sul viso di Claire - Sei della California anche tu, interessante - sussurrò maliziosamente, sporgendosi verso di lui. Dovette alzare il viso per poterlo guardare negli occhi, due bellissimi pozzi azzurri avvolti in una corona di lunghe ciglia. - Devo andare - disse il ragazzo, un sorrisetto impertinente stampato in faccia. Girò i tacchi e si allontanò, raggiungendo il fratello che nel frattempo, ignaro di tutto, si era allontanato. Claire lo osservò salire su una Harley nera insieme al fratellino e allacciare il casco. In quell'istante Madison uscì dal minimarket - Lo conosci? - le domandò Claire, indicando con un cenno del capo la moto che si allontanava. Madison mise il cartone del latte appena comprato nel cestino della bici - Sì - rispose, lanciando a Claire un'occhiata d'intesa - Niente male eh? Soprattutto quegli addominali, dovresti vederlo in spiaggia- ridacchiò mentre Claire arrossiva lievemente - Ti ho chiesto se lo conosci non una radiografia completa - sbuffò Claire, alzando gli occhi al cielo. Madison ridacchiò nuovamente - Si chiama James Miller. Deve essere ricco, viene qui quasi tutti gli anni - Claire si toccò i capelli, gli stessi che lui aveva sfiorato con le sue mani perfette - James Miller- sussurrò a se stessa, rotolando il nome sulla lingua assaporando ogni lettera. Il ricordo dei suoi occhi azzurri era ancora vivido nella mente di Claire e ci sarebbe restato per molto tempo ancora.
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A Summer of us
Teen FictionFrutta tropicale, oceano cristallino, palme e divertimento ecco cosa sono le Hawaii per Henry, Claire e Kim, tre fratelli completamente opposti tra loro con modi di fare totalmente diversi. Kim, una ragazza solare e piena di energia, ama follemente...