32. Kayl

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A differenza da come si poteva pensare, Kayl amava la pioggia. O meglio amava correrci sotto. Era liberatorio correre per le strade di Kahului durante i temporali, sentire l'acqua gelida che gli inzuppava i vestiti e gli grondava dai capelli lo faceva sentire vivo. Mentre correva tutte le preoccupazioni svanivano e l'emozioni si accumulavano fino a esplodere, lasciandolo esausto. Kayl Grey, figlio di un Texano con la passione per il l'antiquariato e di una Hawaiana che avrebbe venduto la sua anima al diavolo per vincere l'elezioni, bramava quei radi momenti di vera libertà, quando non era rinchiuso tra le fredde mura di casa sua o quando non doveva fingere che tutto andasse bene. Con i suoi genitori sull'orlo del divorzio e il costante pericolo di finire in un matrimonio combinato era difficile mostrarsi felice e sorridente. Soprattutto con Kiki che non ne voleva sapere di lasciarlo in pace. Ultimamente era completamente ossessionata da lui, flirtando spudoratamente a ogni occasione. Si erano conosciuti al College e, dal primo momento in cui si erano incontrati in aula magna, si era appiccicata a lui come una cozza. Sfortunatamente frequentavano gli stessi corsi (inoltre il compagno di stanza di Kayl era suo cugino) quindi ignorarla non bastava. Si sedeva accanto a lui durante ogni lezione, lo seguiva ovunque, in mensa non permetteva a nessuna ragazza di sedersi al suo tavolo (una volta aveva perfino fatto una scenata colossale a Meli) e alle gare di nuoto era sempre in prima fila. Ma quello che lo faceva incazzare davvero erano i suoi genitori: era saltato fuori che era figlia del pescatore che riforniva tutti i miglior ristoranti di Maui. Inoltre sua madre era la proprietaria di uno degli Hotel più lussuosi dell'Isola. E ora, dopo che "aveva spinto Meli tra le braccia di un altro" (come continuavano a ripetergli i suoi genitori), la famiglia Haie era diventata la loro priorità. Kayl ne aveva fin sopra i capelli di tutte quelle ridicole cene dove l'argomento principale era il loro matrimonio. Se tutto fosse andato bene si sarebbero sposati dopo il College, o almeno era ciò che credeva. Era mezzanotte inoltrata quando Kayl si arrampicò sull'albero davanti alla camera di Madison. Aveva smesso di piovere perciò arrampicarsi non fu difficile nonostante la corteccia scivolosa. Bussò sul vetro un paio di volte, sperando che fosse in casa. Madison aprì la finestra dopo qualche minuto, il sorriso sul suo viso scomparve immediatamente quando lo vide. Aveva davvero un'aspetto così orrendo? Lo aiutò a entrare, facendolo sedere sul letto mentre lo copriva con una coperta. L'adrenalina era svanita lasciandolo tremante. Madison lo abbracciò, cercando di riscaldarlo - Cosa è successo? - domandò piano, posando la testa sulla sua spalla. Kayl si rannicchiò tra le sue braccia, trattenendo a stento le lacrime - I miei genitori, mi obbligano a sposarmi - singhiozzò, lottando contro il nodo alla gola che gli impediva quasi di respirare. Madison si irrigidì improvvisamente - Con chi? - il suo tono era duro come la pietra, come se si trattenesse dal gridare. - Con Kiki - sputò acido, rimpiangendo la scelta di Meli. Madison non disse niente ma Kayl sentì la sua presa stringersi possessivamente. Un silenzio teso cadde tra loro, denso come il veleno. Madison alzò il viso verso il suo, guardandolo quasi con...delusione? - Sei il ragazzo più testardo che conosco, perché ti lasci manovrare così? - le parole di Madison erano cariche di aspettativa. Kayl scosse la testa - Non conosci mia madre - sospirò - Se quella di Meli è severa la mia è Satana in persona - strinse i pugni, reprimendo l'incredibile bisogno di urlare al cielo, supplicando la Madre Terra di aiutarlo. Madison si alzò dal letto, allontanandosi da lui. - Maddie - sussurrò Kayl - Non ho scelta- abbassò la testa, torturandosi le mani. La mano che avrebbe dovuto portare la fede sembrava bruciare. - C'è sempre una scelta - sibilò Madison incrociando le braccia - Cosa hai, paura di perdere tutto? - Kayl non rispose. Madison annuì bruscamente, irrigidendo le spalle - Ti credevo più forte - disse, il tono carico di delusione. Kayl si sentì sprofondare, come se stesse annegando e non riuscisse a risalire in superfice. Asciugò velocemente le lacrime dagli occhi - Vorrei esserlo Madie, davvero - mormorò, alzando il viso verso il suo, incontrando i suoi occhi azzurri per la prima volta quella sera. Erano lucidi di lacrime. Kayl si alzò lentamente, lasciando cadere la coperta bagnata sul pavimento facendo un passo verso la finestra, ma la voce di Madison lo bloccò - Quando vi sposate, dopo il College? - un barlume di speranza si accese nei suoi occhi. Speranza di avere più tempo per trovare una soluzione, speranza per un futuro diverso...speranze che nutriva anche lui ma che erano state disintegrate quella sera stessa durante quella che doveva essere una tranquilla cena di famiglia. - Tra due mesi - rispose tristemente. Il suo cuore si spezzò quando vide Madison, seppur silenziosamente, cadere a pezzi. Si coprì la bocca con la mano mentre le lacrime le scorrevano sul viso, cancellando i pochi residui di trucco. Kayl la guardò cadere in ginocchio senza riuscire a muoversi verso di lei. Si sentiva disconnesso, non riusciva a elaborare ciò che stava accadendo. No, quella non poteva essere la realtà. -Mi dispiace - mormorò impassibile, voltandosi verso la finestra aperta. I singhiozzi trattenuti di Madison lo seguirono fino all'albero, perdendosi nel vento una volta arrivato in strada. Non si accorse di essere arrivato in spiaggia, nemmeno quando si sedette sulla sabbia bagnata a guardare il mare. È solo un sogno, si ripeteva come un mantra nella speranza di svegliarsi e di ritornare alla sua estate, libero di passarla con i suoi amici e con la ragazza che amava. Ridacchiò, trovando ironico che il suo nome significasse libertà e che fosse costretto a non viverla mai pienamente. Era intrappolato in una gabbia da cui poteva volare via quando voleva ma veniva costantemente trattenuto da una catena invisibile. Chissà com'era essere liberi. Sperava che un giorno potesse scoprirlo.


A Summer of usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora